capitolo 1

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Klara:

<Piano> ansimai, ma lui invece di rallentare spingeva più forte.

Non mi stava facendo male però di sotto c'erano i miei genitori e non volevo far sentire i miei gemiti.

<Non farò piano Klara, voglio fotterti, forte e veloce> mi tappò la bocca e continuava a spingersi più in fondo, lo sentivo tutto, morse un mio capezzolo per non lasciarsi sfuggire i gemiti che stava trattenendo.

Non l'avevamo mai fatto con i miei genitori in casa, la situazione era eccitante ma avevo paura che da un momento all'altro potevano salire e aprire la porta di camera mia, che avevo dimenticato anche di chiudere a chiave.

I suoi occhi occhi verdi ammiccanti guardavano i miei, che erano azzurri, come quelli di mia madre.

Morsi la sua mano quando sentì il liquido scorrere attorno al suo membro, lui non sembrò provare dolore dal mio morso e continuava a spingere, finché non venne anche lui.

Appoggiò la testa sul mio petto e ansimava, con una mano tremante, ancora scossa dal piacere che mi provocava ogni volta, accarezzai i suoi capelli corti castano chiaro.

<Non mi sono controllato> alzò la testa dal mio petto e mi guardò, alzai un sopracciglio non capendo la sua frase.

Toccò una parte del mio collo che stranamente era dolorante, poi capì.

<Hai fatto un succhiotto?> quasi urlai.

<Si faline, e ti sta davvero bene> arrossì.

<Era una tua regola Vlad, niente succhiotti sul collo perché altrimenti avrebbero chiesto spiegazioni, soprattutto i miei genitori, cosa gli dico ora se lo vedono?>

<Non mi sono controllato questa volta, eri troppo eccitante e morivo dalla voglia di farti un succhiotto dove non te l'ho mai fatto> abbassò la testa e mi baciò sul punto dolorante del collo.

<Coprilo con i trucchi che usate voi ragazze> disse quando alzò la testa e mi guardò di nuovo negli occhi.

<Va bene..vieni a dormire da me stanotte?> chiesi con imbarazzo.

<Non posso, devo uscire e farò tardi>

<Con chi esci?>

<Non fare la gelosa faline, conosci la prima regola> sorrise e mi diede un bacio a stampo per poi alzarsi e vestirsi.

Prima regola, non innamorarsi..peccato che io avevo infranto questa regola prima ancora di stabilirla.

Sono 8 mesi che io e Vlad scopiamo, la prima volta, quando persi la verginità, ero stata io ad andare da lui, non so cosa mi abbia preso, ma volevo farlo con lui, lo desideravo da troppo tempo, lui esitò prima, perché sapeva che ero vergine, ma quando mi misi sopra di lui muovendo il bacino, non capì più niente neanche lui e persi la verginità.

Sono andata da lui pur sapendo che sarei stata solo un'altra ragazza da aggiungere alla sua lista.

Vlad è il classico ragazzo di 19 anni che pensa solo a scopare, e per evitare di ferirmi stabilì delle regole, tra cui la prima.

<Ci vediamo domani faline> mi diede un altro bacio e poi scese giù dalla finestra arrampicandosi a un albero.

Mi chiama "faline" perché da bambina ero fissata con bambi, lo guardavo sempre, e Vlad diceva che avevo gli stessi occhi dolci da cerbiatto come faline.

Mi alzai dal letto ed entrai nel bagno di camera mia e mi guardai allo specchio.

I capelli neri e lunghi erano arruffati e umidi dal sudore, i miei occhi azzurri ancora lucidi per via del piacere, la mia bocca carnosa era rossa per via dei baci e morsi dati da Vlad, i miei seni abbastanza grandi, alti e tondi erano pieni di succhiotti, la mia pancia piatta era un po' sporca del suo liquido, i fianchi stretti erano rossi per via delle sue mani che li stringeva, le gambe ancora un po' tremolanti non volevo nemmeno guardarle, non mi piacevano, erano grosse, non erano lunghe e snelle come quelle ragazze che ci provavano sempre con Vlad.

Smisi di scrutarmi nello specchio ed entrai nella doccia, l'odore del bagnoschiuma e lo shampoo a vaniglia entrò subito nelle mie radici, feci una doccia e uno shampoo rilassante e dopo un po' uscì, mi asciugai e andai in stanza prendendo una maglia a maniche corte e una tuta da mettere sotto.

Mi asciugai i capelli, che fortunatamente erano lisci naturali, e dopo scesi giù in salotto dove trovai i miei genitori sul divano, mentre si scambiavano un bacio dolce, erano adorabili, ma ora c'ero io, potevano anche smettere.

<Boo> li spaventai da dietro.

<Klara! Mi hai fatto prendere un colpo> risi alle parole di mia madre e andai a sedermi anch'io sul divano in mezzo a loro.

<Che stavi facendo piccola?> abbassai lo sguardo e giocai con le mani alle parole di mio padre, ero imbarazzata.

<Stavo vedendo un film..poi ho fatto una doccia>

<Tra una settimana inizia la scuola, hai tutto il necessario vero?>

<Si, ieri sono andata con Aleksandr a comprare le ultime cose che mi servivano> risposi a mia madre.

Aleksandr aveva 21 anni, non viveva più con noi perché conviveva con la sua ragazza Eleonora, era italiana, era una brava ragazza, andavo d'accordo con lei e con sua sorella Aurora, quest'ultima era la fidanzata di Viktor, il fratello di Vlad.

<La cena è pronta> sentì dire da Ludmilla.

Ci alzammo dal divano e andammo in cucina a sederci attorno al tavolo.
Ludmilla mangiava con noi, la consideravamo una di famiglia, conosceva i miei genitori, soprattutto mio padre molto bene, e per me era come una nonna.

La sera quando doveva tornare a casa da suo figlio, il nipote e la sua suocera l'accompagnava sempre una guardia fidata di mio padre.

<È buonissimo> come sempre mi complimentai con Ludmilla, che aveva delle mani d'oro.

<Hai fatto pace con Mirjana?> scossi la testa alla domanda di mia madre.

Mirjana è, o meglio era la mia migliore amica.

Questa estate si è allontanata da me e si è aggiunta al gruppo di Svetlana e Yarmilla, le due oche della nostra scuola che mi prendono sempre in giro per le mie gambe.

Ai miei genitori dicevo tutto, non avevamo segreti, tranne uno, quello di scopare con Vlad.

Sinceramente da Mirjana non me l'aspettavo, voleva la popolarità e l'ha presa aggiungendosi al loro gruppo, ma ha perso me, una vera amica.

<Non mi è mai piaciuta quella ragazza, sapevo che non era sincera> già..mia madre me lo diceva sempre ma io non le credevo..

<È una puttana>

<Dimitri!> mia madre sgridò mio padre, mentre io e Ludmilla ridacchiammo.

<Che c'è amore? È la verità!> mia madre scosse la testa ridacchiando e poi continuammo a mangiare.

Dopo finito io e mia madre aiutammo Ludmilla a pulire.

Poi dopo le salutai entrambe e salì le scale andando nella stanza dei miei genitori e diedi la buonanotte a mio padre, restai un attimo ferma a fissare la foto che avevano sul comodino, ritraeva tutti noi, anche Kristina..

Mio padre lo notò e mi accarezzò una guancia.

Gli diedi un altro bacio sulla guancia e andai nella mia stanza, dove vidi un'altra foto sul mio comodino che ritraeva me e Kristina, mi misi a letto e iniziai a piangere, come facevo quasi tutte le notte.

E poco dopo mi addormentai, con le guance e il cuscino bagnato.








Ciao!

Ho deciso di fare un sequel di Klara e Vlad.

Dopo Dimitri e Sofya, è il loro momento🥰

Spero che vi piacerà🥰

love me (sospesa per il momento)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora