Capitolo 3

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Quando Scott apre la porta, Stiles crede di vederlo svenire. Lo sa, è colpa sua, non l'ha avvisato che sarebbe andato lì con Derek, ma non voleva perdersi questa opportunità.

Dopo il momento di shock, Scott sorride luminoso, spostandosi per lasciarli entrare, senza spostare gli occhi da Derek. Stiles si rende conto che non l'amico non sa cosa dire e soprattutto cosa fare, per questo dà una spintarella a Derek che avanza e, inaspettatamente, abbraccia Scott (non inaspettatamente per Stiles, che conosce bene il nuovo Derek, quello che ha fatto i conti col suo passato). Scott, dopo un attimo di immobilità, ricambia l'abbraccio, strignendo le spalle di Derek.

"Sei mancato, fratello" dice, commovendo Stiles.

"Mi sei mancato anche tu" risponde Derek, per poi schiogliere la stretta, sorridendo. "Dov'è?" chiede, poi.

"In salotto, io vado di sopra, vi lascio soli. Qualsiasi problema, corro giù."

Stiles gli fa un occhiolino, mentre Scott si avvia sulle scale, poi prende la mano di Derek e intreccia di nuovo le dita alle sue.

"Pronto?" chiede. Derek annuisce, semplicemente, poi vanno nel salotto di casa McCall.

Eli è seduto sul divano e scatta in piedi appena li vede entrare, ma non si muove. Non fa nessun moviemento, nemmeno minimo, forse per non essere percepito come una minaccia, per dimostrare che è innocuo. Stiles stringe forte la mano di Derek, per dirgli che è lì, che va tutto bene e che non se ne andrà, mentre lo raggiungono.

"ciao, Eli" rompe il silenzio Stiles, con tono cordiale.

"Ciao, Stiles" risponde, poi si gira verso Derek, il sorriso trema un po'. "Ciao, Derek" dice, timoroso. A Stiles fa tenerezza.

"Ciao, Eli" ricambia il mannaro. "Ci sediamo?"

Prendono posto sul divano, mentre Eli si sposta, sedendosi di fronte a loro, su una poltrona, mentre si tortura le mani. Stile slo vede prendere un respiro profondo.

"Innanzitutto voglio scusarmi anche con te" dice. "Sono piombato qui all'improvviso, ma non sapevo ti avrei trovato, anche se ci speravo, e soprattutto non avevo nessun modo per contattarti prima."

Derek annuisce. "Non preoccuparti. Stiles mi ha detto quello che gli hai raccontato, ma vorrei i dettagli, tutti, se vuoi."

Eli abbassa lo sguardo, Stiles forse riesce a capire perché. Ricordare quello che gli ha fatto sua madre non dev'essere facile, non quando sei solo, senza nessuno e l'unica persona che avrebbe dovuto amarti incondizionatamente è proprio quella che ti ha fatto più male. Però, capisce anche la richiesta di Derek, il suo bisogno di sapere tutto, per filo e per segno, della vita di quel ragazzo, di Kate e del perché lei glielo abbia tenuto nascosto per quindici anni. E anche sapere come ci sia riuscita.

"Io..." risponde il ragazzo, tentennando, "io voglio raccontarti tutto, però...ecco, non l'ho mai fatto."

"E non sai come potresti reagire facendolo?" gli va in aiuto Stiles. Lui annuisce. "Eli, Derek ed io non vogliamo essere tuoi nemici, vogliamo solo conoscerti. E sicuramente non ti giudicheremo. Abbiamo conosciuto tua madre, sappiamo cosa è capace di fare e immaginiamo cosa abbia potuto farti. Stai tranquillo, sei al sicuro, okay?"

Il ragazzo annuisce, mentre Derek appoggia una mano sulla gamba di Stiles, stringendola appena. Stiles lo guarda, sorridendogli, incoraggiante.

"Stiles ha ragione, voglio solo capire, capirti. Kate ha fatto cose inimmaginabili a me, al mio branco, e ho bisogno di sapere cosa abbia fatto anche a te, per capire come muovermi."

"La ucciderai?" chiede il ragazzo, lo sguardo allarmato.

"Voglio conoscere te e parlare con te, al momento non mi interessa di cosa fare con lei nel prossimo futuro. Okay?"

Becoming Eli HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora