Luna del Grande Albero
1206L'unico rumore nella stanza era quello dei lunghi e lisci capelli biondi che venivano spazzolati. Ogni ciocca delicatamente separata e districata con maestria e dolcezza, quegli occhi verde smeraldo scrutavano ogni centimetro della chioma alla ricerca del minimo errore.
Mentre era assorta nei suoi pensieri a svolgere il suo lavoro, uno sbuffo la fece tornare alla realtà.- Perché ci metti sempre così tanto?-
- Altezza... capelli così lunghi sono difficili da mantenere belli e, se non volete farlo voi, devo pensarci io.-
- Quante volte ti ho detto di non darmi del Voi? – Il giovane ruotò la testa all'improvviso, guardandola negli occhi. La chioma le scivolò di mano. – Siamo soli qui, Sera.-
- Scusa, so che ti da fastidio... ma ho paura di essere sentita. Se i tuoi genitori venissero a sapere della nostra vicinanza sarebbero guai per entrambi.-
- Non mi importa, ormai te l'ho detto: presto o tardi salirò al trono... e tu con me.-
- Una contadinella, costretta qui solo per sfamare la famiglia, imperatrice? Non scherzare, Benedikt...-
- Io non scherzo mai. – Le rubò la spazzola e la poggiò sulla specchiera, poi le prese le mani e le strinse delicatamente tra le sue. – Soprattutto riguardo a noi due.-
- E se a causa mia la corona passasse a tuo fratello?-
- Allora ce ne andremo da qui. Forse non te ne sei resa conto, ma tutto ciò che mi circonda perde valore se tu non ci sei.-
- Benedikt... io...-
- È tardi.-Si alzò in piedi, lasciandole le mani controvoglia.
Era sempre stato bravo a mentire, ma si era ripromesso di non farlo mai con Sera; quella ragazza fin troppo semplice rappresentava una specie di faro per la retta via e starle accanto gli permetteva di non morire di noia.
Le avvolse un braccio attorno alle spalle e l'abbracciò stretta, facendole poggiare quella testa di riccioli castano chiaro contro il suo petto. Lei ricambiò subito e quella sensazione lo fece sentire subito meglio.
Era davvero bella, con quella sua carnagione ambrata, le lentiggini sul naso e quegli occhi da cerbiatta di un verde raro e prezioso; se non l'avesse conosciuta avrebbe giurato si fosse trattata di una qualche principessa originaria di un regno lontano... ed invece era solamente una ragazzina venuta dalla campagna. Ma era la sua campagnola... e così sarebbe stato, fino alla fine dei suoi giorni.- Mi mancherai immensamente.- Le confessò, carezzandole la schiena.
- Non esagerare, saranno solo pochi giorni.-
- Giorni in cui non ti potrò vedere, giorni vuoti.-
- Sono sicura che ti divertirai al punto da non pensare a me, Benedikt. Tornare all'Accademia Ufficiali farà sicuramente riaffiorare i bei ricordi di quando eri a capo delle Aquile Nere...-
- ... Certo, un anno intero circondato da nobili di tutto il Fódlan sempre pronti a stendermi un tappeto rosso, tutto ciò perché ero l'erede al trono. – Sbuffò, lasciandola andare. – Vieni con me, Sera!-
- Assolutamente no! Come lo spieghi a tuo fratello il motivo per cui vuoi portarti dietro la tua cameriera? Lo sai che a lui piace ficcare il naso in giro...-
- E va bene, smetto di chiedertelo. Ora devo andare.-Visti allo specchio l'uno accanto all'altra non ci azzeccavano proprio nulla. Lei abbronzata, capelli corti, non troppo bassa, con vestiti sciatti; lui molto alto, pelle diafana, lunghissimi capelli biondi, abiti costosi quanto un palazzo ed addirittura un diadema con due corna d'oro sulla testa.
Rappresentavano chiaramente il ceto sociale a cui appartenevano, eppure erano inseparabili.
Benedikt le diede un bacio sulle labbra e poi uscì dalla sua camera da letto; unico problema che con la fretta ruppe la maniglia della porta. Come se niente fosse successo imprecò un "dannazione!" e sparì per i corridoi.
Non era la prima volta, né sarebbe stata l'ultima, stupirsi era inutile.
Sera trovava estremamente divertente il suo rompere tutto ciò che toccava senza fare attenzione, nonostante negli anni fosse stato più volte un problema ed un handicap piuttosto debilitante – il principe non era adatto ai lavori di precisione.
Sospirò, iniziando a rassettargli il letto. Le sarebbe mancato come l'aria.
![](https://img.wattpad.com/cover/313977399-288-k871535.jpg)
STAI LEGGENDO
Fulmine Sanguinolento - Il Leone che si credette un'Aquila
Фэнтези{FE Three Houses - Post Crimson Flower} "Se anche dovessi venire sconfitto, la stirpe dei Blaiddyd andrà avanti." Le parole di Dimitri scambiate con Rhea celavano un segreto. Prese Fhirdiad e la vita della Purissima, Edelgard ne viene a conoscenza;...