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Venerdì 10 giungo, secondo giorno di vacanza, le 9 di mattina e come sempre mia mamma che mi sveglia urlando. La scuola era finita da due giorni e io ovviamente entusiasta della vita mi alzai molto velocemente. Scesi giù e durante ma colazione presi il telefono trovando varie notifiche tra cui:

Rebi💘:
hai presente quel negozio
di cui mi avevi parlato?

Io:
quello delle pietre?

Rebi💘:
esatto quello

Io:
mm si e quindi?

Rebi💘:
avevo pensato di regalare
una pietra ad Alex,
quindi mi chiedevo se potevi
accompagnarmi :)

Io:
anche io avevo pensato
alla stessa cosaaaa

Rebi💘:
quindi mi accompagni?

Io:
ovviooo

Rebi💘:
oggi non lavoro, che dici se
andiamo oggi?

Io:
solita corriera delle 2.50?

Rebi💘:
ovviooooo

Io:
bene allora a dopoo💘

Rebi💘:
a dopo martii💘


Quel pomeriggio avrei davvero preso un regalo per Alex, e la sola idea mi rendeva felice. In questi mesi mi ha davvero aiutata tantissimo, specialmente nei momenti di buio più totale, e in un qualche modo ringraziarlo anche con un piccolo gesto contava molto per me.
Il pomeriggio uscimmo, andammo a prendere un gelato nell'attesa che il negozio aprisse, e alle 4 raggiungemmo il posto.
<Questa è perfetta> gli dissi prendendo una pietra dopo una ricerca accurata. Opalino, una pietra a mio parere perfetta per lui.
<Io prendo questa> mi disse la mia amica mostrandomi una pietra. Osservavo insistentemente l'accumulo di pietre che stavano su quello scaffale in basso, quando scorsi una coppie di piccole agate rosse. In un modo o in un'altro mi sembrava come se quelle pietre rappresentassero una parte di me, ciò che mi unisce ad Alex. Vedere quelle due pietre unite, una un po' più grande e l'altra più piccola, mi ricordó che esattamente una settimana dopo avrei finalmente incontrato la persona più importante per me. Così, legata a quell'immagine creata dalla mia mente, decisi di prendere anche quelle due meraviglie, piene di piccole sfumature diverse, ma così simili.

Una volta arrivata a casa scrissi tutto sul mio diario, le emozioni, ciò che avevo fatto, le mie idee per quel giorno.
La sera, a tavola, parlai con mia mamma di quanto non vedessi l'ora di poter vedere Alex, di parlare con lui, e lei di tutta risposta era molto comprensibile, mi appoggiava e mi diceva che fosse contenta che ne fossi felice. Ma questo era quello che diceva.. in quel momento.


Spazio autrice:
Ed eccoci qua alla fine del secondo capitolo, forse quello più complicato da scrivere. Volevo spiegare bene ciò che sentivo e le mie idee quindi niente spero vi sia piaciuto :)
Baciotti <3
~Marti

Ci siamo solo noi | Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora