2 - IL Rocker - IIª parte

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Robert era di nuovo solo. Gli dispiaceva essere rimasto intimo coi suoi pensieri, in compenso, però, ora si sentiva sulla soglia della felicità . O forse era solo distratto dai suoi pensieri. Gradualmente la musica scemò in una breve pausa, poi ripartì lentamente mentre lui adesso pensava a Patty. Quel nome non gli piaceva, non le si addiceva, l'avrebbe voluto cambiare.

There's a lady who's sure
All that glitters is gold
And she's buying a stairway to Heaven
When she gets there she knows
If the stores are all closed
With a word she can get what she came for
Oh oh oh oh and she's buying a stairway to Heaven

Però, ammetiamolo, era una bella sensazione non sapere quanto tempo fosse trascorso o che ora fosse. A chi importava adesso?  Varcando quella soglia era davvero entrato in uno spazio temporale parallelo alla sua solita esistenza. Aveva accantonato quello che doveva accantonare.

«Cazzo la busta!!» Dove è finita?? Sul tavolo niente! Sotto al tavolo solo un tappo di bottiglia, vicino al tavolo... non osava pensare; se fosse finita sotto quel mare di gambe sarebbe andata persa come un messaggio in bottiglia chissà su quale spiaggia. Forse era rimasta  aggrappata sotto la pinta portata via, o magari era rimasta appiccicata sotto il vassoio. «Cazzo!» ripetè.

Avrebbe dovuto chiedere a Patty,  ma non voleva fare ulteriori figure. Oggi aveva  già dato spettacolo in più occasioni, meglio conservare il bonus per altre circostanze. Illuso. Continuava a guardare sul pavimento immaginando che la busta prendesse la via del ritorno verso casa, da sola o aiutata da qualcuno. Bevve una bella sorsata e sospirò cercando di archiviare quella dannata busta. Ma perché la cicciona le aveva giocato quel tiro? E bevve un altro sorso, guardandosi le spalle colpevole.

Stava meglio prima, quando era sotto le minacce dell'attempato biker, pensò. Ora gli era tornato in mente il contenuto, inatteso, della busta e non poteva fare a meno di pensarci. Doveva decidere cosa fare, ma non si sentiva lucidissimo per prender una decisione. Si rammaricò di averla aperta, era meglio continuare a vivere nell'ignoranza, almeno fino a domenica mattina.

Only love
Can make it rain
The way the beach is kissed by the sea
Only love
Can make it rain
Like the sweat of lovers'
Laying in the fields
Love,
reign o'er me
Love, reign o'er me, rain on me, rain on me

All'interno della busta gialla non aveva trovato nessuna traccia d'esame, ma due biglietti per uno spettacolo accompagnati da un bigliettino che aveva a malapena letto. Cominciava a essere stanco e si contradisse con i pensieri fatti un attimo prima. Ora si stava maledicendo per non aver controllato subito il contenuto della busta. Avrebbe dovuto aprirla all'istante, lì davanti alla segretaria.

Un flash lo abbagliò all'istante. Rimase con gli occhi sgranati, come un cerbiatto prima di essere investito.  «La cicciona, cazzo! La biker cicciona! È lei la stronza segretaria!» E si voltò minaccioso... Ma dietro di lui un gruppo di almeno tre coppiette aveva preso il posto di Mike e consorte. Di loro non c'era più traccia, almeno navigando a vista.

In quel momento, vassoio sul palmo, passò la ragazza sorridente, la seconda ragazza che l'aveva viziato in quella anomala serata. «Tutto bene?»  chiese «Qualcosa da bere?»

«Si, un motherfuck» disse Robert.

«Un Mother's milk?» Precisò la ragazza.

«Si, lui. Lei. Grazie»

Nonostante i chilometri fatti e i litri trasportati la ragazza dalla cascata di ricci biondi non aveva scalfito il suo sorriso neanche un po'. Raccolse il bicchiere vuoto, rimasto indifeso sul tavolo e lo portò via.

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