1.

762 22 2
                                    

Erano quasi le 22 e ancora nessun messaggio sul gruppo whatsapp; niente di strano, visto che di solito Asia e i suoi amici non si incontravano prima delle 23.
Uno stile di vita molto diverso da quello che la ragazza aveva durante l'inverno, caratterizzato da uscite sporadiche con le solite amiche, possibilmente in orario da aperitivo perché ormai, ripeteva spesso Asia, avevano una certa età.

L'avvento dei 25 aveva rappresentato per la ragazza l'inizio di un periodo particolare: il master che stava seguendo stava per concludersi e avrebbe dovuto pensare seriamente al suo futuro, magari trovarsi un lavoro considerata la voglia che aveva di vivere da sola. Allo stesso tempo, Asia si sentiva ancora una ragazzina e aveva quindi deciso di rimandare le questioni serie a settembre.

Il telefono squillò e Asia raggiunse gli amici nel luogo indicato: che poi era sempre lo stesso, ogni sera da anni. Si avviarono alle macchine dopo una breve discussione sul luogo da raggiungere: passando l'estate in campeggio, la sera uscire era d'obbligo, anche se alla fine la scelta ricadeva quasi sempre sul paesino vicino, non certamente la perla del lungomare toscano. A metà strada tra le feste della Versilia e il lusso della Maremma, la piccola cittadina era la meta prediletta delle famiglie. Dopo una certa ora, però, i giovani prendevano possesso del lungomare.

"Quindi vado al Juice?" Chiese Leonardo retorico, considerato l'amore che tutta la compagnia provava per il locale, perfettamente ricambiato vista la quantità di soldi che vi lasciavano ogni sera.
Asia si accomodò sul sedile posteriore per i pochi minuti di viaggio: quando erano più piccoli spesso andavano in bicicletta per permettere a tutti di bere qualcosa. Con il tempo però, la macchina era diventato il loro mezzo preferito e l'arrivo dei 25 aveva definitivamente allontanato lo spettro della bicicletta. Asia la odiava. Non ricordava quasi il motivo, ma non era mai stata un'amante delle due ruote.

Arrivati al Juice notarono subito la folla davanti al locale, che non accettava prenotazioni. Il gruppetto però scavalcò la massa di gente per occupare il tavolo che da un mese veniva loro riservato: in fin dei conti erano dei clienti fissi, e il gestore aveva concesso alle giovani e poco vestite cameriere di fare un'eccezione.

Quella sera però, Virginia li bloccò. "Mi dispiace ragazzi, ospiti vip. Dieci minuti e vi cerco un tavolo: per 10 come al solito?"
La ragazza trotterellò alla ricerca di un posto, mentre Asia si sporse per cercare di capire chi fossero i vip che avevano ritardato il tanto agognato appuntamento con il Bloody Mary. Inquadrò i ragazzi e si girò verso Marco, che la stava già guardando: sapeva che aveva riconosciuto i due al tavolo.

"Allora, chi sono?" Chiese Alice, curiosa di sapere con chi aveva a che fare.
"Calciatori" le disse Asia senza approfondire. La ragazza non seguiva il calcio e sarebbe stato inutile fare i nomi.
Asia invece non solo li conosceva, ma aveva fatto un grande sforzo per evitare di comportarsi come una fan impazzita. Tonali e Calabria, calciatori e simboli della sua squadra del cuore, erano a pochi passi da lei. La ragazza avrebbe voluto lanciarsi verso di loro, chiedere una foto e magari inviare un messaggio vocale al fratello. Ma si trattenne, sotto lo sguardo sornione di Marco che conosceva fin troppo bene il lato da tifosa della giovane.

Per fortuna Virginia si fece viva e accompagnò i ragazzi al tavolo; per raggiungerlo passarono vicino al tavolo vip. Calabria era accompagnato da una ragazza, che Asia riconobbe come la fidanzata. Tonali invece era seduto vicino a un ragazzo, che gli assomigliava molto. Incantata a scrutare i calciatori, Asia non si accorse di aver raggiunto il suo tavolo e urtò con forza la sedia, causando le risate dei suoi amici e qualche occhiata dal tavolo vicino.

I calciatori sembravano non aver notato la figuraccia della ragazza, almeno così sperava Asia. Cercò di celare il rossore sulle guance e si concentrò sul menù dei cocktail, anche se già sapeva cosa ordinare. La serata era iniziata in modo inaspettato. Asia non riusciva a smettere di pensare ai due calciatori che si trovavano a pochi metri da lei: cosa diavolo ci facevano lì? Avrebbe potuto capire se li avesse incontrati a Forte dei Marmi, meta frequentata da ricconi e aspiranti tali.

"Peccato che il ricciolo sia fidanzato, sarebbe il tuo tipo."
Asia spalancò gli occhi alle parole di Alice, che dal suo posto poteva vedere i calciatori alle sue spalle.
"Beh certo, perché invece se non era fidanzato veniva dietro a voi."
Commentò sarcastico Marco, ferito nel profondo del suo ego perché non si trovava al centro dell'attenzione.
In fin dei conti aveva ragione, pensava Asia, due tipi del genere non avrebbero mai guardato delle ragazze normali come loro. A lei però non importava molto in quel momento: l'unica cosa che attirava la ragazza era la loro carriera nel Milan, la sua squadra del cuore.

A Ste: Non puoi capire chi c'è dietro al mio tavolo, Tonali e Calabria, sto impazzendo

Da Ste: Nooo chiedi una foto

A Ste: Mi vergogno ahaha

Bloccò il telefono nel momento in cui arrivò il suo drink al tavolo. Non poteva non avvisare suo fratello; sapeva che avrebbe spinto per una foto, ma non era nel suo carattere. Non voleva disturbare e si concentrò sulla sua serata e sui suoi amici. Con il passare dei minuti la presenza dei bei calciatori alle loro spalle si fece sempre più sfuocata, ma Asia sentiva in cuor suo che quella serata aveva ancora qualcosa in serbo per lei.

DUSK TILL DAWN - Sandro TonaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora