capitolo 3

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Klara:

Mi svegliai sentendo la porta aprirsi, era Ludmilla, mi guardava con un sorrisetto strano, io la guardai confusa e mezza addormentata.

Poi un braccio mi strinse lo stomaco e mi ricordai, cazzo Vlad, sbiancai di colpo e rimasi con la bocca aperta.

<Ludmill->

Non mi fece parlare perché si avvicinò a me interrompendomi.

<Tranquilla tesoro, non mi devi spiegazioni, non dirò niente>

<Grazie Ludmilla> sapevo che potevo fidarmi di lei.

Mi sorrise e poi se ne andò.

Svegliai Vlad, era tardi e potevano salire anche i miei genitori.

Mugolò nel sonno quando lo scossi.

Poi si svegliò e mi guardò con un occhio aperto e l'altro chiuso.

<Klara, perché mi hai svegliato?> domandò con voce rauca.

La sua voce mi fa impazzire.

<Ludmilla è entrata in camera, ci ha visti, però ha detto che non dirà niente>

<Ma non avevi chiuso a chiave?>

<Si ma lei ha le chiavi di tutte le camere, sarà venuta per vedere se ero sveglia perché è tardi>

<Ma sono stanco> si lamentò appoggiandosi sulle mia pancia, gli accarezzai i capelli.

<Così mi fai riaddormentare faline> sorrisi.

È bellissimo anche appena sveglio.

<Cosa fai?> chiesi ridacchiando perché mi stava dando dei bacini sulla pancia da sotto la maglietta.

Gemetti quando mi andò a baciare una tetta, succhiando il capezzolo e toccando l'altra con una mano.

<Vlad..devi andare, i miei genitori potrebbero salire>

Non mi ascoltò e continuò a baciare e a succhiare, passò all'altra tetta.

Si staccò e con il pollice mi stuzzicava il capezzolo, poi mi guardò e mi baciò.

Fece entrare la lingua, che cercò subito la mia.
Le sue mani mi palpavano le tette mentre le mie stringevano i suoi capelli.
Avevo le farfalle nello stomaco.
Non aveva ancora fumato ma riuscivo a sentire lo stesso il suo sapore, tabacco misto a menta.
Sentivo la sua erezione dura sulla mia gamba.

Si staccò all'improvviso.

<Basta, se continuiamo non resisterò più e ti scoperò>

<Continui a dirlo>

<Faline, io ti scoperei anche con i tuoi e i miei genitori di sotto, resisto solo per te, quindi non provocarmi perché altrimenti sentiranno come urli quando ti scopo> arrossì e non risposi.

Lui si vestì in 10 secondi e prima di scendere dalla finestra si avvicinò a me, mi diede un bacio, mordendomi il labbro inferiore, si staccò sorridendo e se ne andò.

Mi alzai anch'io dal letto e andai in bagno a farmi una doccia.

Dopo mi asciugai e mi vestì con una maglia nera a maniche corte e un leggings del medesimo colore.

Scesi giù in salotto e vidi mio padre che guardava qualcosa alla tv, gli andai vicino e lo salutai con un bacio sulla guancia, andai in cucina e vidi mia madre aiutare Ludmilla a preparare il pranzo, le salutai entrambe, arrossì quando Ludmilla mi fece un sorrisetto ammiccante.

<Quando mangiamo?> chiesi in imbarazzo.

<Tra poco tesoro> rispose mia madre, annuì e andai a sedermi sul divano accanto a mio padre, appoggiai la testa sulla sua spalla e mi accarezzò i capelli.

Anche Kristina mi accarezzava sempre i capelli, diceva che erano morbidi.

Asciugai una lacrima non facendomi vedere da mio padre, ma se ne accorse, fece solo finta di niente per non mettermi in imbarazzo, lo sa che se voglio parlare lo faccio io.

<È pronto> mia madre ci chiamò, ci alzammo dal divano e andammo a sederci a tavola.

Mangiai la carbonara distrattamente, c'erano momenti dove la mia mente non riusciva a pensare a niente, c'era il vuoto, il mio corpo si muoveva, tipo come ora che stavo mangiando, ma la mia mente era come bloccata, duravano secondi, minuti e a volte anche ore questi momenti.

Finito di mangiare aiutai Ludmilla a pulire, mia madre era uscita con mio padre, fortunatamente Ludmilla non mi fece domande, forse perché vedeva in che stato ero, avevo un'espressione confusa, dopo quei momenti mi capitava che ero confusa.

Andai in camera mia e mi stesi sul letto.

Odio Daniil, è tutta colpa sua, è solo colpa sua.

<È colpa sua>
<È colpa sua>
<È colpa sua>
continuai a sussurrare con le mani in testa.

Sentivo delle voci ma non capivo niente, pensavo solo a lui, era solo colpa sua, lo odiavo.

<È colpa sua>

Un tocco mi fece tipo "risvegliare".

Aprì gli occhi e vidi le faccie preoccupate di Ludmilla e Vlad.

Mi scostai confusa da Vlad.

Non riuscivo, non volevo pensare a niente in questo momento, volevo solo ucciderlo.

Di nuovo.




Ciao!

In questi giorni sono impegnata, mi scuso per ieri se non ho aggiornato<3

Questo capitolo è un po' confused🤯

Se la storia vi sta piacendo lasciate una ⭐ e ditemi cosa ne pensate 🥰

love me (sospesa per il momento)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora