Capitolo 10

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Due anni dopo 

Eli è seduto sull'erba, la giornata è mite e, davanti a sé c'è tutto il branco impegnato in un allenamento. Si tratta più di un'occasione per stare tutti insieme, ma loro preferiscono dire che si stanno allenando. 

Tra le sue gambe, seduta mentre gioca con i fili d'erba e fiori, c'è Greta, la sua sorellina. 

"Papà!" trilla, indicando il centro della radura. 

"Sì, polpettina, lì c'è papà!" le risponde, guardando il loro Alpha dare istruzioni agli altri. 

"E qui c'è l'altro papà!" 

Eli si volta verso Stiles che si è appena seduto al loro fianco. "Tieni, principessa, il tuo latte" dice, passando il biberon alla piccola che, piano, lo afferra tra le manine paffute e comincia a bere. 

"Vuoi andare ad allenarti? Posso tenerla io" dice ad Eli che, però, fa cenno di no. 

"Nah, oggi non mi va" dice. "Tu?" 

"Nemmeno a me. Lydia non c'è e loro sono tutti troppo lupeschi per me."

Se ne stanno lì, a guardare gli altri dividersi in coppie. Scott con Liam, Derek con Isaac. 

"Scott ha una cotta per Isaac?" chiede Eli osservandoli. "Da quando è arrivato due mesi fa non fa che girargli intorno." 

Stiles sorride. "Scott ha una cotta per Isaac da sempre. Credo che a breve ci diranno di stare ufficialmente insieme. Il matrimonio entro un anno." 

Eli ride, continuando ad osservarli, concentrando la sua attenzione soprattutto su suo padre. 

"Ieri ho visto delle foto di papà da piccolo, quelle che aveva portato Peter l'ultima volta che è stato qui" dice. 

"Visto quanto gli somigli?" chiede Stiles. 

Eli annuisce. "Anche questa polpettina. Ma ha i tuoi occhi. Anche a me piacerebbe somigliare a te" confessa, arrossendo. Sente il cuore di Stiles perdere qualche colpo, poi si gira a guardarlo. Sta sorridendo. 

"In qualcosa mi somigli, no? Sei disordinato come me, parli un sacco e sei protettivo. PEr non parlare per il tuo amore per le patatine fritte e la passione per le camicie a quadri!" 

"E l'ossessione di volerti riparare la vecchia Jeeep?" risponde ridendo, appoggiandosi poi alla spalla di Stiles. 

"Stiles" lo richiama dopo un attimo. 

"Dimmi."

"Tu e papà vi sposerete tra sei mesi." 

"Sì, così dicono. Perché?" 

Eli ci ha pensato tanto, in realtà ne ha parlato anche con suo padre che è d'accordo, ma gli ha chiesto di dirlo a Stiles. Nonostante Eli si senta quasi in imbarazzo, sa cosa vuole fare e si è preparato un bel discorso. Solo che l'ha totalmente dimenticato, quindi lo dice come meglio gli viene. 

"Dopo la cerimonia, quando torniamo dall'Italia e tutto il resto, ti andrebbe di...beh, venire con me in un posto?" 

"Dove? Vuoi fare un altro viaggio?" 

Ecco, non è iniziata per niente bene. Sente gli occhi di Derek addosso e, infatti, si volta verso di lui. Nonostante la distanza, riesce a sentire benissimo cosa gli dice. "Semplice e chiaro, ce la puoi fare." 

Ed è per questo che glielo dice nel modo più semplice e chiaro che conosca. 

"Ti fa di venire con me a firmare i moduli di adozione?" 

Quasi strizza gli occhi come se stesse aspettando un pugno in faccia, ma li spalanca quando Stiles gli si fionda praticamente addosso, stritolandolo in un abbraccio. 

"Ho capito-io ho capito bene, vero? Intendi quello che ho capito io?" 

Eli ride, ricambiando l'abbraccio e alzando gli occhi al cielo. 

"Sì, sì!" risponde fintamente esasperato, ma ricambiando l'abbraccio. "Voglio che tu sia legalmente mio padre e anche se forse non ti chiamerò mai papà, ti considero tale e voglio che tu lo sia anche per la leg-"

NEmmeno riesce a finire la frase per quanto Stiles lo sta stringendo. 

"Il mio bambino bellissimo!" gli urla nelle orecchie. "Certo che ci vengo!" aggiunge, sciogliendo l'abbraccio e guardandolo con occhi lucidi. 

"'apà piange?" 

Greta richiama la loro attenzione, guardando Stiles con un cruccio tipico degli Hale. 

"No, polpettina!" la rincuora Stiles, prendendola sulle gambe. "Papà è solo tanto tanto felice!" 

Eli si sporge, per baciarle le guanciotte, mentre vede suo padre avvicinarsi, sorridendo.

"Der, tu lo sapevi? Hai sentito?"

Derek si abbassa sui talloni, mentre Greta si sporge verso di lui con le manine. 

"Certo che lo sapevo" dice, prendendola in braccio e lasciandosi mettere le mani sul viso. Greta ama la sua barba. Anche Eli si alza, seguito subito da Stiles. Derek gli passa un braccio intorno alle spalle. 

"Non è stato difficile, visto?" 

Eli sa di essere arrossito. 

"Avevi paura di chiedermelo?" chiede Stiles. "Aaaaaah, il mio cucciolotto!" e si sporge, pizzicandogli le guance. 

"Stiles!" urla Eli, sentendosi ancora più in imbarazzo, ma Stiles non desiste, anzi, lo abbraccia di nuovo, stringendo però anche Derek e Greta. 

"Vi amo tantissimo!" dice. "Siete la mia bellissima famiglia e vi amo da morire!" 

Eli non risponde, ma semplicemente perché un nodo gli stringe la gola e non vuole piangere. Non davanti a tutti, lì. Solo che si sente felice, estremamente felice. Stare con suo padre e con Stiles gli sta dando la pace che non ha mai avuta. Da quando hanno iniziato a vivere insieme non c'è stato un giorno in cui non ricevesse le giuste attenzioni, le coccole che non ha mai avuto nemmeno da piccolo. E con Greta è stata solo una montagna russa di emozioni belle. Avere una sorella è come avere l'anima fuori dal proprio corpo. Avere una famiglia unita è la cosa migliore che potesse succedergli, ora lo sa bene. 






E anche questa è finita. Mi dispiace tanto lasciar andare questi personaggi, soprattutto Eli. Questa storia era nata dal nulla, ma ora è una delle mie preferite. 

Grazie epr aver fatto quest'ennesimo viaggio con me. Grazie di tutto. 

Blu. 

Becoming Eli HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora