7. L'appartamento di Lando

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"Entrando in quell'appartamento, Rose si rese conto di tutto il male che aveva sopportato negli anni. Aveva finto solamente di stare bene, ma in quel preciso istante si rese conto di quanto fosse stata trattata inadeguatamente."


Pierre ferma la macchina poco lontano da casa di Lando, poi posa la mano sulla mia coscia, salendo sempre più su e fermandosi sotto al vestito. Mi stringe appena e le sue dita sfiorano il tessuto delle mie mutande, facendomi sussultare e mordere le labbra per trattenere un sospiro di apprezzamento.

Siamo stati insieme per tutto il giorno. Dopo il bagno rilassante e le coccole, ci siamo vestiti e lui ha insistito per farmi cenare con lui, volendomi riaccompagnare il più tardi possibile. Abbiamo parlato molto insieme, come se ci conoscessimo da una vita e devo dire che mi piace questa sintonia tra noi. Lui è così attento a ogni dettaglio e sentimento... sembra notare ogni mio minimo cambio d'umore.

"Non posso lasciarti più vicina? Non mi piace farti camminare sola per strada a quest'ora. È buio ed è pericoloso, chérie." alza gli occhi al cielo con aria infastidita, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi lascia un bacio delicato. "In realtà vorrei che restassi ancora con me. Spero che potremo rivederci presto e che potrò coccolarti e poi prendermi cura del tuo corpo e del tuo piacere, fino a farti impazzire."

Le sue parole mi fanno deglutire all'istante, mentre ripercorro l'immagine del mio corpo steso sul letto, schiacciato dal peso di lui che si muove esperto sopra di me. D'istinto serro le gambe e poi mi obbligo a rispondere solo alla prima parte del suo discorso. "No... lasciami qua va bene. Anche a me piacerebbe se potessi accompagnarmi fin sotto il portone, ma qualcuno potrebbe vederci e Lando potrebbe scoprire di noi." glielo ricordo, sorridendo appena perché mi piace usare il 'noi', fa sembrare tutto più veritiero.

"Ok, ti lascio qua e poi ti seguo con l'auto, piano piano, finché non sarai entrata. E poi, ma dai, quello ha tra le mani una donna come te e pensa a scaldarsi il latte, ma quali problemi ha?" ridacchia, ricordando il messaggio che mi è arrivato stamattina e io scuoto il capo ridendo con lui. Alla fine non ho nemmeno riposto a quelle parole, ma Lando non si è preoccupato minimamente. "Come fa a starti vicino senza sfiorarti? Io impazzirei. Tu es très sexy."

"Io impazzisco quando mi parli in francese." le parole scivolano libere dalla mia bocca, facendomi imbarazzare un po', ma non faccio nulla per nascondermi o ritrarre, ricordando il momento in cui mi ha detto che posso dirgli tutto ciò che voglio senza farmi problemi.

Pierre si inumidisce le labbra e poi, con l'indice, traccia il mio profilo dalla testa fino alle cosce lasciate scoperte dal vestito, mentre mi guarda negli occhi e inizia a parlare con un tono basso e calmo. Nuovamente quella sensazione alla bocca dello stomaco si accende, facendomi contorcere le budella, ma anche il mio basso ventre si contrae all'istante. "Tu aimes le français ? Je peux parler comme ça, belle."

"Gasly... devo scendere da questa auto e tu non mi stai aiutando." ridacchio anche se in realtà non sono mai stata più seria di così, mi fa un effetto così particolare e intenso che non mi so spiegare. "Sono stata bene con te e mi hai fatto distrarre davvero tanto. Sei un bravo ragazzo, Pierre." gli sussurro queste parole sulle labbra, accarezzandogli i capelli nel frattempo. La realtà è che anche a me piacerebbe restare ancora con lui, ma devo tornare al mondo reale.

"Non sai quanto mi faccia piacere sentirti dire questo. Ora vai, dai, sennò rischio di cambiare idea e riportarti indietro." per quanto sia allettante questa prospettiva, non posso farlo perciò annuisco e faccio per scendere, ma la mano di Pierre si sposta velocemente sul mio polso, impedendomi così di fare un altro passo. Mi giro di scatto verso di lui e gli lancio un'occhiata interrogativa, non capendo perché mi abbia fermata "Fleur, te ne vai senza nemmeno darmi un ultimo bacio?"

Amour Interdit || Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora