Un tour senza precedenti, il Believe Tour era stato un successo mondiale concludendosi dopo ben 162 spettacoli per tutto il mondo! Era grandioso, qualsiasi cantante ucciderebbe per i successi di Justin e chi dice di no mente. Ma sembrava che non ci fosse niente per cui essere felici, l'oscurità era scesa sulla coppia e il tutto era difficile da sopportare. Nel giro di tre mesi Justin aveva perso Avalanna restando molto provato dalla perdita... così piccola senza la possibilità di poter conoscere la vita, l'amore, il mondo. Egli non prese per niente bene la notizia, di notte beveva, non andò più alle prove del tour quel periodo, anzi preferiva restare a letto. Jasmine era disperata, vedeva spegnersi la vita che c'era in lui, troppo abbandonato al dolore e riuscì a capirlo quando perse Felicias nello stesso periodo. La malattia si complicò e non bastarono soldi e cure sperimentali esclusive per poterla salvare. Eppure quando Justin vide la sofferenza in Jasmine, capì che dovevano reagire, non potevano abbandonarsi così. Il mondo era sconvolto, tutti erano sconvolti. Cosa si poteva fare a questo punto?
Justin e Jasmine decisero di andare in un luogo di pace, lontano dai paparazzi, dal mondo, Scooter li appoggiava pienamente cercando di omettere la notizia ai fan per non far crollare i grandi successi ottenuti. Ma mostrare la propria umanità non è mai sbagliato, anche se vige la cattiveria. Siamo esseri umani.
Ancora una volta Justin trovò conforto nel far musica, scrivendo tanti e tanti testi di nuove canzoni e lavorando a distanza con i suoi produttori. Jasmine allo stesso modo riuscì a riorganizzare la sua vita una volta che sarebbe tornata alla vita.
"Continuo a ricevere rapporti dall' investigatore privato per Diamond e a quanto gli risulta è sempre più difficile recuperare notizie su di lui..." disse Justin sorseggiando un frullato proteico mentre che guardava qualcosa al pc.
"Forse avrà trovato un'altra vittima anche se ne dubito fortemente..." pronunciai queste parole con uno sguardo assente nel ricordare tutto ciò che avevo passato con lui.
"Non permetterò che accada nient'altro Jasmine, puoi starne certa." Disse prendendomi la mano e gli sorrisi.
"Strano ma vero, apprendo che la scalata al successo di Samantha non va troppo bene... mia madre non le procura particolari incarichi o abbastanza brand da rappresentare. Sono molto sorpresa, ha sempre fatto di tutto per mettermi contro di lei." Informai Justin aggiornandolo sulle ultime novità.
"Credo che alla fine sia pur sempre tua madre, per quanto abbia fatto molti errori con te, ti vuole bene... sei sua figlia Jasmine" mi disse guardandomi dolcemente.
"Non si direbbe purtroppo. Vedo come tua madre ti vuole bene Justin, tutta la tua famiglia e io tutto questo amore non l'ho mai ricevuto. Non capisco perché di punto in bianco cerca di riavvicinarsi a me..."
"Hai provato a sentire tuo padre o a risponderlo almeno?" Mi chiese Justin indicando fiori, regali e biglietti che mio padre mi spediva quasi tutti i giorni.
"Ciò che mi insospettisce di più è proprio questo. C'è qualcosa di strano Jay..." dissi cercando di capire il collegamento.
"Potresti saperlo se ti mettessi in contatto con loro... ma rispetto le decisioni che prendi e ti appoggio" disse baciandomi.
Ci spostammo in giardino e trascorremmo il pomeriggio lì fino al tramonto... trovai rifugio nella lettura allietata da nuovi beats che Justin produceva.
"Jasmine!" Esclama Justin facendomi spaventare.
"Che succede?" dissi chiudendo il libro senza neanche mettere il segno.
"È uscita una nuova notizia su CBN News..." rispose passandomi il suo cellulare.
Era stato investito Alex mentre faceva i lavori socialmente utili. Oh no, le testate giornalistiche ci avrebbero messo un attimo a risalire che lui aveva lavorato per un breve periodo nel Tour di Justin e ci sarebbe stata una nuovissima bufera da affrontare.
Mi strinsi forte a Justin.
"Metteranno in giro valanghe di cose" disse terrorizzato.
"Justin, tu non centri... andava fermato. È stato un incidente" gli ripetei guardandolo negli occhi.
"Lo so. Ma il mondo non crederà a Justin Bieber" disse e una lacrima rigò il suo volto.
"Scooter troverà il modo di attutire il colpo" risposi e neanche a farlo apposta arrivò una chiamata su FaceTime da parte di Scooter.
"Come state ragazzi?" ci salutò con un po' troppo buonumore tipico di Scooter.
"Abbiamo appena letto la notizia" rispose Justin evitando di rispondere al "come state".
"Lo so ragazzi non ci voleva. Fisserò qualche intervista per smentire le accuse dei paparazzi. Se siete d'accordo" ci informò e io e Justin annuimmo.
"Jasmine penso che sarà richiesta anche la tua presenza come vittima delle azioni di Alex." disse procedendo già a contattare i suoi agganci.
"Certo. Sarò al fianco di Justin." dissi e gli strinsi forte forte la mano.
"Per il momento restate dove siete... che la notizia non è ancora trapelata quindi sono stati tutti discreti. Appena ho pronte le date delle interviste vi faccio sapere e programmiamo come tornare a L.A." disse prima di salutarci e chiudere la chiamata.
Sembrava che nulla stesse andando bene quest'anno.
"Ho vari contatti in polizia... solleciterò le indagini in modo che si sappia al più presto chi l'ha investito." disse Justin digitando qualcosa sul suo iPhone.
"Certo così avrai a sostegno delle interviste le svolte delle indagini." Riflettei attentamente.
Sembrava tutto un terribile incubo, neanche il tempo o il modo di elaborare dei lutti che subito ci trovammo in un nuovo incubo.
Vidi che sia mamma che papà mi inviarono alcuni messaggi per sapere come stavo... magari avrei risposto in un secondo momento.
"Andiamo a cenare amore?" chiesi baciandolo per togliergli il malumore.
"Andiamo" rispose e mi baciò di rimando.
Era difficile per entrambi metabolizzare tutti gli eventi dell'ultimo periodo... c'erano i grandi obbiettivi raggiunti da Justin di cui essere felici ma tanto tanto amaro da dover mandare giù. Anche la notizia di Alex non ci voleva... già i paparazzi non facevano che stare continuamente con il fiato sul collo a Justin. Ma ne saremmo usciti in un modo o in un altro.
Scooter iniziò a chiamare Justin almeno due volte al giorno; ci inviò il calendario delle interviste fissate con alcune riviste e programmi televisivi americani che già facevano parte del Team e sarebbero stati imparziali facendo del sano giornalismo nei suoi confronti. Era difficile poter descrivere cosa passasse per la sua mente, non esprimeva i suoi pensieri ma sentivo le sue preoccupazioni. Tmz ci andava giù pesante con un lavoro meticoloso di photoshop di un auto vecchia di justin sul luogo dell'incidente. Incredibile... non avevo davvero parole.
"Stai bene?" gli chiesi pentendomi della domanda che gli avevo posto.
"È sempre così anche per molto meno" rispose facendo spallucce e zapping tra i canali. Alla fine passò a Netflix e mise un film.Shortly after
Dopo aver ricevuto la chiamata di mio padre quella sera, decisi che dovevo tornare a casa e definire una volta e per tutte il rapporto che avevo con i miei genitori. Justin mi appoggiò pienamente e dopo che fu fatta luce sul caso di Alex riuscì anche lui a riprendere la sua vita. Fu dimostrato che Alex era stato investito da un pirata della strada che era fuggito senza fermarsi a dare soccorso. Di conseguenza Justin non è stato più accusato di nulla soprattutto dopo la diffusione di alcuni foto e video dell'incidente.
"Sei sicura della tua scelta?" mi chiese Justin sedendosi accanto a me sul Van.
"Si... devo. Negli ultimi anni non ho fatto altro che fuggire dai miei genitori. Papà ha detto che ci sono affari di famiglia di cui parlare. Sono curiosa" ammisi tra me e me nascondendo l'agitazione che provavo.
"Fai bene, ma non esitare a chiamarmi se qualcosa non va" mi disse e mi strinse a sé.
"Non essere in pensiero per me, andrà bene. Goditi la tua famiglia, la loro compagnia e crea tanta musica nuova che al mio ritorno vorrò ascoltarla tutta!" esclamai e lo strinsi più forte.
"Certo tesoro, stavo proprio lavorando a un nuovo album. Ti piacerà" disse con il suo solito sorrisetto.
"Su questo non ho alcun dubbio" risposi ridendo.
Ciò che provavo in sua presenza era qualcosa di inspiegabile, sentivo che i nostri sentimenti, il nostro amore andava oltre il corpo raggiungendo l'anima.
Lo amavo e sapevo con chi volevo passare il resto della mia vita. Non mi ero mai sentita davvero "a casa" da nessuna parte, ad eccezione con mia nonna. E ora riprovavo quella stessa sensazione con Justin, il mio primo e vero amore.
"Sentiamoci spesso Jasmine, mi mancherai" mi disse baciandomi sulla tempia.
"Anche tu mi mancherai Justin, anzi mi manchi già..." ammisi facendo il labbruccio. Non avrei mai voluto separarmi da Justin, soprattutto dopo esserci chiariti. Mi guardò negli occhi, per un momento che mi pare durasse una vita, come se il tempo si fosse fermato e poi ci baciammo. Intensamente. Ripetutamente.
Ma sarebbe stata una breve separazione, giusto il tempo di chiarire con la mia famiglia e occuparci di questi "affari". D'un tratto poi avevano ripreso a interessarsi così di me, ciò mi insospettiva ma i miei dubbi avrebbero trovato risposta solo all'incontro.
Mi avevano addirittura chiesto di ritornare per qualche tempo a stare da loro. Simpatico come non riuscivano a trascorrere più di due giorni nella loro casa senza prendere il prossimo aereo per destinazioni sconosciute e partire.
Però c'era qualcosa in me, forse mi stavo solo illudendo che stavolta sarebbe stato diverso.
Io e Justin ci addormentammo abbracciati sulle poltrone del Van mentre che continuavamo a spostarci e a viaggiare raggiungendo il più in fretta possibile la meta.
Tutto si sarebbe rimesso al suo posto ora che avrei avuto l'occasione di sapere la verità.
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The thief of hearts➺jdb
FanficIniziano le audizioni per il corpo di ballo del Believe Tour. Appena arrivato a New York Justin si imbatte in Jasmine e in quel momento si rende conto che quella ragazza scostumata, estroversa e a tratti stronza... è una ladra di cuori che gli farà...