Capitolo 11

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⭑ ⭒ ⭑ ⭒ Un vecchio amico ⭑ ⭒ ⭑ ⭒

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⭑ ⭒ ⭑ ⭒ Un vecchio amico ⭑ ⭒ ⭑ ⭒

Continuando il suo viaggio, Newt esce dal castello e si dirige verso Hogsmede, il suo taccuino ora sostituito con il nuovo tema di Draco.

"Cos'è quello?"

Lei sussulta non rendendosi conto che c'era qualcun altro in giro quando è entrata nel luogo quasi deserto, "Zio Sir, mi hai spaventato".

Sirius sorride e lei sgrana gli occhi, lei lo afferra per un braccio trascinandolo in un vicolo lontano da occhi indiscreti, "Cosa ci fai qui? E se ti beccano?"

"Non lo faranno," fa le spallucce appoggiandosi al muro e guardando sua nipote, "Come stai?"

Lei sospira mettendo via la pergamena, "Finalmente ho lasciato il Ministero, grazie a Salazar".

Sirius sorride e guarda la ragazza di fronte a lui che gli ricorda tanto sua sorella maggiore.

Aquila Elladora Black era la sorella maggiore di Sirius di cinque anni. Era stata smistata in Serpeverde, ma era stata ripudiata quando aveva lasciato la scuola per stare con Gideon Scamander, la coppia aveva avuto una figlia non molto tempo dopo aver lasciato la scuola e essersi sposati.

Il 21 ottobre 1974, prendendo il nome dal padre di Gideon, la coppia mise al mondo Newton Sparrow Scamander. Aquila rimase in contatto con i suoi due fratelli, ma non si può dire lo stesso per Gideon, che ha perso i contatti con il fratello maggiore Galton dopo essersi trasferito in Scozia.

La coppia era stata trovata da un gruppo di Mangiamorte composto da Bellatrix Lestrange, la cugina di Aquila, che con le ultime energie a disposizione aveva mandato via la figlia, per proteggerla, da Regulus e Sirius, che all'epoca si trovavano dai Potter.

I Potter non accolsero Sirius, ma anche la bambina, e quando Sirius si trasferì lui la prese con sé e la crebbe fino all'età di sette anni, poi una notte uscì e fu rinchiuso ad Azkaban.

Newt, che aveva sette anni, fu accolta dai suoi nonni, Newt e Tina Scamander, che la crebbero per la maggior parte della sua vita. A loro non importava che Galton sconsigliasse di prenderla con sé. Non si preoccuparono nemmeno quando fu smistata in Serpeverde, amavano la loro nipote con tutto il cuore. Anche quando scoprirono che si era fatta espellere durante il sesto anno.

La ragazza assomiglia a suo nonno più di chiunque altro, gli stessi capelli rossicci disordinati e le stesse guance lentigginose, nonostante sia una Serpeverde ha la stessa aura gentile, solo quando si tratta di animali. Ma quando alza lo sguardo per incontrare i suoi occhi verdi, vede solo sua sorella maggiore.

La sorella maggiore che lo ha accettato quando è stato smistato in Grifondoro, la sorella maggiore che l'ha difeso contro la sua famiglia, la sorella maggiore che non aveva paura di dire la sua opinione sul mondo, la sorella maggiore che non è andato a trovare il giorno in cui è stata uccisa perché ha deciso di uscire con i suoi amici.

Quel giorno perseguita Sirius ancora adesso, se lo ricorda perfettamente.

"Sirius!" La signora Potter lo aveva chiamato dalle scale, lui si alzò correndo leggermente in fondo alle scale dove lei lo aspettava, "Non dovresti andare a trovare tua sorella oggi, caro?"

Lui scosse la testa sguardando verso i suoi tre amici dove lo stavano aspettando "Le manderò un gufo più tardi, andrò a trovarla domani, credo che Reggie ci vada oggi".

Lei annuì mandandolo via, lui rise e scherzò con i suoi amici per le ore successive, prima che un frenetico Fleamont corresse nella stanza, "Sirius," disse senza fiato, "Tuo fratello, è giù per le scale e-"

"Che c'è?"

I quattro ragazzi si scambiarono uno sguardo seguendo l'uomo più anziano giù per le scale fino al punto in cui Regulus stava in piedi con le sue vesti eleganti, probabilmente essendo appena stato a un incontro importante con la sua famiglia, ma ciò che teneva tra le braccia li confuse.

Addormentata tra le sue braccia, con le manine strette alla nuca, c'era Newt con una coperta avvolta strettamente attorno al suo corpicino, i capelli in disordine e la sporcizia dappertutto.

Regulus guardò Sirius, con gli occhi lucidi e le guance rosse, mentre mormorava due parole che spezzarono il fratello maggiore, "Aquila è morta".

"Ci stai pensando di nuovo."

Sirius viene strappato dai suoi ricordi e la guarda mentre si appoggia al muro di fronte a lui, "Non è colpa tua, come potevi sapere-"

"Forse se fossi stato lì loro sarebbero ancora qui, e tu avresti una famiglia."

"Ho una famiglia, tu, nonno, nonna, Rolf mi ha parlato qualche volta nonostante suo padre gli avesse detto di non farlo." Sorride al pensiero di suo cugino più giovane in Tassorosso.

Il suono di voci che iniziano a riempire l'aria li allerta, si abbracciano un'ultima volta velocemente e Sirius si tira indietro  dandole un bacio sulla fronte prima di trasformarsi in un cane nero, i due se ne vanno fianco a fianco e nessuno lancia un'occhiata alla Professoressa.

Lei sorride e si gira verso di lui dandogli una pacca sulla testa, "Addio, Cupcake".

Fire and the Flood || Charlie WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora