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La situazione, dopo l'arrivo di Michele, sembrava andare bene. Nell'aria non c'era né gelosia, né tristezza né nient'altro, sembra esser tutto troppo perfetto.

Dopo l'eliminazione di Cosmary è calato un pò di nostalgia e tensione nell'aria. Soprattutto per Alex, erano una coppia appena sbocciata ed interrompere tutto così all'improvviso fu davvero doloroso per entrambi.

Inoltre per me è stata una perdita come dal punto di vista di una sorella. Ormai mi ero legata troppo a lei, siamo diventate così amiche in poco tempo che neanche ci ho fatto caso e ora che non c'è ne risento molto. Proprio quando avevo bisogno di lei, improvvisamente se n'è andata.

"A che pensi?"

Ero proprio immersa in un lago di pensieri, stava iniziando la corsa verso il serale e ultimamente avvertivo molto più stress del solito.
Dovevo solo dare il meglio di me, ma questo pensiero mi metteva solamente ansia, avevo molta paura di deludere me stessa. Mi mancano tanto i miei genitori, i miei amici, il mio paese e il mondo esterno. Stare mesi chiusi dentro una casa mi sta mandando fuori di testa, però faccio quel che mi piace. Ho incontrato anche l'amore e non posso essere più che felice.

"A niente" sussurro.
Una delle cose che mi calma di più al mondo sono le coccole. Dopo una giornata impegnativa sono proprio quel che vorrei e che sto avendo.

La sua mano delicata che sfiora sia i miei capelli che la mia pelle, la mia testa appoggiata sulle sue gambe, i suoi occhi puntati sulla mia figura ed i miei sulla sua.

"Chissà perchè non ti credo" dice il cantante inclinando la testa.

La verità è che non ne parlo mai con nessuno. Tendo a tenere tutte le emozioni negative per me, ma il risultato non è mai positivo, succede che poi crollo.

Sospirai alla risposta che mi dette Luigi, ma poi mi feci coraggio e gli risposi.

"In realtà sono tanto stressata, non reggo più. Ho paura di andare via da un momento all'altro, ho paura di non riuscire a soddisfarmi senza dare il meglio di me. Ora che se n'è anche andata Cosmary un pezzo di me se n'è andato via con lei."

"Sbagli Martina. Non devi avere paura, sbagli in questo. È difficile da farsi ma dovresti vivere con un pò di leggerezza, devi goderti questa esperienza, perchè arriverà un giorno in cui rimpiangerai quel che stai combinando. Sei ancora in tempo e sono disposto ad aiutarti, sempre, lo sai. Devi solo pensare meno e divertirti di più, me lo devi promettere".

Ascoltai il discorso che mi fece il moro e forse qualcosa nella mia testa era cambiato. Le sue parole mi misero sicurezza, forza e coraggio.
Non so come farei senza di lui, ormai è diventato un punto di riferimento, è l'unico con cui mi apro veramente e mi mostro per quel che sono. Sinceramente non so come faccia a stare con una come me, che di speciale ha ben poco.

Stetti fino a notte fonda su quel divanetto con Luigi, affinché entrambi eravamo troppo stanchi per continuare a parlare, anche se avremmo preferito di farlo fino all'alba.

Il giorno seguente avrei avuto da imparare il nuovo pezzo ancora ignoto a me. Nella palestra mi avrebbe dovuta aspettare la Celentanto con un qualcosa da dirmi che neanche mi accennò.

Aprì la porta e trovai tutt'altro che la maestra.

"Oh mi sa che ho sbagliato sala, scusa".

"Non penso, so che dovremmo fare un passo a due".

Il momento che tanto temevo era arrivato. Io e Michele prima o poi avremmo dovuto parlare, in un modo o nell'altro. Per forza, purtroppo.

"Ah ok"

rock love | luigi strangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora