«Ti va di parlare?»
Fu la voce che riconoscerei fra mille a risvegliarmi dai miei pensieri, quella di Luigi.
«Perché no»
Mi prese per mano per poi portarmi in camera sua. Si sedette sul letto e incominció a parlare.«Come avrai già intuito ho parlato con Michele e diciamo che mi ha raccontato di tutto, e quando dico tutto è stato veramente tutto. Il suo punto di vista mi ha colpito molto, il bene che ti vuole è immenso e forse lo sai anche troppo bene. Lui mi ha esplicitamente detto che non potrebbe mai permettersi di rovinare una relazione, a lui basta che tu sia felice...» disse fissando il pavimento.
«Ma io, dopo aver sentito tutta la storia e come sono finite le cose, penso che dovresti dargli una possibilità. Ha sofferto molto e da quel che mi ha detto, ho dedotto che sta soffrendo tutt'ora. Perció dopo aver riflettuto su tutto penso che lui ti meriti davvero. Quello che prova lui é amore puro e penso che dovrei farmi da parte.»E fu in quel momento che iniziai a non connettere più.
«Lù ma cosa stai dicendo? Te non devi assolutamente farti da parte, posso sicuramente trovare il modo di chiarire con Miche ma non riesco proprio a capire il perché di "farsi da parte".»
«Martina, io l'ho visto come i suoi occhi brillano quando parla di te, il modo in cui parla di te e come ti ha trattato. Lui metterebbe te davanti a tutto e a tutti. So che Michele non ti farebbe neanche star male minimamente, mentre quello che potrebbe sono io. Non voglio illuderti e né illudermi, so che sarà difficile ma io non voglio che persone soffrino a causa mia.»
«In questo modo stai facendo soffrire me» dico con voce spezzata.
Lui non rispose e neanche si azzardò a guardarmi negli occhi ormai lucidi.
Le lacrime infatti stavano già iniziando a rigare le mie guance. Non volevo crederci.«Luigi» dissi cercando i suoi occhi.
«Luigi guardami»
Egli alzò lo sguardo notando il mio volto arrossito a causa delle lacrime.
«Mi stai lasciando?» chiesi anche se la risposta era ovvia.
Luigi distolse lo sguardo e annuii delicatamente, come se se ne vergognasse.
Decisi di non mostrarmi in certe condizioni difronte a lui, avrei desiderato urlare, urlare fino allo sfinimento, affinché qualcuno mi venisse a fermare. La mia felicità scomparse proprio in quel momento.
Mi alzai dal letto e senza dire niente scappai in camera mia, che fortunatamente era vuota.
Optai per il bagno dove non erano presenti telecamere e detti sfogo alle mie emozioni cercando di essere il più silenziosa possibile.Restai rannicchiata in un angolino per un lasso di tempo che mi sembrarono ore, solo fino a quando qualcuno bussò alla porta.
«Oi Marti, sei qui?»
«Si» dissi cercando di camuffare la mia voce tremolante.
«Stiamo cenando, non vieni?»
«No guarda ho già mangiato tranquillo»
«Ti ho già detto che non credo alle tue bugie»
Alex aprì la porta e la richiuse alle sue spalle. Notò il mio stato e ne rimase anche quasi scioccato. Non sono affatto una di quelle persone che piangono in pubblico, bensì sono la classica persona che consola i propri amici. A questo giro i ruoli sono cambiati e avevo proprio bisogno di qualcuno.
Alex si mise a sedere difronte a me afferrando le mie mani.«Respira, fai dei grossi respiri»
«Bene sciacquati un po' il viso e se ti va mi racconti cosa è successo, d'accordo?» disse inclinando la testa per scovare i miei occhi.
Annuii e feci tutto quel che mi aveva indicato il cantante e il momento di parlare era arrivato.
«È finita»
«Cosa?»
«È finita Alex! Lui mi ha lasciata, non ha creduto in un "noi", si è fatto da parte per Michele. Crede che se continuerò a star con lui soffrirò e allora ha deciso così»
Alex mi osserva in silenzio cercando di non peggiorare niente con parole poco azzeccate, data la sua schiettezza.
Mi asciugò il volto con il dorso della sua mano e poi con un piccolo gesto mi alzò il mento così da far combaciare i nostri sguardi.«Marti, te lo dico con tanta sincerità, secondo me lui in questo momento è molto confuso. Ha bisogno di tempo e magari ha reagito troppo in fretta senza pensarci due volte. Lui ti ama, lo so. Me lo ha detto così tante volte che non ne posso più. Te però non devi mollare, resisti, stringi i denti e sono sicuro che si accorgerà che te hai bisogno di lui e lui di te.»
Le parole di Alex mi toccarono molto, nessun altro si era speso così tanto con me. Trovai la forza di sorridere e farmi forza, ma già sapevo che uscita da quella stanza avrei agito diversamente. Ho tanta paura del mondo esterno e di quel che mi potrebbe succedere, ma avrei provato a spiccare il volo.
Il cantante mi abbracciò e non feci altro che ringraziarlo, per me significava molto.
Rimasta da sola tanti pensieri barcollavano nella mia mente e ciò non mi aiutava ad addormentarmi. Decisi perciò di andare a farmi un camomilla.
Mentre ero a fissare il pentolino sul fuoco mi venne un déjà vu. Fu proprio in questo modo che io e Luigi iniziammo a parlare. Fu proprio una camomilla a farci legare.
«Attenta l'acqua sta traboccando!»
Era lui. Non volevo crederci, sembra fatto apposta.
«Si, scusami, è che stavo pensando...»
Luigi mi osservò senza farsi notare troppo.
«Ecco -iniziò a prendere parola- volevo solo chiederti come stavi, ti ho vista parecchio scossa»
Mi andó di traverso un sorso, davvero aveva tanto coraggio per chiedermi una cosa del genere?
«Diciamo non benissimo, non me lo aspettavo proprio e se te la devo dire tutta sto ancora metabolizzando tutto» dissi con voce tremolante.
«Martina, non puoi permetterti di stare male, manca poco al serale e non ti puoi abbattere. Devi conquistare quella maglia e non voglio che io sia la causa di un'ipotetica distrazione, ok?
Possiamo essere sicuramente amici, anzi, buoni amici. Ci sarà sempre un "noi".»«Amici? Amici? Veramente Luigi? Noi non potremmo mai essere dei semplici amici, te lo scordi proprio. Lo sai benissimo che non potremmo mai esserlo, io e te siamo fatti per stare insieme - dissi avvicinandomi a lui- oppure
- distolsi lo sguardo velocemente per poi ricongiungerlo a lui- non resisterei a stare insieme a te senza abbracciarti o baciarti come sempre abbiamo fatto.»Luigi abbassò lo sguardo e si infilò le mani nelle tasche della felpa.
«Martina... Allora mi sa che noi non dovremmo neanche essere conoscenti se dici così, mi spiace» concluse andandosene dalla stanza.
Salve.
LO SO, LO SO. Vi prego non odiatemi, ma doveva arrivare il pezzo così...😭
Io non vi dico niente HAHSJSJA.🤪
Cooomunque avete visto che Luigi ha lasciato le prime date del suo tour estivo? ADOREGGIO anche se non potrò andarci perché sono troppo lontane. But appena dara le nuove date spero che venga anche in Toscana🙏🏻. Voi avrete l'occasione di andarci? Fatemi sapere!
Se vi è piaciuto il capitolo commentate e lasciate una stellina! Vi amo!💛
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rock love | luigi strangis
FanfictionMartina, 20 anni, decide di fare un ennesimo provino per entrare nella scuola di talenti più famosa in Italia, quella di Amici. La sua vita cambierà molto, avrà altri aspetti della vita, e come sappiamo, a quest'età abbiamo anche tante incomprensio...