Mi svegliai quella notte sentendo l'ululato.
Era la terza notte di fila che succedeva, aveva ricominciato da quando avevo deciso di non andare più nel bosco da lui.
Da quel giorno non andai più, avevo capito che fosse una cosa stupida. Dovevo comportarmi come una persona normale e uscire con i miei amici, non con un lupo.
Ma nonostante quella mia decisione il lupo non sembrava essere d'accordo con me. Ogni notte più o meno alla stessa ora lo sentivo. Come se fosse un richiamo. Ma non sarei tornata nel bosco. Non sapevo cosa volesse da me quel lupo e non mi interessava saperlo.
Quella mattina, come le altre, ero stanchissima. Se ne erano accorte anche le mie amiche. Ogni volta mi chiedevano il motivo ed io rispondevo con un "Niente, ho solo dormito poco." che era anche vero. Di solito raccontavo tutto alle mie migliori amiche, ma del lupo non ne avevo parlato neanche con loro, avevo paura di quello che avrebbero potuto pensare o di spaventarle, inutilmente.
Ero seduta al mio banco persa tra i miei pensieri mentre il professore di matematica spiegava qualcosa di trigonometria.
Non ero mai attenta durante le sue lezioni, all'inizio ero sempre attenta, ma spiegava da cani, quindi preferivo farmi i fatti miei durante le sue lezioni e poi studiare sul libro una volta tornata a casa, prendevo sempre buoni voti nella sua materia, quindi se mi vedeva distratta neanche mi rimproverava.
Sentì chiamarmi da dietro, dove era seduto Xan. Sì, avevo iniziato a chiamarlo così. Mi girai di poco senza farmi notare e senza far rumore e vidi che mi stava porgendo un bigliettino, lo presi e mi rigirai verso la cattedra per leggerlo.
"Oggi pomeriggio vieni a casa mia per spiegarmi quello che sta dicendo questo rincoglionito?" sorrisi. Passavamo molto tempo insieme ultimamente, potevamo considerarci amici, anche se a volte aveva degli sbalzi d'umore.
Ma mi ero affezionata a lui, molto.
Presi la mia penna e scrissi sul bigliettino: "Va bene, non ti assicuro però che io te lo sappia spiegare." Ma se è per passare un po' di tempo con te accetto volentieri... Scossi la testa. Jewels, non dormire ti fa male, pensai.
Piegai il bigliettino e glielo passai senza girarmi.
Quando usì da quella classe per la pausa pranzo trovai Carter ad aspettarmi fuori dalla porta.
Gli sorrisi e lui ricambiò. Ma subito spostò gli occhi verso chi era accanto a me e gli lanciò uno sguardo pieno d'odio che, ovviamente, venne ricambiato.
Ancora sotto lo sguardo attento di Xander mi prese per mano e mi portò con sè nella mensa.
Trovò un tavolo in un angolo appartato e mi trascinò lì, mi fece sedere e si sedette vicino a me, avvicinandosi ancora di più con la sua sedia. E dimenticandosi del suo pranzo si girò verso di me per guardarmi, era vicinissimo ed io sempre più agitata.
《Come stai, principessa?》sorrisi a quel nomignolo.
《Ho sonno, tanto.》dissi un po' imbronciata.
Lui piegò la testa di lato e mi guardò.
《Come mai?》Alzai le spalle. Non gli avrei mai detto che la colpa fosse di un lupo che mi svegliava ogni notte.
《Non lo so. Mi sveglio la notte e poi non dormo più.》
《Incubi?》
《Non ricordo mai cosa sogno, ma è possibile.》dissi, non mi andava di mentirgli, ma neanche di dirgli il vero motivo.
Lui mi avvicinò a sè con la sedia e mi passò un braccio intorno la vita, io lo abbracciai poggiando la testa sul suo petto, stavo bene tra le sue braccia, troppo bene. Quanto avrei voluto che fosse mio..
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Little Red Riding Hood.
RomanceE se la storia di Cappuccetto Rosso esistesse davvero? E se fosse completamente diversa da come la conosciamo noi? Se il lupo cattivo non fosse come tutti lo descrivono? E se Cappucceto Rosso invece di starne alla larga se ne innamorasse?