"Il gioco era sempre più pericoloso, ma a Rose piaceva più di quanto avrebbe dovuto."
La musica risuona nelle mie orecchie più alta e più ovattata allo stesso tempo, anche se non ho idea di come sia possibile, ma diciamo pure che il resto dei drink che Gasly mi ha offerto non mi hanno agevolato.
Mi osservo intorno, ricordandomi di colpo delle mie amiche non ancora rientrate dal bagno, poi mi giro verso Pierre quando distrattamente posa la sua mano sul mio ginocchio. "Cerchi qualcuno, Rose?" il suo modo di pronunciare il mio nome, fa risvegliare ancora una volta quella sensazione alla bocca del mio stomaco.
"Le mie amiche, sono sparite. Non è che le ha rapite un troll come a Hermione Granger?" il francese scoppia a ridere sentendo la mia domanda e io mi rendo conto che forse questo non avrei dovuto dirlo. Maledizione, sono così agitata, al momento, che i drink mi stanno annebbiando ancora di più e mi fanno dire cose sciocche pur di spezzare il silenzio.
"Tranquilla, le ho viste che tornavano verso qua ma poi hanno deciso di spostarsi vedendoci parlare." sorride maliziosamente, ancora una volta, mentre il tocco della sua mano sul mio ginocchio sembra essere fin troppo incandescente al momento, quasi mi brucia. "Rilassati, sei in buone mani." il modo in cui pronuncia questa frase preannuncia qualcosa di non angelico o innocente, qualcosa che ti condurrà alle porte dell'inferno in modo fin troppo veloce, ma comunque non do peso alla cosa e mi appoggio al divano, rilassandomi proprio come ha richiesto lui.
"Eh va bene, Gasly." gli sorrido, per poi finire l'ultimo goccio di alcool nel mio bicchiere "Mi sto divertendo, devo ammetterlo." abbiamo parlato del più e del meno, conoscendoci meglio, e so di essere stata fin troppo sincera nelle risposte, perché al momento non ho nessun freno inibitorio, e non so quanto questo possa essere un bene.
"Potresti avere molto di più da me, sai?" sposta la mano dal mio ginocchio e solo ora inizio nuovamente a respirare correttamente "Una donna come te merita di divertirsi ed essere apprezzata in tutto. Ogni singolo centimetro di te meriterebbe attenzioni."
"Chi ti dice che non vengo apprezzata?" lo sfido con lo sguardo, senza riuscire a trattenermi. Inutile negarlo, mi piace questo scambio di battute e questa tensione particolare tra noi. Mi fa sentire una semplice e spensierata ragazza normale. "Ho un fidanzato, lo sai e te lo ripeto, Gasly."
Pierre sorride in modo beffardo, annuendo più e più volte mentre si passa la mano tra i capelli, sistemandosi il ciuffo. "Io sono sicuro che non sia così, non ti fa sentire come dovresti."
"Non sai quel che dici." rispondo di getto, ridendo in modo teso per quanto le sue parole hanno toccato un tasto fin troppo dolente.
"Allora facciamo una cosa, il gioco della verità. Una rivisitazione, invece di fare gli obblighi, si fanno solamente domande." fa spallucce proponendolo, mentre avvolge la catenina che ha al collo tra le sue dita con fare meccanico "Se non hai nulla da nascondere e temere, possiamo farlo."
I suoi occhi analizzano attentamente ogni dettaglio del mio viso, indugiando qualche secondo di troppo sulle mie labbra. Il mio stupido cuore inizia ad andare più veloce del solito e la mia bocca si secca all'istante davanti a questo sguardo così cristallino e carico di lussuria.
"Ma è un gioco da tredicenni." ribatto io, facendo così allargare ancora di più il sorriso sul suo viso "Che c'è? Perché fai quella faccia?"
"Perché le tue sembrano solo scuse per evitare di rispondere alle domande con sincerità." lo dice con tono ovvio, quasi come per colpire il mio orgoglio, cosa che purtroppo gli riesce visto che non sono lucida. Mi sento immediatamente punta nella mia dignità, perciò accetto muovendo leggermente il capo.
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Amour Interdit || Pierre Gasly
FanfictionRose è una ragazza dolce che mette i bisogni degli altri prima dei suoi, rinunciando così, spesso e volentieri, alla propria felicità. Un incontro però, durante una festa, le cambierà la vita. Pierre Gasly, famoso pilota di Formula Uno, decide di of...