Quella notte nessuno dorme. Se ne stanno tutti e tre, seduti sul divano di casa di Derek, con tre tazze di tisana calda tra le mani e le espressioni pensierose. Eli ha smesso di tremare solo poco prima, dopo che Stiles ha continuato a rassicurarlo per ore. Il ragazzo ripeteva solo che era colpa sua, che aveva portato sua madre lì, da loro. Stiles gli aveva ripetuto fino allo sfinimento che Kate non aveva mai smesso di dare la caccia a Derek e di conseguenza a tutti loro, che sarebbe tornata lì inogni caso.
Poggia la tazza sul tavolino, guardando proprio il ragazzo che ancora fissa il vuoto, poi si gira verso Derek.
"Domani mattina avvisiamo Scott?" chiede e Derek annuisce.
"Dobbiamo cercarla, non le posso permettere di avvicinarsi di nuovo a voi. Non posso credere che sia entrata qui indisturbata e che non me ne sia accorto."
Stiles si alza, avvicinandoglisi.
"Derek, non cominciare anche tu con i sensi di colpa. Conosciamo Kate, tu la conosci ancora meglio. Oltre ad essere cattiva, è furba, è scaltra. Ed è entrata mentre non eravamo qui, nascondendo le sue tracce. Ha paura di noi, di te e per ora ha voluto solo avvisarci che è tornata. Non hai fallito in niente, okay?"
Derek annuisce, lo sguardo ancora pensieroso.
"Cosa pensi di fare?" chiede Eli, alzando lo sguardo.
"Eli" gli dice Derek, alzandosi e sedendoglisi di fianco. "So che è tua mamma, so che tutta la tua vita l'ha passata con le-"
"Uccidila" lo interrompe il ragazzo. "Puoi farlo, devi farlo. Io voglio che tu la uccida e che lei non possa far male più a nessuno, ti prego."
Stiles tira su col naso, le lacrime già pronte ad uscire, mentre Derek avvolge le spalle di suo figlio con un braccio e se lo tira contro. Un abbraccio un po' scombinato, un po' impacciato, ma che gli stringe il cuore. Sono una famiglia, sono reali, e nessuno potrà più dividerli.
Alle otto del mattino, senza aver minimamente chiuso occhio e dopo aver fatto colazione, si infilano tutti e tre nella Camaro di Derek. Quando arrivano da Scott, trovano già Lydia e Jackson seduti intorno al tavolo della cucina, il caffè pronto e le facce preoccupate. Stiles aveva mandato un messaggio a Scott, poco prima, per avvisarlo, e a quanto pare lui aveva già riunito il branco.
"Cosa facciamo?" chiede, appunto, il padrone di casa, allungando una tazza di caffè a Derek e un succo a Stiles ed Eli.
"Dobbiamo trovarla" risponde serio Derek. A casa nostra non c'è nessuna traccia del suo odor e enemmeno nei dintorni, quindi è diventata ancora più abile. Ma sappiamo che è sola e noi siamo in quattro.
"Siamo in cinque" lo interrompe Stiles, le mani sui fianchi. "Forse non posso battermi, ma Deaton mi ha insegnato abbastanza."
"Siamo in sei" si aggiunge Eli, ma tutti si voltano a guardarlo.
"Tu non affronterai Kate. Sei troppo giovane ed è pur sempre tua madre. Starai a casa con Stiles e aiuterai lui" tuona Derek.
"Ma sono un lupo! So combattere!" protesta il ragazzo.
"Eli, stammi bene a sentire" gli si avvicina Derek. "Hai quindici anni, quella donna ti ha torturato fisicamente e psicologicamente e, soprattutto, saperti sul campo di battaglia non mi farà stare tranquillo. Starai a casa e proteggerai Stiles e tuo fratello o sorella, sono stato chiaro?!"
"TUO COSA?" Lydia urla, alzandosi e avvicinandosi a Stiles che si porta le mani al viso.
"Non uccidermi! L'abbiamo scoperto solo ieri!"
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Becoming Eli Hale
FanfictionEli arriva a Beacon Hills: non conosce nessuno, è solo, è spaventato, ma sente odore di casa. Stiles ha mantenuto un segreto per sei mesi, ma è il momento di dirlo a tutti, soprattutto a Scott. Derek dovrà capire come essere padre.