Capitolo 6

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Quando arrivano a casa di Scott per prendere Eli, trovano proprio ilragazzo seduto ai piedi del divano col padrone di casa, joystick alla mano.

"Chi vince?" chiede Stiles, sedendosi di fianco ad Eli.

"Io, ovviamente" risponde il ragazzo, colpendo ancora Scott, mettendo il suo personaggio ko.

"Solo perché io lavoro e tu hai avuto più tempo per giocarci" risponde l'alpha. "Tutto bene?" chiede poi rivolto a Stiles e Derek, che ha preso posto sul divano.

"Non gli ho detto nulla" si affretta a dire Eli, sortendo l'effetto di incuriosire subito Scott.

"Cosa non doveva dirmi?" chiede, appunto.

Stiles guarda Derek, dal basso, appoggiando la tempia al suo ginocchio. Derek annuisce impercettibilmente, accennando un sorriso.

"Abbiamo scoperto perché Eli si sia sentito attratto dal mio odore, riconoscendo il suo branco e la sua famiglia."

"Qualcosa di brutto? Devo chiamare gli altri?"

Stiles si affretta ad afferrargli un polso, prima che Scott si alzi e chiami tutta la città.

"Fermo, Scottino, nessuno sta morendo, anzi. Qualcuno nascerà..."

Scott si blocca, un ginocchio piantato sul pavimento, il polso ancora stretto da Stiles e gli occhi nei suoi.

"In che senso?" chiede.

"Nel senso che stai pensando. Aspetto...Derek ed io aspettiamo un bambino."

Stiles vede l'espressione di Scott al rallentatore. Stupore, terrore, meraviglia e poi un sorriso enorme. Felicità.

Scott si sporge, abbracciandolo di slancio, facendo quasi cadere entrambi all'indietro.

"Oddio, che cosa meravigliosa!" esclama, per poi separarsi di colpo. "Lo è, vero? Non corri rischi?"

Stiles sorride intenerito. "Non credo, Deaton dice che stiamo bene, ma dobbiamo ancora andare da lui per sapere come funziona tutta questa faccenda del mio essere maschio. Cosa che non ti sconvolge...Perché non sei sconvolto, Scott?!"

Ora è Scott ad arrossire e indietreggiare. "Sono curioso! Ho letto dei libri..."

"Scott!" lo rimprovera Stiles. "Perché sai della gravidanza mannara e io no?"

"Me l'ha solo spiegato Deaton!" risponde l'alpha sulla difensiva, mentre Derek fa cenno ad Eli di alzarsi e uscire fuori con lui. Quando entrambi escono in giardino, Stiles lancia un'occhiata a Scott.

"Okay, va bene, me ne ha parlato lui due nni fa, quando avevo un flirt con Isaac e Deaton si è preoccupato della cosa."

"Avevi un flirt con Isaac?!"



Quella stessa sera, dopo aver trascorso l'intero pomeriggio da Scott, essere andati da Deaton e aver cenato da Derek con Eli, Stiles è sul divano proprio a casa del suo compagno, finalmente sdraiato.

"Eli sta dormendo?" chiede, sfruttando le orecchie mannare del più grande.

"No" risponde Derek. "Sta leggendo qualcosa. Tu dormi qui?"

Stiles annuisce, accoccolandosi di più contro il suo fianco, Derek se lo stringe addosso, una mano che, leggera, si posa sulla sua pancia. Il cuore di Stiles non può fare a meno di sobbalzare a quel tocco così gentile e protettivo allo stesso tempo.

"Quindi tra sei mesi e mezzo diventeremo papà" sussurra Stiles. Derek gli bacia una tempia.

"A quanto pare si" risponde, baciandolo ancora. "Se me l'avessero detto sei mesi fa, non l'avrei mai creduto possibile. Non pensavo di meritare tutto questo..."

Stiles tira su col naso, le lacrime già pronte per scendere sulle guance.

"Tu meriti questo e tantissimo altro, Der. Non smetterò mai di dirtelo che sei una persona meravigliosa e meriti tutto l'amore di questo mondo."

"Mi basta il tuo amore, quello di Eli e quello di questo piccolo qui..."

"Mi stai diventando un paparino dolce, lupone?" lo prende in giro Stiles, per non lasciarsi andare in una valle di lacrime di commozione, perché il suo cuore potrebbe non reggere ad un'altra frase come quella.

Derek gli solletica il fianco, facendolo scattare.

"No, dai, Der-Derek, il solletico no!" urla, divinclandosi, ma venendo bloccato proprio dal peso del suo compagno che lo sovrasta e gli blocca i polsi.

"Ah no?" chiede, accendendo gli occhi di rosso, ma Stiles si alza di scatto.

"Der! Ho dimenticato di chiederti una cosa!" urla, impattando con la fronte contro il mento dell'altro che si alza, guardandolo malissimo.

"Vuoi spaccarti la testa, idiota? Che succede?"

"Sei un lupo, poi guarisci" gli risponde con sufficienza Stiles. "La cosa importante è un'altra" dice, alzandosi e fronteggiandolo, "tu sapevi di Scott e Isaac?"

"Isaac viveva con me, ovvio che lo sapess-"

"E non mi hai detto niente? Come ti sei permesso?" gli urla addosso Stiles.

Derek nemmeno gli risponde, ma si avvia verso il bagno.

"Derek, sto parlando con te!" lo rincorre Stiles, entrando nella stanza con lui. "Perché io non lo sape-" si blocca a metà frase, quando Derek si sfila la maglia con un solo movimento, "-vo?"

"Cosa c'è, Stilinski? Ti ho distratto?" lo prende in giro Derek, sbottonandosi piano i jeans. Vuoi fare la doccia con me, per caso?"

Stiles sa di avere un'espressione da pesce lesso, ma Derek è lì, senza maglia, le mani sui bottoni dei pantaloni, quella v degli addominali che finisce in...in quel paese delle meraviglie. Come fa a rispondere come un essere senziente?

Si limita ad annuire, avvicinandosi al suo uomo, alzando le braccia per invitarlo a sfilargli la maglia. Derek gliela toglie piano, passando i palmi delle mani aperte contro i suoi fianchi, lasciando una scia infuocata sulle pelle di Stiles che si appoggia al suo petto.

"Derek, giuro che questa conversazione non ficisce qui con te che mi distrai e-AH! Derek!"

"Dicevi?" gli fa l'altro, con tono canzonatorio, mentre muove veloce due dita in lui, le mani infilate oltre i jeans.

"Dicevo che dovresti proprio scoparmi..."



"Siete ancora svegli?"

Stiles sobbalza, quando Eli entra in camera da letto. Non stava dormendo, si stava solo beando delle carezze di Derek tr ai capelli. Ma il ragazzo ha il tono preoccupato e Derek è già in piedi, la luce sul comò accesa.

"Che succede?"

Stiles solo ora vede che il ragazzo ha gli occhi lucidi, l'espressione terrorizzata. Si mette a sedere, sveglissimo.

"Ho trovato una cosa nell'armadio. Io l'ho-l'ho vista ora, l'ho aperto per prender eil pigiama, non ha odore, pe-penso sia fatto app-" nemmeno riesce a finire la frase, perché Derek si è già mosso di scatto per andare in camera sua. Stiles lo segue a ruota.

"No, non guardare" lo ammonisce Derek, ma Stiles ovviamente si sporge, fregandosene. Un conato di vomito gli accartoccia lo stomaco.

Sulla mensola, grondante di sangue, c'è la testa mozzata di un lupo.

Becoming Eli HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora