capitolo 17

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Arrivai a casa e Matteo e ancora incazzato,preferisco non dire niente almeno non se la prende anche con me <<vieni a fare la doccia con me>>disse lui autoritario,ma chi si crede di essere non sono mica il suo cane <<non ne ho voglia>>dissi io decisa non mi farò intimorire da lui solo perché e mafioso e io lo amo <<ti ho detto vieni!>>disse lui serrando la mascella <<no,non sono il tuo cane che prendi e dai ordini,sono tua moglie cazzo e sono anche incinta di tuo figlio!!>>lui mi tiro uno schiaffo e caddi nel letto <<non rivolgerti mai più a me con quel tono!!>>disse lui,ma che gli prende io non lo riconosco più<<ma che ti prende,prima non eri così,non mi avresti mai alzato un dito>>dissi in lacrime <<molte cose sono cambiate da due anni fa,anche se ti amo tu non puoi comportarti così,le donne nella mafia sono sottomesse al marito e tu non ti puoi permettere di rivolgerti così a me>>adesso sono più che decisa di andarmene,non voglio stare con un uomo che mi maltratta.

il mio infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora