Parte 6

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Un paio di giorni dopo Persefone era nel suo giardino a piantare nuovi germogli quando sentì un battito d’ali alle sue spalle.

«Ah, Ermes.» disse con un sorriso prima di girarsi verso di lui. «Carissimo, era da parecchio tempo che non ti vedevo.»

«Buongiorno a te, dea Persefone.» disse lui con un cenno del capo.

«A cosa devo l’inaspettata visita?» chiese, un tono più giocoso che serio. Sapeva benissimo perché era lì.

«Credo tu lo sappia. Ade non è più sul suo trono, non sta più governando gli inferi. Gli esseri umani, persino con il cranio fracassato, persino aperti in due, non possono più morire perché non c’è più nessuno ad accoglierli negli inferi.»

«Davvero terribile, non c’è che dire.» disse lei annuendo.

«Il primo pensiero di Zeus era che suo fratello volesse ribellarsi al suo ruolo, ma non è riuscito a trovarlo da nessuna parte né a convocarlo.»

«Papà è perspicace come sempre, a quanto sento.»

«Persefone, sappiamo che è qui. Sappiamo che è in una prigione incantata nel tuo giardino. Apollo lo ha visto dal suo carro. Devi lasciarlo andare, deve tornare al suo lavoro.»

Persefone finì di piantare uno dei germogli, poi disse: «No.»

«Persefone…»

«La vita continua a fiorire senza che si possa spegnere. Credo sia il periodo più felice che ricordi di aver mai vissuto.» replicò prendendo gli attrezzi da giardinaggio. Ovviamente non era quello il motivo, era futile e sciocco, ma forse lo era anche l'aver imprigionato Ade per tenerlo con sé.

«Non può andare solo in quel senso, Persefone.» disse Ermes.

«Sta già andando in quel senso, non mi pare ci siano problemi.» ribatté lei serena.

«Persefone, sto cercando di essere il più diplomatico possibile. Ho il permesso di agire con la forza se non dovessimo trovare un accordo.»

«Ma davvero?» disse lei con un sorriso che parve diventare più sinistro. Appoggiò gli attrezzi a terra, poi si avvicinò ad Ermes.

«Non ti conviene metterti contro di me, Ermes. Sono riuscita a rinchiudere il re degli inferi, un dio molto più potente di te, e ancora non è riuscito ad uscire. Cosa pensi di riuscire a fare tu a confronto?»

Si allontanò di nuovo, appena fu certa che le sue parole furono andate a segno. «Riferirò ad Ade di questa conversazione. Chi può dire che accadrà dopo? Io dico però che sarà lui a non volersene andare. Cercava qualcuno che lo apprezzasse, compagnia, e qua li ha trovati, dopo essere praticamente stato esiliato dall’Olimpo per il suo ruolo. Non è scontento quanto credete di essere qui.»

«Ha un dovere. Non può non adempiere al suo dovere.» rispose Ermes.

«Vedremo se sarà davvero così.» rispose lei con un sorriso, prima di prendere di nuovo gli attrezzi e spostarsi altrove, lasciando Ermes libero di andarsene.

Girasoli || Ade e PersefoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora