Capitolo 9

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Stiles passa la notte completamente sveglio, seduto su un divanetto nello studio di Deaton. Al suo fianco Eli, stretto a lui, addormentato con la testa sulle sue gambe. Ha smesso di piangere da pochissimo ed è crollato per la stanchezza, di sicuro.

Di fronte a loro, steso sul tavolo di metallo, Derek. Tutte le sue ferite si sono rimarginate in pochissimo, ma ancora non si sveglia. Stiles ha pianto abbracciato a lui, gli ha urlato di svegliarsi, ma nulla è servito. Derek dorme, con l'espressione serena e non accenna a svegliarsi.

"Der" sussurra, per non svegliare Eli. "Ti prego, svegliati. C'è tuo figlio che ti sta aspettando, che ti ama e questo fagiolino che ha bisogno di te" dice, cercando di non ricominciare a piangere. "E io ho bisogno di te. Non puoi lasciarmi solo con un adolescente e un neonato, brutto lupo."

Tira sul col naso, poi abbassa lo sguardo su Eli, che dorme profondamente. Ha gli occhi gonfi di pianto e le sopracciglia contratte. Dorme, ma non è rilassato.

"Uguale a te" sussurra, spotandogli un ciuffo di capelli dal viso. "Protettivo, testardo. Ma per fortuna non è impulsivo e ti sta a sentire. Nonostante tutto, è un bravo ragazzo, con tante ferite, ma venuto su molto bene e tu devi stare con lui mentre diventa adulto."

Eli sembra un po' infastidito dalle carezze e si gira, il volto verso Stiles e gli avvolge di istinto un braccio intorno ai fianchi.

"A differenza tua è più coccolone, però" dice sorridendo. "Ti stiamo aspettando. La tua famiglia ti sta aspettando. Siamo tutti e tre qui" conclude, reclinando la testa contro lo schienale e socchiudendo gli occhi. Il sonno lo sorprende poco dopo, sopraffacendolo insieme alla stanchezza accumulata.


Due giorni di attesa successivi, Stiles ha un terribile mal di testa, è spossato, sempre più agitato e nervoso. Sta lavando Derek con una spugna tiepida, quando entra in stanza Scott, con una tisana tra le mani e l'espressione preoccupata.

"Eli?" chiede Stiles, continuando il suo lavoro.

"Con Cora e Peter. L'hanno portato a mangiare fuori di qui. Tu hai fame? Hai mangiato solo un panino in due giorni."

Stiles scuote la testa. "Ho lo stomaco chiuso. Se mangio, vomito."

"Stiles, aspetti un bambino, non puoi lasciarti andare."

"Lui perché invece mi sta lasciando?!" sbotta, senza riuscire a controllarsi, lanciando la spugna nella bacinella. "Lui perché ci ha lasciati soli? Perché si è lanciato contro di lei?"

"Per proteggervi" prova Scott. "L'ha uccisa per proteggere voi tre, Stiles. Non prendertela con lu-"

"E con chi dovrei prendermela? Lei è morta, non posso ammazzarla con le mie mani!"

Scott mette giù il bicchiere, per stringerlo forte tra le sue braccia. Braccia in cui Stiles si permette di affondare e crollare, perché non ce la fa più. Non capisce cosa fare per poter svegliare Derek perché non sa cosa gli sia stato fatto.

"Ddeve tornare dai suoi figli, Scott."

"Sì, e lo farà. Vieni, siediti, sono qui per spiegarti una cosa che mi ha detto Deaton."

Stiles ascolta Scott per dieci minuti. 

"Quindi dovresti ficcargli i tuoi artigli nel cervello e cercare di risvegliarlo col tuo potere di Alpha? E quanto è rischioso?"

"Molto" risponde sincero Scott. "Ma nessuno sa cosa fare e ci sono testimonianze di persone che si sono risvegliate dopo questo rituale. E io ho una fottuta paura di ucciderlo, ma farei di tutto per riportarlo da voi, e ci metterei tutto me stesso."

Stiles riflette su quelle parole, sente qualcosa di non detto.

"Cosa succederà a te, Scott?"

Scott accenna un sorriso, Stiles sa che gli sta nascondendo qualcosa e Scott sapeva l'avrebbe chiesto.

"Non sarò più un alpha" dice, continuando a sorridere. "E non me ne può fregar di meno, non ho mai voluto esserlo e voi sarete comunque miei amici, anche se non più il mio branco. Siamo una famiglia, e questo non cambierà."

"Ti farà male?"

Scott nega. "Non lo sappiamo, ma sono comunque un mannaro. La cosa non mi preoccupa per niente, sono disposto a soffrire pur di farti riavere indietro Derek."

Stiles lo abbraccia ancora, stretto.



Aspettano che torni Eli, insieme a Cora e Peter, per preparare il rituale. Deaton ha preparato Scott, spiegandogli ogni dettaglio: posizione delle mani, predisposizione mentale, come richiamare Derek.

Scott è in piedi di fianco al letto, dal lato opposto ci sono Stiles, Eli. di fianco a Scott solo Deaton, tutti gli altri sono in fondo alla stanza. Derek è stato già girato sul fianco sinistro, il collo esposto.

Scott guarda Stiles con i suoi occhi da alpha, alza la mano, gli artigli ben in vista. E il rituale comincia.


Stiles apre gli occhi e la prima cosa che vede è il verde degli occhi di Derek.

"Come stai? Stai bene? Sei svenuto!"

Solo che non è Derek. Eli è di fianco al letto su cui è sdraiato, l'espressione preoccupata, gli occhi lucidi.

"Sto bene" dice, con la voce roca. "Derek?"

"sono solo un po' stanco."

Stiles si volta alla propria destra e Derek è lì, seduto su una sedia a rotelle, un sorriso sulle labbra. Cerca di mettersi seduto, ma Eli gli sbatte una mano contro il petto.

"Devi stare a riposo!"

Stiles lo guarda, poi guarda di nuovo Derek che fa spallucce.

"Lupo, territoriale, amore per il branco...siamo fatti così" dice, facendo sorridere anche Stiles.

"Ehi" protesta Eli. "Sono solo preoccupato. Mezz'ora fa mio padre era senza conoscenza, ora ci è finito il suo compagno. Sono pu sempre un ragazzino, non reggo tutto ciò!"

Stiles gli afferra un polso, tirandolo per farlo abbassare, poi gli avvolge le braccia intorno al collo, abbracciandolo.

"Piccolo cucciolo di lupo, stiamo bene, stai tranquillo."

Eli sembra per un attimi restio, ma Stiles poi lo sente sciogliersi, così come sente i singhiozzi che scuotono il suo petto.

"Ho-ho avuto così paura di perdervi..io...io non voglio essere di nuovo solo. Non-"

"Ehi, ehi, ehi" lo interrompe Stiles. "Siamo qui" dice, guardando Derek oltre la spalla del ragazzo, vedendolo ugualmente commosso. "Non andiamo da nessuna parte, non vogliamo andarcene e abbiamo ancora qualcuno da far nascere tra un pochino."

Eli tira sul col naso, poi si separano.

"Vi voglio bene" dice. "Voglio bene a te, Stiles, anche se ti conosco da poco. E voglio bene a te... Papà."

Stiles spalanca gli occhi, e gli sta già scendendo una lacrima mentre si volta verso Derek che ha la sua stessa espressione. Lo vede allungare una mano verso Eli.

"Vieni qui" gli dice e il ragazzo non se lo fa ripetere. Si avvicina a Derek, abbassandosi, per poterlo abbracciare. Stiles nemmeno ci prova a non singhiozzare.

"Ti voglio bene, papà" ripete Eli. "Grazie per avermi salvato."

Stiles sente a stento il sussurro di Derek.

"Ti voglio bene anche io, amore mio."

Becoming Eli HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora