La svolta

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Ho fortissimi dolori che piano piano stanno diminuendo,ma sento le loro mani su di me.
Tutto mi sembra in movimento e sono in uno stato confusionario quando un urlo lancinante mi riporta alla realtà.

Adesso il dolore che si fa più forte ed è ancora più straziante.

< AHHHHHH TI PREGO BASTA!!!! AHHHHHHH AHHHH> sento urlare una donna dal piano di sopra,le sue urla interrotte solo dal pianto disperato.

Mamma, che fanno facendo a mia madre?

< MAMMA, CHE LE STATE FACENDO? TI PREGO,DÌ DI SMETTERE,È TUA MOGLIE,TI PREGO, PAPÀ> urlo,pregando e piangendo,anch'io in cerca di riuscire a convincerlo.

Ma niente,lui continua la sua lenta tortura mentre di sopra sento mia madre urlare e chiedere aiuto disperatamente,ma all'improvviso tutto smette dopo uno sparo che insinua in me il terrore.

< accidenti, gli avevo detto di non esagerare. È davvero un tipo irascibile> dice alzando di poco la testa dai miei seni,dove sta indugiando parecchio,per poi tornare a torturarmi di nuovo insieme al compare.

Cosa? No! Che vuol dire? Che è successo?

< COSA? CHE VUOL DIRE? CHE È SUCCESSO?MAMMA,MAMMA,MAMMA RISPONDIMI> inizio a gridare in preda al panico ma quel ragazzino del cazzo mi preme la mano in bocca,impedendomi di respirare.

< falla respirare idiota> lo spintona papà.

Finalmente mi toglie la mano dalla bocca facendomi respirare,prendo enorme bocchiate d'aria e poi dico
< papà che è successo alla mamma?> chiedo un po' titubante.

Non mi risponde e continua.

Sento un altro urlo e mi giro,per quello che posso, per vedere cosa succede.

Trovo i tre uomini di prima che si avventano sulla mia famiglia senza che abbiano fatto niente.

No,ti prego! È straziante,basta,non ce l'ha faccio più. Loro non hanno fatto niente.
Sono io la responsabile di tutto questo,se io li avessi avvertiti prima di pensare a me oppure non prendere quei dannati documenti.Adesso sarebbe andata in un altro modo.

Mentre cerco di muovermi per spostarlo,per sbaglio,con la mano urto qualcosa nella tasca della giacca.

Ma che? Piano piano infilo la mano dentro e sento delle specie di chiavi.
Oh mio dio, Christian! Quel aggeggio che mi ha dato Christian.

È anche colpa sua,se lui non avesse chiesto il mio aiuto adesso.. Adesso. Christian!!! Cazzo!
Christian,già,quel maledetto nome che mi manda in tilt. Sotto la quale farei di tutto,anche buttarmi da un ponte. Christian,un nome che ho adorato sin da quando ero un bambina,un nome che provoca in me sensazione mai provate.
Anche quella volta,negli spogliatoi,quello che ha fatto è stato così bello e anche se mi ha ferita è stato straordinario m,nel preciso istante in cui le sue mani erano su di me,un brivido di piacere mi aveva percorso tutta e provavo solo e unicamente piacere mentre adesso non riesco a sopportarlo,mi disgusta,non voglio,non voglio,non voglio!!

Ma premere quel aggeggio è la mia peggior paura,se quando viene,li facesse qualcosa? se si facesse male per colpa mia?
Non lo sopporterei. No,non un altro. Non posso farlo. Se lui non riuscisse a fermarlo...se succedesse il peggio, no ti prego,non voglio rischiare.

"PREMI QUEL CAZZO DI PULSANTE,FALLO,ADESSO! NON SOLO PER TE. SALVERAI TUTTI. FIDATI DI LUI" mi urla la mia vocina.

"Ma che cazzo sto facendo? Sto mettendo in pericolo la vita di tutta la mia famiglia per una stupida paura? Mi dovrei fidare di lui, di una persona che è stato capace di diventare capo di una città così immensa"
Mentre io sono immersa nei miei pensieri, lui si affretta a sbottonarmi i pantaloni.

Imprevisti StupendiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora