Ci siamo solo noi | Alex Wyse

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Nonostante stessi male i giorni passarono, a volte uscivo prima di cena per fare un giro in bici per schiarirmi un po' le idee e trovare un po' di pace, ascoltando la musica e osservando la campagna che mi stava attorno.
Il martedì, quando mio padre venne a casa dal lavoro, venne in camera dato che non mi vedeva da giorni, perché si, non mi ero fatta vedere se non per lo stretto necessario. <Ah ma allora ci sei> scherzò lui cercando di strapparmi un sorriso <sono qua> risposi seria togliendomi una cuffia. La verità è che per quanto ci provassi non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea che non avrei potuto vedere la persona più importante della mia vita solo per un capriccio di mia madre e nulla riusciva a rendermi felice in quel momento.
Niente tranne ciò che disse mio padre qualche secondo dopo.
<Ti ci porto lo stesso, anche se non vuole> mi disse chiudendo la porta. Il mio cuore perse un battito, si stava davvero riferendo a quello? <Cosa intendi?> gli chiesi incrociando le gambe sul letto e fermando la sua musica <da Alex> rispose semplicemente <o hai cambiato idea?> domandò retorico <no assolutamente> esclamai alzandomi dal letto per correre ad abbracciarlo.
Poco dopo lasciò la mia stanza e subito ripresi il telefono per mandare un messaggio alla mia migliore amica, l'unica che avrebbe saputo di questa cosa.
<MIO PADRE MI PORTA> gli scrissi semplicemente e non tardo ad arrivare la sua risposta <ODDIO MARTY SONO COSÌ FELICE PER TE> mi scrisse.
Lei era felice per me.
Lei ci teneva a che io vedessi Alex.
Lei è semplicemente speciale.

Ebbene sì, eccomi qua. So di non aver mantenuto la promessa e di non aver scritto un secondo capitolo nello stesso giorno e davvero mi dispiace, ma eccolo qua.
Da oggi in poi cercherò di aggiornare il più possibile anche se capitoli un po' più brevi, così come ho già detto anche nell'altra storia.
E nulla, vi voglio bene.
Baciottini <3
~Marti