𝐎𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭 𝟒

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Celeste

Aprii gli occhi a causa del leggero venticello, che era entrato in stanza visto che la finestra era stata lasciata aperta.

Mi guardai intorno, ancora un po' frastornata e capii di essere in camera di Luigi.

Mi resi conto poco dopo di un peso sul mio fianco, mi girai lentamente e trovai il suo viso a qualche centimetro dal mio.

Respirava lentamente, aveva le labbra leggermente dischiuse e i capelli scompigliati, era bellissimo.

Cominciai ad accarezzargli la guancia arrivando poi ai capelli, che profumavano di cocco, come al solito.

Dopo qualche minuto di carezze, aprì gli occhi, sbadigliò e sorrise vedendomi davanti a lui.

«Buongiorno amore» sussurrò a bassa voce facendomi venire i brividi, ogni volta mi faceva sempre lo stesso effetto...

«Buongiorno» parlai con lo stesso tono di voce, ricevendo un leggero bacio sulle labbra.

«Andiamo al mare oggi?» mi chiese, prendendo ad accarezzarmi la schiena.

«Si ti prego!»

«Allora vatti a preparare» non me lo feci ripetere due volte e mi alzai di scatto dal letto, andando verso la valigia, per cercare un costume.

Tirai fuori dalla valigia un costume zebrato bianco e rosa della nuova collezione di tezenis e andai dritta in bagno a cambiarmi, sotto lo sguardo attento di Luigi.

«Ma dove vai con questo coso che ti copre a malapena?» disse guardandomi storto, dopo essere uscita dal bagno.

«Al mare?» chiesi retorica, dopo aver fatto un giro su me stessa.

«Non pensi di essere un po' troppo scoperta?» replicò, avvicinandosi a me, poggiandomi le mani sui fianchi.

«Amore ma è un costume come tutti gli altri» abbassai la voce, stringendogli le braccia intorno al collo.

«Un costume decisamente striminzito» continuò, facendomi ridacchiare per le espressioni che stava facendo.

«Quindi non ti piace?» lo guardai negli occhi, facendo il labbruccio, sapendo che così non mi avrebbe mai detto di no.

«Si che mi piace, ti sta benissimo; ma dopo gli altri guardano ed è questo quello che non mi piace...»

«Che guardino, tu però hai l'esclusiva» gli scoppiai a ridere in faccia, seguita da lui che non riuscì a trattenersi.

«Comunque non voglio che pensi che non puoi indossare determinate cose perché faccio così, anzi sei libera di mettere quello che vuoi tu perché è il tuo corpo, a patto che non sia niente di esageratamente scoperto» concluse aggiungendo un sorrisetto ironico alla fine.

«Da geloso sei ancora più bello» gli sorrisi avvicinandomi sempre di più al suo volto.

«Sono estremamente geloso, se si tratta di te» sussurrò a qualche centimetro dalle mie labbra.

«Meglio così» conclusi, cancellando la distanza, facendo così incontrare le nostre labbra.

Subito sentii lo stomaco formicolare per l'eccitazione, ed era incredibile che nonostante fossero passati mesi, l'effetto che mi faceva non era cambiato.

𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora