19. Scossa?

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"Pierre avrebbe fatto qualunque cosa per proteggerla la donna accanto a sé. Lei meritava di essere amata in modo impeccabile."

Pierre

Mi accomodo accanto a Rose, visto che grazie a Maria sono riuscito a ottenere questo posto, e immediatamente le sfioro la coscia con la mano, stampandomi un'espressione impassibile sul viso. Lei si gira subito verso la mia direzione e io trattengo un sorriso vedendola, con la coda dell'occhio, agitarsi.

"Secondo voi posso ordinarlo un po' di latte mentre ceniamo? Oggi non l'ho bevuto per merenda."

Io strabuzzo immediatamente lo sguardo e lo esamino cercando di capire se sia serio o meno, ma da come ci sta fissando in attesa di una risposta, sembra non essere mai stato più serio di così.

"Tu davvero vuoi bere latte mangiando pesce?" Maria glielo chiede sconvolta, con un'espressione schifata sul volto che non cerca di nascondere per nulla "Ma davvero mi chiedo se ti abbiamo adottato, perché nessuno fa cose del genere in famiglia. In realtà nessuna persona normale lo farebbe."

"Non capisco cosa ci sia di male, ognuno ha i propri gusti." si lamenta lui come se fosse un bambino, mentre Rose sta in silenzio al suo posto, con la testa chinata, che tortura nervosamente il braccialetto che le circonda il polso destro.
Mi fa male vederla così giù... mi fa male vederla che si chiude e non parla. Mi fa male vedere come cambia in presenza di Lando, diventando quasi il contenitore vuoto di se stessa, senza dimostrare minimamente chi è davvero. E tutto questo perché altrimenti lui la giudica e riprende? Come si può giudicare ogni comportamento di chi dici di amare?

Sospiro pesantemente e decido di tirarle su il morale, dando una scossa alla cena. Afferro il mio cellulare ed entro nell'app collegata all'ovetto dentro di lei, in modo tale da accenderlo. Trattengo un sorriso e poi imposto la potenza al minimo per qualche secondo, giusto il tempo di sentirla sussultare. Istintivamente la vedo stringere il bordo della tovaglia, così decido di spegnere l'oggetto, bloccando poi il cellulare e posandolo sul tavolo come se non avessi fatto nulla.

Con indifferenza mi passo la mano sulla barba e giro appena la testa giusto per vedere Rose che deglutisce e poi serra le gambe sotto al tavolo. Devo trattenermi immensamente per non avvicinarmi al suo orecchio e chiederle se le è piaciuta questa piccola prima scossa.

"Cosa è quella faccia?" Lando attira l'attenzione su di sé e mi rendo conto che sta parlando con Rose. È infastidito e non ne capisco il motivo, visto che lei non ha fatto assolutamente nulla. L'espressione che ha sul viso non riguarda di certo lui, bensì il nostro giochetto. "Se non volevi venire, bastava dirlo. Saresti rimasta a casa. Non sei obbligata a venire quando non vuoi eh."

Sorrido maliziosamente e non riesco a trattenermi dal rispondere, perché me la sta servendo su un piatto d'argento. Vorrei farlo, ma la mia bocca si apre da sola e le parole scappano come se non potessi fare assolutamente nulla per trattenerle. "Dai Lando, lasciala in pace. Sono certo che volesse, altrimenti non sarebbe venuta, invece l'ha fatto." Eccome se l'ha fatto, in bagno, solo per me... perché al momento lei è completamente mia e io sono completamente suo.

Vedo le guance di Rose colorarsi di un rosso intenso, capendo al volo ciò che intendo, e dalla risata di Maria immagino che anche lei abbia colto il doppio senso, ma Lando no. Assolutamente. Lui continua a guardare la sua fidanzata con sguardo severo, quasi come farebbe un genitore con il proprio figlio... ma che razza di rapporto hanno?

"Tranquillo Pierre, posso sistemarla io." ribatte lui, come se le mie parole fossero un modo per calmarlo e aiutarlo. Ma forse non ha ben capito che a me non me ne importa assolutamente nulla di lui, io voglio solo che non tratti male Rose. Perché non se lo merita e non è giusto.

Amour Interdit || Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora