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Sandro e Asia si guardavano da lontano, e anche se tutti sapevano della notte passata insieme, i due si limitavano a qualche occhiata incendiaria; gli occhi di Asia erano sufficienti per far tornare Sandro a poche ore prima, quando aveva notato le lievi lentiggini della ragazza in un momento tutt'altro che romantico.
Anche Asia avvertiva l'eccitazione crescere ogni volta che si voltava verso il ragazzo, e sorrideva notando i suoi occhi già poggiati sulla sua figura.

Quella situazione stava facendo aumentare il desiderio che entrambi avvertivano di sfiorarsi ancora, e nessuno dei due sembrava intenzionato a interrompere quella bolla che si era creata nel momento esatto in cui si erano presentati. Quando la palla con cui stavano giocando i ragazzi raggiunse Asia, che stava prendendo il sole sugli scogli, il contatto a lungo ritardato si concretizzò.

Sandro ignorò la palla, che venne prontamente presa da Alice, la quale si allontanò in fretta raggiungendo il gruppetto in mezzo al mare. Asia non disse una parola, ma nel momento esatto in cui il ragazzo si avvicinò allo scoglio si leccò le labbra, con un gesto inconscio che rivelava tutta la voglia di sentire di nuovo il sapore del calciatore.

Lui se ne accorse e sorrise, avvertendo immediatamente l'eccitazione crescere. Si sistemò sullo scoglio, vicino alla ragazza, e per la prima volta dalla sera precedente sfiorò la pelle nuda della giovane. I due si guardarono per un secondo che durò un'eternità: l'erezione di Sandro iniziava a diventare evidente, mentre la schiena di Asia si copriva di brividi.

'Facciamo un bagno?'
Asia non rispose ma seguì il calciatore a largo, in una zona maggiormente coperta dagli scogli. Di punto in bianco, Asia si aggrappò a Sandro, facendo combaciare i suoi seni alla schiena del ragazzo: lo sentì fremere a quel contatto. Lui la spostò davanti a sé e, finalmente, si decise a baciarla.

L'estate, gli scogli, il sole che iniziava a calare sul mare... l'atmosfera era romantica, i due ragazzi incastrati tra le rocce decisamente meno. In pochi secondi il bacio diventò famelico, voglioso. Le mani per niente timide di Sandro avevano già stretto ogni centimetro di pelle di Asia, che dal canto suo stava armeggiando con il costume del ragazzo, rendendo palesi le sue intenzioni.

'Non qui' provò a dire Asia in un sussulto di razionalità: erano pur sempre all'aperto e qualcuno avrebbe potuto vederli. Sandro si allontanò, ma la ragazza cambiò idea in maniera repentina: era troppo tardi per rinunciare. Sentiva il calore invadere la sua intimità, e per la seconda volta in due giorni decise di lasciarsi andare alle sensazioni.

Sandro non si fece pregare e in pochi secondi fu dentro Asia: l'acqua, per di più salata, non rendeva agevole i movimenti, ma i due non sembravano darci peso. Lui continuava a spingere, incoraggiato dalle unghie di Asia che solcavano la sua schiena. Sentiva le gambe della ragazza avvinghiate al suo bacino e il suo respiro sul collo. Lei percepiva con forza ogni spinta del ragazzo, i capelli di lui che le solleticavano la fronte.

'Mi farai impazzire' sussurrò Sandro all'orecchio della mora un attimo prima di raggiungere l'apice. Lei sorrise, beandosi ogni contrazione, ogni sospiro. Poi, dopo aver allentato la stretta intorno al corpo del calciatore, rispose a quel commento.
'A me sembra di farlo già'.
Sandro sorrise, mentre riprendeva fiato; guardava quella ragazza così spontanea e avvertì crescere la voglia di sentirla vicina. Così, senza preavviso, la tirò a se e le dedico delle lunghe carezze; lei ricambiò.
Si stavano ringraziando per quei due momenti di intimità, con la leggera paura di non poter ripetere quell'esperienza.

Asia non poteva sapere che Sandro, in quel preciso istante, stava pensando di restare per tutte le vacanze in quel paesello toscano, solo per stare con lei. In fin dei conti, avrebbe ripreso gli allenamenti dopo tre giorni, e non riusciva neanche a concepire un modo migliore di passare le ferie se non nel letto con Asia.

Sandro non poteva sapere che Asia si sentiva piena di vita e svuotata alla stesso tempo: pensava che, nel giro di qualche ora, il calciatore sarebbe sparito, lasciandole solo il ricordo dolce amaro di quei momenti condivisi.

I ragazzi si ricomposero e tornarono dagli altri. Non tentarono nemmeno di nascondere ciò che era accaduto: il rossore sulle guance di Asia e i segni sulla schiena di Sandro non potevano essere nascosti. Passarono il resto del pomeriggio a guardarsi, questa volta con il ghigno di chi ha condiviso le proprie sensazioni e mescolato i propri respiri.

DUSK TILL DAWN - Sandro TonaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora