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Osservai attentamente Luigi uscire dalla mia stanza e l'ansia si fece sempre più presente.
Un'ansia causata dalla paura. Paura di perdere la felicità, che in questo caso per me è il cantante che mi ha rubato il cuore.
Serena aveva imposto questo dubbio ad entrambi: se Michele mi stesse facendo delle avances?
Purtroppo potrebbe essere una cosa al quanto probabile date le circostanze, una rosa rossa non la può regalare chiunque.

Luigi cercò per tutta la casetta il ballerino, ma tutto ciò fu invano, egli era a lezione.
Perciò Luigi si mise a sedere sui divanetti esterni, facendo calare su i suoi occhi gli occhiali e alla sua bocca portò una sigaretta. Anche a lui questa situazione non piace proprio.

Decisi di sedermi vicino a lui prendendogli una mano. Lui mi guardò ma distolse immediatamente lo sguardo.

«Lù devi mantenere la calma, so che magari non ti va giù quel che Michele sta combinando, ma devi sapere che per me ci sei solo te, davvero.»
Il moro aspirò e poi cominciò a parlare.

«So che dovrei starmene calmo ma non ce la faccio. Sono consapevole del fatto che tu sia una bella ragazza, e non dico che nessuno ti debba guardare, ma con lui è diverso, è proprio un'altra storia.
Cercherò di non darci troppo peso ma non ti prometto niente..»

Decisi di tacere, perchè in fondo ha solo ragione. Non riuscii bene a percepire cosa stesse provando a causa degli occhiali che mi impedivano la visuale verso i suoi magnifici occhi. Ma potrei benissimo immaginarmelo.

Sospirava rumorosamente e per farlo calmare decisi di coccolarlo come meglio potevo. Appoggió la sua testa sulla mia spalla e sembrava essere più tranquillo.

Appena Michele tornó da lezione fu anche il mio momento di andare dalla Celentano e il momento di Luigi per parlare col ballerino.
Non essere presente in quell'evento mi metteva molta agitazione, infatti durante l'allenamento non ho proprio brillato.

«Martina mi vuoi dire che succede? Stai sbagliando tutto e non è da te» dice la maestra rimproverandomi.

Presi dei grossi respiri e mi sedetti per terra prima di prendere parola.
«Mi scusi, è che in questi giorni ho tante, anzi, troppe cose per la testa e ciò mi sta scombussolando tutto...»

«Martina lo sai benissimo che un ballerino per essere concentrato deve mettere da parte le questioni personali, è difficile ma lo devi fare per forza. Manca davvero poco al serale e devi meritarti quella maglia anche se hai già tutte le carte in regola per ottenerla. Voglio vedere il massimo da te, come hai sempre fatto, perciò ora rilassa quella mente e sfogati ballando»

Le parole della Celentano mi aiutarono molto, furono quella "spinta" che serve nei momenti no.
Ballai libera, spensierata e felice ma appena misi piede fuori dalla sala la malinconia cresceva silenziosamente dentro di me. Ogni passo verso la casetta mi metteva ansia, le dita erano occupate a torturare la giacca e i miei denti stavano premendo sulle labbra.

«Oi Marti preferisci la pasta al ragù o al pesto?»
Chiese Alex.

«È uguale» dissi con voce quasi tremolante.

«Ma tutto ok?» chiese avvicinandosi alla mia figura.

«Sì, davvero» ammisi cercando di evitare i suoi occhi.

«Sai bene che non credo alle cavolate, perciò sputa il rospo»

Lo guardai con occhi lucidi e fu in grado di capire quel che stesse succedendo.
Mi avvolse in un abbraccio, che dato da una persona che non lo fa quasi mai vale il doppio. È bello provare la sensazione di avere un qualcuno che avrà sempre la porta aperta per te, e sono sicura che Alex lo è.

Però, dopo esser stati un quarto d'ora a riflettere decisi di mettere da parte le emozioni negative e provare ad essere più spensierata, così mi dedicai col riordinare la mia stanza.
Ad un certo punto sento bussare alla mia porta... Dietro si rivela esserci Serena, che con un ampio sorriso mi comunica che da lì a breve ci sarebbe stata la cena.
Mi sedetti e sia Luigi che Michele erano già a tavola. Mi sentivo a disagio, ancora non sapevo niente di quel che i due si erano detti, e ciò mi emetteva la mia cara amica "ansietta".
Ai miei lati invece sedevano Alex e Carola, quest'ultima è un'altra di quelle persone che mi emette tranquillità.


«Ti va di parlare?»

HELLOOOO
Well, è da molto che non aggiorno e per questo PERDONATEMI!!!
Il periodo "esame" è terminato e ora sono molto più spensierata e libera, sicché cercherò di pubblicare il più frequentemente possibile.😚
Comunqueee
del capitolo cosa ne pensate?
Qualcosa si sta scatenando....
Vabbè non voglio dirvi troppo ihihihi💛
Se vi va lasciate un commento o una stellina💛

rock love | luigi strangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora