Capitolo 19

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Era passata quasi una settimana.
Tra me e Xander non era successo nient'altro, sembravamo... Amici, già solo amici. E questa cosa mi infastidiva, passavamo molto tempo insieme, ma lui sembrava non provare alcun interesse per me.
Forse mi facevo troppe paranoie o forse volevo di più di quanto lui volesse darmi.

In quel momento era sul divano di casa mia a guardare qualche stupido programma, mentre io ero in cucina. Passava quasi tutto il giorno a casa mia, aveva anche conosciuto mia madre, che si era letteralmente innamorata di lui. Ormai non faceva altro che stressarmi con il fatto che non dovevo farmelo scappare e bla bla bla.

Il punto era che non essendo mio non potevo farmi scappare niente. Sbuffai e andai in salotto.

Mi misi sul divano per guardare la tv insieme a lui, ma ero troppo concentrata sui miei pensieri e a quanto pare se ne rese conto anche lui.

《Tutto bene, Jew?》Ah, altro punto, non mi chiamava più "gioiellino", neanche per sbaglio e questo mi dava molto fastidio, visto che amavo quando mi chiamava in quel modo.

Io annuì senza staccare lo sguardo dalla tv e feci un sorriso.

Lui sospirò e si avvicinò a me iniziando a fissarmi senza dire nulla.
Lo spiai con la coda dell'occhio, era davvero scemo.

《Cosa stai facendo?》Chiesi.

Lui fece spallucce continuando a guardaremi.

Sbuffai e mi girai verso di lui.

《Cosa c'è?》Feci una seconda domanda.

《Niente, mi annoio, ho voglia di parlare.》sorrise.

《Quindi... Come stai?》mi chiese.

《Bene, tu?》

《Bene, grazie.》Sorrise ancora.

Cosa diavolo gli era preso?

《Io e te abbiamo ancora un discorso in sospeso》disse quando vide che mi ero rigirata verso la tv.

Sentì un vuoto nello stomaco. Ah, non si era dimenticato.

《Già, mi dovevi parlare, se vuoi, parla ora.》

Lui annuì.

《Beh, io sono, ecco.. Un lupo. Lo sai già》ridacchiò in imbarazzo.
Dio, era tenero.

Io annuì.

《Ti avevo parlato dell'uomo che mi ha trovato all'età di 4 anni e che mi ha tenuto con sè. Ma non ti ho detto il motivo per cui mi ha trovato da piccolo, solo.》

Mi girai verso di lui ed incrociai le gambe sul divano, aveva lo sguardo basso e si torturava le mani, aspettò che mi sistemassi e continuò.

《Quando ero piccolo la mia gente, il mio branco, era in guerra, i lupi combattono tra loro per stabilire il proprio territorio, non importa se uccidono qualcuno della propria razza, fanno di tutto per ottenere il proprio territorio, e fare fuori un branco nemico è routine. All'età di quattro anni, un branco attaccò il mio, nonostante noi fossimo nel nostro territorio, ricordo davvero poco, come se fosse un sogno, ero troppo piccolo. Ricordo che quella notte ero con i miei genitori, ricordo mia madre che mi proteggeva e mi diceva di scappare più veloce che potevo senza voltarmi ed io lo feci, ricordo che tornai il giorno dopo, dovevo vedere se i miei genitori stavano bene, ma non trovai niente, sono decine di carcasse sparse. Così scappai di nuovo, per quanto mi fosse possibile, fino ad arrivare in un piccolo paesino abitato da umani... Ed il resto già lo sai》

Avevo ormai gli occhi pieni di lacrime per il suo racconto, quanto aveva sofferto? Quanto era forte?

Mi buttai addosso a lui e lo abbracciai più forte che potevo. E lui ricambiò.

《Jew, non so quanto possa essere sicuro per te stare con me.》Disse allontanandomi.

《Io.. Forse dovrei andare via da qui.》

Spalancai gli occhi.

《Cosa? Sei impazzito?》

Lui sospirò e scosse la testa.

《Non capisci, io non sono fatto per restare in un posto fisso, per affezionarmi alle persone e farmi una vita, io...》Non lo lasciai continuare.

《Tu adesso tieni la bocca chiusa e mi ascolti. Se in un posto stai bene, perché dovresti andartene? Perché sei ottuso?》Gli tirai uno schiaffo sul braccio.

Provò a parlare ma lo fermai di nuovo. 《No, zitto. Stupido, se pensi che io ora ti veda con occhio diverso solo perché hai una storia triste o perché sei un cazzo di lupo ti sbagli di grosso. Sono innamorata di te, idiota. E voglio stare con te. Indipendentemente da quello che sei. E poi, cazzo, i lupi, licantropi o quel che è, sono così maledettamente sexy.
Quindi tu ora la smetti di sparare stronzate e di farmi arrabbiare.》

Finì di parlare e lo guardai accigliata.
Che dichiarazione romantica la mia, dovevo ammetterlo.

Mi fissò per qualche secondo.
《Quindi mi trovi sexy, eh?》Stupido, neanche gli risposi e gli tirai un altro schiaffo sul braccio.

Lui prese velocemente la mia mano e si mise su di me. 《E ancora non hai visto niente》disse ammiccando.

Lo guardai seria《Resta.》dissi.

《Resto.》mi baciò.

Mi allontanai ed inizia ad accarezzarlo con le dita.
《E comunque, ragazzo umile e modesto, con un'autostima sotto i piedi, nel mio discorso non ho solo detto che sei sexy.》

Lui rise e mi morse le labbra, poi passò al lobo dell'orecchio.

《Ti amo anche io.》Sussurrò.

                                                The end.

Allora, mi dispiace moltissimo per il ritardo, avevo intezione di continuare per almeno altri 2 o 3 capitoli, ma non volevo farvi aspettare ulteriormente. Spero vi piaccia comunque e che non siate rimaste deluse da come è finita o da come si è svolta.

Non è nulla di sicuro, anzi, ma avrei voluto un sequel per questa storia, anche se non ho assolutamente idee. Quindi senza alcuna aspettativa da parte vostra. Ma se mi verrà qualche buona idea in mente molto probabilmente verrà buttato giù qualcosa.
Se avete voi qualche idea potete anche consigliarmi. O se avete bisogno di qualcosa sono sempre disponibile.

Io ringrazio tutti, un bacio enorme.
A presto, si spera.

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