Capitolo 2

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Quando Eli comincia a raccontare, a Stiles cominciano a tremare un po' le mani. Come se avesse una brutta sensazione.

"Ho vissuto con mia mamma e un suo gruppo di amici, che per me è stata l'unica famiglia che abbia mai conosciuto. Abbiamo vissuto un po' ovunque, fino a due anni fa."

Il ragazzo si blocca, deglutendo a fatica.

"Tranquillo" gli dice Stiles, una mano sul braccio. "Cosa è successo due anni fa?"

"Mamma è tornata una sera ed era...strana. Stava male, vomitava una sostanza nera. Pur essendo mannaro, non avevo mai avuto a che fare con lo strozzalupo o con la trasformazione."

"Tua mamma è un mannaro?" chiede Scott, Stiles lo sente allarmato.

Eli abbassa lo sguardo, sembra in seria difficoltà e Stiles teme sempre di più la sua risposta.

"Lo è diventata quel giorno. E ha...lei ha sempre disprezzato i mannari, soprattuto i lupi. Non dico che non mi abbia voluto bene, ma ha cercato di reprimere il mio essere in ogni modo. Diceva che lo faceva per il mio bene, ma solo a posteriori ho capito che mi faceva del male."

Stiles scambia un'occhiata con Scott, consapevole che si stanno facendo entrambi la stessa domanda, ma Eli continua.

"E due anni fa è diventato tutto insostenibile. Quando la trasformazione si è completata, lei era...furiosa. Se l'è presa con me. Gli zii, quelli che io chiamavo zii, hanno cominciato a prendersela con me, pensando fossi stato io. Lei era impazzita, aveva circondato la casa di strozzalupo per tenermi dentro e...mi torturava...io...io sono scappato, con l'aiuto di una ragazza."

Il ragazzo alza lo sguardo, fiero di se stesso, Stiles lo percepisce.

"E tu sei solo da due anni? Sei per strada da quando avevi tredici anni?" chiede, apprensivo.

Eli lo guarda e gli sorride, un sorriso appena accennato, e annuisce.

"Non è stato semplice, ma tutti aiutano un ragazzino solo e vagabondo. Sono stato fortunato."

Stiles gli sorride di rimando, poi deve per forza chiederlgielo, anche se conosce già la risposta.

"Eli, come si chiama tua mamma?"

"Kate" dice. "Kate Argent, perché?"

Scott rompe il silenzio con una esclamazione di sorpresa, Stiles alza gli occhi al cielo, tra esasperazione, sorpresa, rabbia. Nemmeno lo sa cosa prova.

"Quindi hai il suo cognome? Non hai un papà?" chiede, sperando di non aver indivinato anche questa risposta. Scott ora ha proprio imprecato.

"Sì, mio padre non l'ho mai conosciuto ed è il motivo per cui girovago da queste parti. So solo che è un mannaro, lupo suppongo, considerato l'odio di mia mamma, e che abitava qui come lei, quando erano molto giovani. Lei mi ha sempre detto che è sparito appena ha saputo di me, ma non le ho mai creduto del tutto. Considerando quello che mi ha fatto, quello che mi ha detto, non credo mi...volesse bene."

Stiles sente quasi il respiro mancare e Scott deve essersene accorto, perché si alza e gli si inginocchia davanti.

"Che hai?" chiede, diretto. Anche Eli ora è girato totalmente verso di lui e Stiles...semplicemente ride. Ride istericamente, mentre sente anche le lacrime cominciare a scorrergli sulle guance.

"Stiles? Cosa ho detto? Perché piangi? Scusami, non volevo, perché stai male?"

Il tono di Eli è così in panico, che Stiles prende un grosso respiro, si asciuga le lacrime e fissa Scott.

"Quindi è suo figlio, giusto?" gli chiede. Scott annuisce.

"Credo proprio di si. E non credo lui lo sappia, lo conosciamo bene."

Becoming Eli HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora