I kissed a girl

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CAPITOLO 16

Pov Genovia Hels

Prendo Sun per mano e la porto sotto coperta.

"Non potevi aspettare, invece di fare queste scenate!" Le dico mentre le si sistema sopra la scrivania.

Siamo nell'ufficio di Harry.
Lo yatch è pieno di stanze...

"Smettila, la rivoglio veramente quella macchina" mi dice sorridendo.

"È da un po' che non ci vediamo" mi dice prendendomi la mano e intrecciandola alla sua.

"Non sarebbe così, se dicessi che ti piacciono le ragazze" le dico e lei toglie subito la mano.

A Sun piacciono le ragazze, ma anche i ragazzi.
Ma non lo ammetterà mai a se stessa.

"Se vuoi che questa storia vada avanti dovresti essere sincera con te stessa" le ripeto.

Questa conversazione l'abbiamo avuta un miliardo di volte.

"O preferisci che la gente creda che stai sotto ancora al tuo ex" continuo

"Io amo Noah e continuerò a farlo"
Mi spiazza, so che non mi ama...

Per lei l'amore ha solo un nome Noah...

Sarà che la sua famiglia non è aperta mentalmente sulla questione lgbtq+
ma lei è una ragazza di successo, il successo,la fama, ti porta a conoscere il mondo.

"Allora è finita, tu non mi ami, io sì" le dico.

"Aspetta"
"Io amo Noah, ma tu sei..." e quelle parole mi fanno dimenticare, mi fanno chiudere le porte e baciarla.

                                 ♟️

Usciamo dallo studio, Sun va in bagno a sistemarsi il trucco io invece vado incontro agli altri.

Vedo Noah baciarsi mia sorella.

Povera illusa.
Pende dalle sue labbra.
Se sapesse quello che ho visto in bagno.

La nostra sorellastra e il ragazzo di cui perdutamente innamorata.

La nostra piccola Ella Gennis, alias Cenerentola.

La gente potrebbe dire che noi siamo crudeli con lei, ma non è vero siamo giuste.

La mia famiglia si è rovinata per colpa di suo padre.

Mia mamma quando mio padre è morto si è andata a consolare subito con Filip Gennis.

Filip Gennis un mediocre scrittore, che è morto in un incidente stradale.

Lo odiavo e lo odio tutt'ora.
È colpa sua e di Ella se il matrimonio dei miei genitori è finito.

Ella è così sciocca e stupida.
Una figlia dei fiori.
È sempre stata bruttina e lo sa di esserlo perché glielo ripeto continuamente.
Se avesse un minimo di autostima magari potremmo essere forse amiche.

Ho detto forse...

Vado verso Ella, la guardo.
È magra, bionda, ingenua, occhi azzurri, poco seno, poco sedere, poco di tutto. Il suo corpo è irrilevante.
Non ha carattere ne nulla.
Una nullità e lo deve sapere, ho la necessità di dirglielo.

Non posso prendermela con suo padre, ma posso sempre prendermela con lei.

É lo stesso ragionamento che fa mia madre, solo che lei la odia per altri motivi che non so e non mi interessano.
La odia è questo l'importante.

"Cenerentola" le dico e lei mi ignora
"Sto parlando con te" le ripeto prendendole una ciocca di capelli e lei si ritrae

"Che vuoi?" Mi chiede.

"Che vuoi? E così che si risponde alla tua sorellastra, hai perso l'educazione"

"Genovia cosa c'è?" Mi domanda di nuovo ella

"Un calice di campagne" le ordino.

"Genovia, lo possiamo chiedere ai camerieri, sono qui per questo" ci si avvicina Cristian.

"Io lo voglio chiedere alla mia sorellina" gli dico.

"Cristian, lascia perdere, non ne vale la pena, te lo porto subito Genovia"

Spazio autrice:

Ehilà come state?
Secondo capitolo pubblicato.
Che dire? Vi sta piacendo?
Vi avverto ci saranno altri capitoli con vari pov.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Lasciate una stellina se è così.
Al prossimo aggiornamento.
Vi lascio il mio account tiktok.

Tiktok: orecchinidorati

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