𝐎𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭 𝟔

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Narratore esterno

Gli instore in giro per l'Italia erano giunti al termine dopo un mese, ed era finalmente arrivato il momento di esibirsi sul palco di battiti live.

In quel momento i ragazzi che avevano frequentato la scuola ed erano stati chiamati ad esibirsi, stavano cenando sbrigativamente in albergo, tutti su di giri per l'uscita i programma della sera.

Tutti tranne Celeste e Luigi, che agli occhi degli altri sembravano essere un po' spenti.

In mattinata i due avevano discusso per un motivo infondato, che li aveva portati a non rivolgersi la parola per tutto il giorno.

Luigi stressato, aveva alzato i toni più del solito, solamente perché era più irrequieto del normale, visto che non riusciva a scrivere qualche strofa per un nuovo pezzo.

Lei invece gli aveva chiesto con gentilezza più volte di uscire dal bagno, visto che si sarebbe dovuta preparare anche lei per andare a vedere i soundcheck degli altri ragazzi.

Lui era subito partito in quinta e solo quando incrociò gli occhi lucidi e arrossati di Celeste, si rese conto che stava davvero esagerando, così a testa bassa con aria colpevole, era uscito dalla loro camera, sbattendo violentemente la porta.

Inutile dire che dopo ciò, lacrime amare bagnarono le guance di Celeste, che di corsa si rifugiò in bagno per darsi una sistemata definitiva.

In cuor suo sapeva quanto tutto ciò che li aveva accompagnato fino a quel giorno stesse diventando stressante, sia per lei che per lui, ma questo non gli dava di certo il diritto di perdere le staffe in una maniera del genere con lei.

E si era già promessa, che quella volta non avrebbe minimamente provato per prima, ad avere un confronto con lui.

Aveva passato tutto il tempo a rigirare il cibo nel piatto, ricevendo degli sguardi di disapprovazione da parte di Luca, che era a conoscenza di quanto fosse accaduto.

In risposta lei gli rivolse uno sguardo di scuse, si alzò da tavola e con la testa bassa andò in camera a cambiarsi, per poter andare nel fatidico locale poco più lontano dall'hotel.

Scelse di indossare un tubino blu elettrico, non troppo corto ed aderente, che le lasciava la schiena completamente scoperta, mentre ai piedi portava le sue solite dottor martens platform.

Nel frattempo qualche piano di sotto, Albe e Alex, che al contrario di Luca non sapevano cosa fosse successo, si premurarono di chiedere spiegazioni a Luigi, che dopo essersi passato nervosamente una mano tremante tra i capelli, aveva poggiato la testa sul tavolo in legno.

«Gigi che è successo? È incinta?» chiese subito il riccio, facendolo sbuffare, visto che ogni volta che ne aveva l'occasione poneva alla coppia questo tipo di domande, sempre scherzando.

«È colpa mia» sospirò alzando la testa, incontrando gli sguardi confusi da parte dei due.

Ovviamente entrambi si sbrigarono a chiedere spiegazioni, che senza esitare gli fornì.

«Vabbè ma ci hai provato a parlarle?» chiese Alex, fissando insistentemente l'amico.

«Fosse semplice! Ogni volta che provo ad aprire bocca o si gira dall'altra parte o con una scusa scappa via»

«È comprensibile! L'hai trattata malissimo, lasciale almeno un po' di tempo e stasera quando torniamo provi a parlarle, anche perché dovete dormire insieme» si intromise Luca, poggiando i gomiti sul tavolo.

«Sempre che non si chiuda in camera e mi lasci dormire in corridoio» riflettè respirando profondamente.

«La capirei. Anche Sere lo avrebbe fatto» si scompigliò i ricci Albe.

𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora