Il risveglio di Asia era stato particolarmente brusco. Sandro si era già alzato dal telo, e pensò bene di prendere la ragazza e buttarla in mare. Lei si rese conto di non essere più sotto l'ombrellone, ma, ancora mezza addormentata, realizzò ciò che stava accadendo solo quando l'acqua salata inghiottì il suo corpo.
"Bastardo di un calciatore." Urlò riemergendo rivolta a Sandro, che stava sghignazzando. Gli amici della ragazza gli avevano consigliato di evitare: Asia era abbastanza suscettibile su queste cose, ma lui si sentiva abbastanza in confidenza da prendere quell'iniziativa. E ne ebbe conferma quando lei gli corse incontro, con un lieve sorriso e il desiderio di vendetta.
Trascinò il ragazzo a largo e tentò di buttarlo sott'acqua, ma la stazza del calciatore le impedì di riuscire nel suo intento. Cercò di farsi forza con le gambe, agganciandosi al corpo del ragazzo, ma finì solo per causargli un'erezione. I brividi coprirono la schiena di Asia non appena si rese conto della reazione di Sandro: adesso erano una di fronte all'altro, le gambe di lei ancora avvinghiate al bacino di lui.
L'eccitazione saliva, le mani di Sandro si fecero spazio tra i capelli di Asia per accarezzarle la schiena. Lui si avvicinò, ma la ragazza lo fermò.
"La regola è niente sesso, quindi fatti baciare." Asia sorrise sentendo il tono perentorio del ragazzo.
"Sandro non siamo in campeggio, qui c'è un sacco di gente che probabilmente ti ha già riconosciuto, non voglio gossip, ti creerebbero problemi..."
Prima che Asia finisse di parlare, Sandro l'aveva già baciata. Lei si lasciò andare, come sempre tra le braccia del ragazzo.
"Queste cose le gestisco io, tranquilla. Non sei un gossip."
Dette queste parole riprese a baciarla, combattuto tra la voglia matta di approfondire quel contatto e la promessa fatta ad Asia."Piccioncini, se avete finito noi faremmo aperitivo." La voce di Alice li riportò alla realtà.
"Cinque minuti e ci siamo." Disse Sandro scostando Asia. Lei sorrise maliziosa, sapendo a cosa servissero quei cinque minuti, e decise di rendere le cose complicate al calciatore.
"Non fare la stronza e allontanati, altrimenti ci vorranno ore."
Sandro con molta fatica riuscì a calmare la sua eccitazione e a uscire dall'acqua con Asia."Tu cosa prendi?"
"Coca cola zero."
"Niente alcol? Sei davvero ligio al dovere. Un mojito non ti farà dimenticare come si gioca a calcio."
"Devo guidare, e probabilmente prendermi cura di te completamente sbronza, considerato quanto reggi l'alcol."I ragazzi fecero aperitivo e Sandro si sentì leggero come non mai. Le risate e i discorsi dei giovani gli facevano bene: parlavano di argomenti quotidiani, cose banali. Cose che lui per troppo tempo aveva dimenticato, imbrigliato in un mondo dorato che non lo aveva mai reso davvero felice.
"Ci vediamo in campeggio."
Disse Asia agli amici prima di salire sull'auto di Sandro. In effetti, come aveva predetto il ragazzo, lei era abbastanza brilla, ma ancora presente.
"Vedi di non vomitare in macchina principessa."
"Coi soldi che hai la compri nuova di pacca domani, non rompere."
Lui rise all'ennesima frecciatina della ragazza.
"Guarda che bel tramonto, invece di pensare a me."
"Finalmente si è deciso a tramontare." Rispose Sandro malizioso. Asia sorrise sorniona, pensando al ragazzo accanto a lei, inconsapevole di ciò che stava per accadere.All'improvviso, Asia si chinò verso il ragazzo, suscitando la reazione di Sandro. "Oh stai male?"
"Pensa a guidare." Rispose Asia slacciando il costume del ragazzo.
Sandro era sorpreso e incapace di reagire: sentì il sangue defluire verso il basso in pochi secondi e il suo cervello perdere la lucidità.
La ragazza iniziò ad armeggiare con la sua erezione: in un sussulto di razionalità, Sandro virò verso la prima piazzola di sosta. Asia sentì la manovra e sorrise al pensiero del ragazzo incapace di guidare a causa sua.
"Te sei completamente pazza."
"Se vuoi smetto..." rispose Asia guardandolo con un'espressione innocente che cozzava con la situazione.
Sandro non disse niente ma poggiò la mano sulla nuca della ragazza, incoraggiandola a continuare ciò che aveva iniziato. La lingua di lei iniziò a lambire le sue parti più sensibili, facendolo gemere.Con il sole ormai calato nel mare, i due ragazzi si abbandonarono all'ennesima notte di fuoco: conscia della partenza di Sandro che inevitabilmente si avvicinava, Asia era intenzionata a non perdere neanche un attimo di quelle notti.
Sandro, nonostante l'eccitazione che riduceva di parecchio le sue attività cerebrali, riusciva solo a pensare che non voleva per nessun motivo fare a meno di quella ragazza un po' matta.Dopo aver raggiunto l'orgasmo, Sandro era intenzionato a ricambiare ma Asia lo fermò.
"Abbiamo prenotato per le 21:30, se non ci muoviamo faremo tardi. Abbiamo tutta la notte."
Sandro faticò a trattenere un sospiro a quelle parole: si limitò a ripartire.Asia lo guardava, felice di aver rispettato la regola autoimposta. Il giorno prima pensava davvero che quello fosse il modo migliore per mantenere una minima distanza tra loro. Adesso si rendeva conto che era l'esatto contrario: gli attimi diurni passati a parlarsi, prendersi in giro, scherzare e ridere, alla lunga si sarebbero rivelati il vero problema.
Che fare sesso con quel ragazzo le piaceva lo aveva capito dopo 10 minuti nel suo letto: quelle giornate di castità le avrebbero fatto capire che passare del tempo insieme le piaceva ancora di più.
Asia non poteva immaginarlo, ma il suo tiepido tentativo di difesa le si sarebbe rivolto contro.
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DUSK TILL DAWN - Sandro Tonali
Hayran KurguAsia è la tipica ragazza di provincia che da oltre venti anni passa le sue estati nel solito campeggio. Sandro è un calciatore del Milan, che dopo un finale di campionato decisamente poco felice accetta la proposta Davide di passare qualche giorno...