Capitolo 13

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Quella mattina non avevo per niente intenzione di andare a scuola. Xander era sparito ed io iniziavo ad avere paura.. Se fosse andato via?

No. Nonono, forse era successo qualcosa.
O forse boh.

Ero in bagno davanti lo specchio indecisa se andare a scuola e sperare che Xander fosse lì o andare a casa sua a cercarlo.

Sbuffai. Forse per una volta sarebbe stato meglio se avessi seguito il mio cuore.
E poi volevo stare lontana da Carter il più possibile, almeno per un po'.

Mi feci una doccia con molta calma, non dovevo dare nessuna spiegazione a mia madre perché era già uscita per andare a lavoro. Abitavo praticamente da sola, per molti magari ero considerata "fortunata" avevo tutta la casa per me. Ma a me non sembrava così bello, perché ero sola. Poi un pensiero mi passò per la mente, anche Xander era solo, non aveva nessuno che si prendesse cura di lui, se gli fosse successo qualcosa di grave e per questo motivo era sparito?

Iniziai a preoccuparmi ancora di più ed un senso di ansia si fece strada dentro di me.

Finì di fare la doccia e legai i capelli in una treccia, che cadeva sulla mia spalla sinistra.

Misi un paio di leggins neri e una maglietta grigia. Le converse ed uscì di casa.

Mentre camminavo per il bosco osservano in giro nella speranza che il lupo uscisse da qualche nascondiglio. Ma niente.

Arrivai a casa di Xander 10 minuti dopo. Feci un grosso respiro e mi avvicinai alla porta. Bussai la prima volta ed aspettai qualche istante avvicinando l'orecchio per sentire qualche rumore all'interno, ma l'unica cosa che sentì era silenzio. Bussai una seconda volta e poi una terza, restai sull'uscio per altri 5 minuti o forse più.

Ormai avevo perso ogni speranza, feci un passo indietro e mi voltai, ma in quel momento sentì una chiave girare nella serratura e mi girai di scatto mentre qualcosa si muoveva nel mio stomaco.

Quando la porta si aprì apparve uno Xander a petto nudo, con una faccia pallida e sofferente. Saltai subito accanto a lui allarmata e gli sfiorai una guancia.

《Oh mio dio, cos'hai?》

Lui non rispose, ma alzò lo sguardo su di me.

《Vieni dentro》 dissi subito prendendolo per mano e chiudendo la porta alle spalle.

Lo portai in camera da letto e lo feci sdraiare, mi misi inginocchiata accanto a lui e gli accarezzai il viso. Scottava.

Piegò la testa verso di me e mi guardò un attimo prima di aprire bocca e parlare, finalmente.
《Che ci fai qui?》Chiese con una voce roca, che trovai assolutamente sexy. Arrossì subito.

《Beh.. Eri sparito.. Ed io ero preoccupata. Così sono venuta qui a vedere se era successo qualcosa, e infatti...》

《Sto bene.》disse lui.

Mi misi a ridere. 《Sì, si vede.》

《Qualche giorno e starò meglio.》

Sbuffai. 《Ovvio che starai meglio tra qualche giorno, ma solo perché adesso ci penso io a te.》

《Non ho bisogno di te, puoi andare via.》Il suo tono era serio e il suo sguardo fermo sul soffitto.

《Stai zitto, stupido. Non me ne andrei neanche se fossi un lupo mannaro e vorresti mangiarmi.》Frecciatina.

Vidi un piccolo sorriso sulle sue labbra. E ne nacque uno anche sulle mie. Mi voltai per andare a cercare uno straccio e un po' d'acqua fresca.

Quando li trovai bagnai lo straccio e mi avvicinai a lui per metterglielo sulla fronte e vidi che si era addormentato.

Mi sedetti per terra e mi misi ad assorvarlo finché non mi addormentai anche io, su quella superficie dura. E l'ultima cosa che pensai era: "È bellissimo."

Little Red Riding Hood.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora