"Lonnbéimnech".
Così, Ksenia, aveva chiamato la corona adagiata sul cuscino di velluto. Non c'erano dubbi, quella era una vera e propria reliquia; era formata da sei spuntoni di cui quattro forati, un unico osso plasmato in uno splendido diadema. Sui lati, una Pietra Segno divisa in due parti.
La donna la prese tra le mani e si avvicinò a Behemoth, il quale alla sua vista sembrò essersi irrigidito, l'unico occhio sano fisso sull'oggetto.- Queste ossa un tempo erano parte di te, vero? – Lui d'istinto si sfiorò la guancia ferita con le lunghe ed appuntite unghie. – ... ho il permesso di usarle in battaglia?-
- ... anche se rifiutassi, ciò non riporterebbe la mia mascella al suo posto, Maestà. Ormai sono passati decenni dalla creazione di quella reliquia, è vostra, fatene ciò che volete.-
- Mi dispiace che tu abbia dovuto subire tutto questo per colpa mia—-
- Dovete smetterla di prendervi le colpe di vostro padre e delle Serpi delle Ombre. Sono stato prigioniero di Agartha per un millennio, la creazione del drago artificiale che ha generato il vostro Segno è solo l'ultimo degli esperimenti che io ed il mio sangue abbiamo subito. Voi non c'entrate nulla, siete solo una delle tante vittime di quei mostri. – Il drago rivolse un'occhiata all'agarthea. – Scusatemi, principessa Yolandi, spero di non avervi offesa.-
- Draghetto, non devi chiedere scusa a me, ti hanno fatto tanto male, è tuo diritto lamentartene.- La ragazzina rispose con tono piatto.
- In ogni caso, mi dispiace. Vostro fratello Thamiel mi ha salvato la vita e ridato la libertà, non tutti gli agarthei sono spregevoli, non ho intenzione di fare di tutta l'erba un fascio.-Ksenia osservò la reliquia. Al contrario di Areadbhar, Lonnbéimnech non aveva un'anima al suo interno, non era viva come lei, ma solo uno strumento da usare in battaglia. La struttura in osso proveniva dal figlio della dea lì presente, mentre il cuore diviso in due parti era stato preso al drago artificiale creato unendo il Segno del Novilunio -quello di Behemoth- e quello delle Fiamme. Suo padre le disse che furono scelti quelli in particolare per l'elevata capacità magica del primo e rigenerante del secondo; la creatura nata dagli esperimenti era un abominio, ma dal sangue perfetto.
Incapaci di utilizzarlo per altro, dopo la riuscita del progetto "Luna Crescente", il mostro venne ucciso ed il suo cuore usato sulla nuova reliquia. Le ossa provenivano da Behemoth perché compatibili e molto più resistenti.
Nonostante si sentisse in colpa a portare sulla testa uno strumento nato dalla sofferenza altrui, non poteva fare a meno di riprendersi quella corona. Oltre a darle nuove abilità, essa era in grado di amplificare ed incanalare la magia, nelle sue condizioni ormai precarie l'avrebbe aiutata ad usare i poteri senza fare del male a sé stessa, così da essere in grado di scendere in campo; non poteva rimanere a guardare.
Successivamente, proseguì il suo tour all'interno del castello e, quando ebbe finito, invitò il figlio a parlare in solitaria, perciò si ritrovarono di nuovo nella stanza in cui aveva ripreso conoscenza poco prima. Con sé, un particolare mazzo di carte: tarocchi. Erano finemente decorati, ma vecchi, rovinati, li aveva recuperati proprio in quella stanza.
Iniziò a mescolarli energicamente e, una volta soddisfatta, li divise in due parti e fece scegliere al figlio una carta da ognuna.- Primo Arcano: il Mago, posizione diritta.
Hai le capacità di ottenere tutto ciò che desideri, è il momento giusto per iniziare a muoversi verso l'obiettivo che ti sei stabilito. Devi agire, le cose non si sistemeranno da sé, usa ogni mezzo a tua disposizione per convincere gli altri a seguirti.
...
Ventesimo Arcano: il Giudizio, posizione diritta.
Qualcosa d'improvviso accadrà e, dato che è accompagnato da una carta positiva, l'esito sarà sicuramente favorevole. Una vittoria, una conquista, o semplicemente una svolta che sarà in grado di risolvere conflitti, chiarire dubbi, superare ostacoli.-
- Dopo tutto ciò che mi è successo, trovarmi davanti ad una simile previsione non può far altro che rincuorarmi. Avevo bisogno di sentirmi dire che le cose andranno bene.-
- ... Aleksei, indubbiamente questa è una bellissima lettura, ma non puoi adagiarti sugli allori e lasciar fare tutto al destino. Io ho previsto il futuro in questo momento, ma nulla vieta alle tue azioni prossime di modificarlo ora che ne sei a conoscenza.
Il Mago parla chiaro: devi passare all'azione, ne hai le capacità, ma al contempo il Giudizio è una carta che si risolve a breve, se lascerai passare troppo tempo, la previsione perderà valore ed il suo esito cambierà.
Ed ora dimmi: – Lasciò andare le carte, prendendogli la mano. – qual è il tuo obiettivo, figlio mio?-
- Il mio... obiettivo? – Lui chinò il capo, pensando ad una risposta. – Io... sinceramente voglio solo sapere perché. Perché Edelgard ha deciso di portarmi via da Fhirdiad e crescermi, ma cancellando gran parte della cultura del Fódlan e rinchiudendomi in una gabbia di menzogne? Non poteva lasciarmi morire e basta?-
- ... Allora troveremo queste risposte, te lo prometto. Ti basta agire, lo dice la Luna Crescente, essa non erra mai, ricordalo. Pensa bene a ciò che vuoi fare.-
- ... Grazie per essermi sempre vicina, ti voglio bene. Mi è concesso dormire, vero? Sono... sono ancora esausto...-
- Certamente, con una mente lucida potrai pensare al meglio. Vieni qui.-
STAI LEGGENDO
Fulmine Sanguinolento - Il Leone che si credette un'Aquila
Fantasy{FE Three Houses - Post Crimson Flower} "Se anche dovessi venire sconfitto, la stirpe dei Blaiddyd andrà avanti." Le parole di Dimitri scambiate con Rhea celavano un segreto. Prese Fhirdiad e la vita della Purissima, Edelgard ne viene a conoscenza;...