capitolo 2

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Oggi entrai in seconda ora a scuola perché mi svegliai tardi. La professoressa di chimica mi fece la solita ramanzina perché non faccio mai i compiti,ma non e colpa mia se non ci capisco una minchia.
<<Signorina Rizzo mi sta ascoltando?>>disse la professoressa ormai esasperata.
<<Si,si certo professoressa>>
<<Non mi prendere in giro,vabbè hai la nota>>disse lei nervosa,come dargli torto sono un caso perso.
<<Maria sei davvero incorreggibile>>disse quel testa di cazzo di Matteo.
<<Pensa per te,cretino>>dissi io uscendo fuori dalla classe.
<<Dovrei fartela pagare>>disse una voce alle mie spalle,saltai dallo spavento.
<<Ma sei per caso impazzito?!mi hai fatto prendere un colpo>>urlai io.
<<Non fare l'esagerata>>disse lui con quel modo da pallone gonfiato.
<<Ma poi cosa dovresti farmi pagare,sentiamo?>>
<<Ieri mi hai chiamato stupido,e nessuno si deve permettere di dirmelo>>
<<E chi sei, Gesù sceso in Terra?>>dissi io ridendo,lui mi sbatté al muro e sussurrò al mio orecchio:
<<Non ti conviene sfidarmi bambina>>un brivido percorse il mio corpo e sentivo il bisogno di allontanarlo altrimenti lo avrei baciato.
<<Te lo farò pagare comunque,così capirai di non metterti contro di me>>disse lui andandosene a fare ricreazione.

Ero seduta al mio tavolo con Jonathan,vidi che Matteo mi osservava da un pò un un modo strano, all'improvviso si alzò prese un frullato e venne da me,non ebbi il tempo di girarmi che lui mi buttò il frullato in testa,tutti cominciarono a ridere, Jonathan si avvicinò da me e mi portò in bagno a sciacquarmi i capelli.
<<Io lo odio,che figlio di puttana!>>urlai io, Jonathan mi accarezzò una guancia
<<Forse se lo ignori ti lascerà in pace>>disse lui.
<<Non credo e un bastardo e non mi lascerà mai in pace>>dissi io cercando di sciacquare i capelli.

Me ne andai a casa,non avevo voglia di rimanere in quella merda di scuola,con quel coglione patentato.
<<Maria posso entrare?>>chiese mia sorella.
<<Certo,entra>> <<che succede Maria?>> <<A scuola va una merda>>dissi cadendo in un pianto isterico.

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