22 Capitolo

24 2 0
                                    

Al è ridotto male; Andrea, un amico stretto di Al, mi ha detto che Al ha chiesto di me e mentre dormiva diceva "Mo -- ra --- Moi -- ira" deducendo come è ovvio che sia che cercava di chiamarmi. L'incidente è avvenuto un giorno e mezzo fa, mi hanno avvertito dopo un paio d'ore, sono venuta la sera dopo il lavoro poiché non potevo lasciare solo Eddy che continuava a dire che era mio dovere andarci e di non preoccuparmi per il bar; in ospedale ci vado quando non lavoro ma ogni volta che vado lì Al dorme. Non so di preciso cos'è che si è rotto ma deve stare per settimane in ospedale.

Anche questa sera sono andata a trovare Al e ovviamente dorme.

A pensare che lo stesso ragazzo che sta su questo letto è il mio ex, mai avrei pensato di vederlo in un letto in ospedale.

Finalmente si sveglia, mi guarda e fa un sorriso ebete.

-Ciao- lo saluto rispondendo al sorriso

-Ciao- sussurra

-sei vivo, sveglio. Finalmente.

-quindi ora che ti sei accertata che sono vivo te ne vai? - dice deluso

-No, se non vuoi- dico

-voglio che rimani fino a domani.

Lo guardo con faccia sofferente e dico- devo lavorare domani mattina.

-non ci andare, rimani qui.

Non rispondo

- ti prego- mi supplica

-e va bene. Esco un attimo fuori e chiamo Eddy per avvertirlo.

Esco mentre lui continua ad esultare

-pronto Eddy?- dico a telefono

-ciao Moira dimmi tutto

-senti Al vorrebbe che io gli facessi compagnia fino a domani. Posso saltare domani?

- ... mh si...certo... come no... va bene. .. ci vediamo dopo domani?

-Sì Eddy scusami

-No figurati ciao- e stacca.

La notte dormo su una sedia a sdraio, non comodissima ma okay. Al per tutta la notta mi tiene stretta la mano come se avesse paura che io scapperi.

Dormo.

Mi sveglio,  apro gli occhi ma vedo un po appannato, mi stiracchio e noto Al che mi fissa con il suo sorriso ebete

-Buongiorno-  gli dico

-Giorno Moira.

Gli sorrido

-Grazie- sussurra riferendosi al fatto che gli sto vicino

-Tranquillo. Riposati che rimango ancora per un po.- lo rassicuro

E così faccio rimango fino a mezzogiorno parlando con lui... mi dice che Muore di caldo nel letto e non lo invidio per niente perché ho un caldo impressionante anche se sono vestita completamente estiva (short e T-shirt), mi racconta dell'esame e di quant'è stato male per me, anche se parlarne mi fa stare male me.

Verso mezzogiorno lo saluto e mentre esco l'infermiera entra per cambiarlo e per darlo a mangiare.

- Ciao Al ci vediamo- lo saluto

- ciao- mi saluta Al

L'infermiera mi fa un cenno di saluto e dice una cosa poco chiara ad Al del tipo "glielo hai detto?" Ed Al la ammonisce solo con lo sguardo ma sono troppo lontana per vedere o sentire altro.

Uscita dall'ospedale digito il numero del Bar e chiamo ma Eddy non risponde.

Richiamo e non risponde

chiamo Eddy... non risponde

Richiamo Eddy e non risponde

Quindi decido di andare direttamente al Bar... Chiuso.

L'ansia si impossessa di me..

Vado a casa di Eddy, busso, non risponde nessuno.

Non so che fare e decido di aspettare Eddy avanti la porta, inizialmente lo avevo chiamato semplicemente per sapere se se l'era cavata al bar solo ma da quando non lo trovo la mia intenzione è trovarlo ed avere spiegazioni.

Il mio telefono squilla.. mamma

-Dimmi mamma!- rispondo

-si può sapere che fine hai fatto?- dice furiosa

-sono andata da Al in ospedale e ora aspetto Eddy avanti casa sua.

- senza avvertire? Ti ho chiamato un sacco di volte- dice sbraitando; in effetti è vero mi sono accorta delle sue chiamate quando ho preso il cellulare per chiamare il bar e la volevo chiamare dopo aver parlato con Eddy ma mi sono dimenticata

-mamma -inizio ma lei e più veloce di me e dice che devo andare subito a casa e così faccio,  si è arrabbiata assai ma non ha tutti i torti anzi ha completamente ragione, mi dice che non devo uscire di casa se non per lavorare e mi ordina di lavare a terra e lavare il bagno. Obbedisco perché è mia mamma e perché lei ha ragione e io ho torto e perché darle una mano non mi pesa affatto. L'aiuto fino a sera anche con altre faccende domestiche. Dopo aver finito tutto per la stanchezza crollo sul letto e mi addormento.

Driin la sveglia suona

Devo andare a lavoro e capire Eddy che fine abbia fatto ieri.

Mi lavo, mi vesto e corro a lavoro. Fortunatamente è aperto; apro la porta e vedo Eddy che lavora come se niente fossi. Vado dietro al bancone mi metto la divisa e inizio a lavorare  come se niente fosse successo, quando finalmente il bancone è vuoto gli vado vicino, gli afferro un braccio e dico: - ma dov'eri finito ieri?

Lui mi guarda con aria curiosa -perché?

-ti ho fatto mille chiamate, sono venuta a casa tua e ti ho mandato tanti messaggi.

-e si scusami non le avevo sentite

-perché poi non hai richiamato?

- era tardi- si difende

Lo lascio andare ma non del tutto convinta.

Cuore di CioccolataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora