Settimana dei tacchi.

1.7K 61 5
                                    

I raggi del sole filtrano dalla gigantesca finestra e devo costringermi ad alzare il culetto ma un dolore improvviso mi fa tornare all posizione di prima.

< auh> dico senza pensarci.

< ti fa male?> sento dire da dietro di me.

Mi volto e lo vedo che mi guarda con un solo occhio aperto.

Anche a lui da fastidio la luce,ma perché non abbiamo chiuso le tende?

"Perché eravate occupati a far altro" mi sfotte la mia vocina.

< non tanto> mento,in realtà mi fa parecchio male.

Perché madre natura mia ha creato con una resistenza al dolore così bassa?

< te l'ho già detto che non mi piace che tu menta> risponde avvolgendomi la vita con una mano mentre io mi copro con le coperte.

< solo un po'> dico alla fine lasciandomi andare alle sue lievi carezze sulla schiena.

Il suo petto tocca leggermente la mia schiena e le gambe sono,una di fianco alla mia e l'altra dietro di me,incrociata all'altra.

< vuoi andare a scuola?> chiede soffiando all'orecchio.

< mi fa male davvero tanto>ammetto.

Non posso andare a scuola così,se mi siedo su quelle sedie per 8 ore(le scuole americane finisco alle 15,almeno credo,comunque mi piace che finiscano alle 15) il dolore sarà insopportabile e poi non voglio spiegare a tutti la causa della mia sofferenza.

< facciamo colazione?> chiede ridacchiando.

< si certo....> e li mi accorgo di quel enorme macchia rossa sulle lenzuola.

Lui segue il mio sguardo e lo vede.

< non preoccuparti, credo siano abituati> dice vago.

È la prova della mia verginità ormai perduta e non me ne pento,è stato un momento magico e indimenticabile.

< non sono mai stata più convinta di quello che facevo ma adesso,sceglierei di rifarlo sempre> dico trasportata dai miei pensieri.

< mm?> mi bacia il collo.

< l'ho conservato per tutti questi anni e sono fiera di averlo dato a te,so che lo custodirai bene e te ne prenderai cura> dico girandomi a guardarlo.

< grazie per avermi resa così felice> dico baciandolo dolcemente e non so come, ma mi ritrovo a cavalcioni su di lui.

< non ti faceva male?> chiede ridacchiando tra un bacio e l'altro.

Mi stacco e lo guardo con aria trionfante e arrogante.

< se non ci pensi,non fa male> lui è una continua distrazione.

< quindi via con il secondo round?> chiede speranzoso mentre ordina la colazione.

Il ragazzo pensa che gli risponderò di no?

Faccio finta di pensarci su quando so già la risposta e nel mentre,con il dito,traccio un percorso immaginario con il dito.

La fronte,le sopracciglia,gli occhi,il naso,la guancia,le labbra,il mento,il collo e giù fino all sua magnifica V attraverso i pettorali.

Esito prima di scendere ancora più giù mentre lui mi guarda in segno di sfida con le braccia dietro la testa.

Okay,l'hai voluto tu!

Scosto lentamente le coperto e scopro com mio grande piacere che è magnificamente nudo.

< credo proprio di si> rispondo in tono provocatorio mentre osservo la sua erezione e la sua faccia,è sorpreso,non si aspettava che lo facessi davvero.

Imprevisti StupendiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora