CAPITOLO 6
Pov Ella Gennis
"Dovrei sapere chi sei?" Domanda perplesso con un sorrisino che mi farà perdere la testa
"É la figliastra di Nora la compagna di papà" gli spiega il fratello.
"Non aveva due figlie?" Domanda Noah che sembra ancora perplesso
"A quanto pare ne ha un altra" gli risponde Cristian
"Ci incamminiamo, sono le sei passate non vorrete arrivare in ritardo" cerco di cambiare discorso per affrettarci
"Si hai ragione" dice Cristian
💢
Pochi minuti dopo quello che mi ritrovo davanti é una vista spaziale: la piscina, l'erba del giardino ben curata, fontanelle.. é indescrivibile..
"Questa non é una villa, è una fottuta reggia!"dice Stacy fissando la casa dei Dennis estasiata.
"La nostra casa in Svizzera e in Lituania é ancora più grande" dice Noah con disinvoltura.
"Entriamo dai" dice Cristian
Per tutto il percorso ammiro tutto ciò che mi circonda.
Noah bussa alla porta e ci apre un uomo sulla sessantina, in tenuta elegante, con giacca e papillon.
"Bentornati signori e benvenute signore, la cena é quasi pronta" ci saluta e ci avvisa l'uomo
"Grazie Jed, andiamo subito" dice cordialmente Cristian mentre Noah supera Jed, che per poco barcolla e si dirige al piano di sopra.
"Tutto bene?" Domando
"Certo signorina non si preoccupi" mi dice lui.
La sala da pranzo é immensa, c'è un lungo tavolo e tredici sedie, un orologio antico, foto di famiglia che guardo e noto da piccoli Cristian, York e Noah in montagna. Cristian ha un cappellino di Spiderman, York ha un paio di occhiali simili a quelli di Harry Potter e Noah ha un bastone in mano a mo'di avventuriero.
Potrebbero avere sette anni l'uno, che dolci!Ci sono altre foto di una donna e Harry, Harry e i figli e tutti i figli in braccio a Babbo Natale.
"Ma quanto ci hai messo? Sono le sei e mezza passate" mi rimprovera la mia matrigna appena arrivata in sala da pranzo.
"Eravamo a piedi abbiamo fatto prima possibile" le dico io evitando i suoi occhi.
"Si certo, troppe scuse per le mie orecchie" dice Nora incamminandosi dov'era prima.
"Sapete dove sono le nostre camere?" Chiede la mia amica a Cristian.
"Si, la tua é vicino alla mia, quella di Ella invece é vicina a quella di mio fratello"
Scende poco dopo Noah con lo sguardo fisso sul suo cellulare.
"Vi accompagniamo. Io accompagno Stacy e Noah accompagna Ella." Continua Cristian. Noah alza lo sguardo dal display e dice
"Avete detto il mio nome?"
"Si idiota, ti ho detto di mostrare la camera da letto a Ella" gli dice il fratello
"La mia, la sua, la tua, quella di papà che camera?" Domanda Noah e Cristian si mette le mani ai capelli disperato emettendo un
"Devo stare calmo" a bassa voce, anche se tutti l'abbiamo sentito
"Eh va bene ti accompagno" dice infine Noah sogghignando per aver fatto esasperare il fratello."Ci vediamo dopo allora" saluto la mia amica e seguo il ragazzo che dormirà accanto alla mia stanza.
Saliamo le scale, attraversiamo un lungo corridoio, pieno di porte.Ad un certo punto Noah si ferma, apre la porta e mi ci spinge dentro.
"Ehi ma che diavolo!" Urlo io e lui mi mette una mano sopra la bocca, per zittirmi
"Stai zitta, non vuoi che ci sentino vero?" Domanda lui e io gli mordo la mano.
"AHIA! CAZZO!" Grida lui, agitando la mano in aria per fare passare il dolore
"Te lo sei meritato"
"Perché siamo qui?" Gli domando continuandoLui mi sbatte alla parete e mi ritrovo la sua mano dolorante sul collo e l'altra dietro la mia nuca.
"Che fai?!?" Dico io spaventata
"Se tu vivrai qui, dovrai seguire delle regole"
"E fidati se mio padre vi ha invitato qui per le vacanze estive significa che ci rimarrete" dice lui"Ma che ne sai? E poi chi sei tu per darmi delle regole? Ah si nessuno" dico io
"Numero uno io sono il padrone di casa e quello che dico io é come la Bibbia qui quando non c'è mio padre e anche quando c'è"
"Numero due non fare troppo la spavalda con me io parlo di tutto con chi mi pare e piace, se io voglio raccontare di chi mi fa un pompini o di chi mi scopo sono affari miei e lo racconterai pure se ci fosse un neonato e non me ne importerebbe lo stesso"
"E numero tre se non mi ascolterai il tuo soggiorno qui sarà un inferno, so rendere la vita difficile a una come te " continua lui
"Una come me?Come sono quelle come me?" Chiedo io ormai stufa delle sue parole
"Principessine, che credono che il mondo gli cadi ai loro piedi solo perché sono cresciute con i fiorellini tra i capelli e ora hanno un bel sorriso, che non guardano dove camminano e che si vestono come quelle che vivono nel mondo dei sogni"
"Tu?Come ti ricordi di come ero vestita?" Chiedo io perplessa, me ne ero dimenticata anche io. Anche se comunque ho una pessima memoria e a stento avvolte ricordo quello che ho mangiato o quello che ho fatto.
"Era il 28 dicembre del 2017 la festa di compleanno della tua sorellastra Genovia, avevi gli occhiali, treccine e apparecchio."
"E poi non sapevi camminare su scarpe basse con tacco alto un centimetro, pochi passi e finivi a terra" dice lui ridendo
"Ehi!Io so camminare benissimo sui tacchi!"dico io
"Eh infatti mi sei caduta addosso" continua lui.
"Inciampata vorresti dire."
"Perché ti ricordi di me?"continuo guardandolo negli occhi.
"Come si può dimenticare una ragazza a cui é affibbiato il nomignolo Cenerentola?" Chiede lui ironico
"Il mio nome é Ella e pretendo che mi tu mi chiami così" dico io liberandomi dalla sua presa e lui, invece riprende il mio collo e lo sbatte più forte non interessandosi alla mia povera testa.
"No qui non pretendi nulla ed io ti chiamo come mi pare e piace" dice lui stringendo la presa.
"Ragazzi é pronto!!" Sentiamo avvisarci Jed dal piano di sotto.
"Arriviamo" gli risponde Noah con gli occhi ancora puntati su di me.
"Lasciami mi fai male" gli dico io cercando di togliermelo di dosso.
"E se ti comporterai ancora male, te ne farò di più Cenerentola" dice lui liberando la presa
"E ora va a prepararti, vestiti elegante, cortesemente non floreale" continua lui e prima che lui esca dalla porta gli dico:
"Dennis riguardo le tue regole."
"Io sono atea."Spazio autrice:
Ehilà come state spero bene.
Primo incontro di Noah e Ella dopo 5 anni! Carini loro. Nei prossimi capitoli ci soffermeremo su altri personaggi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Scusate per gli errori grammaticali.
Grazie per aver letto questo capitolo, se vi va mettete una stellina.Tiktok: orecchinidorati
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• ᥴ𝓲ꪀᦔꫀ𝘳ꫀꪶꪶꪖ 𝓲ꪀ ꫝꪖ᭙ꪖ𝓲𝓲 •
ChickLitTratto dal capitolo 5 "Ehm io.. sono.. Ella Gennis" dico balbettando. Prima era così sicura di me e ora che ho il suo sguardo puntato le parole mi escono a goccia d'acqua in un deserto. "Dovrei sapere chi sei?" Domanda perplesso con un sorrisino che...