Heroes ~ Eddie Munson

Musica

"Eddie, andiamo! Faremo tardi se non muovi quello stupido sedere che ti ritrovi "

"Oh, l'hai notato? Devo dedurre che me lo guardi spesso?"

Arrossendo gli do una manata sulla schiena, e mentre lui fa un urletto di dolore lo spingo fuori da casa dei Wheelers.

Sono passati un po' di mesi dal nostro primo incontro, è dicembre ormai, e siamo diventati sempre più amici.
Siamo, come sono sempre, in ritardo per la partita di D&D della settimana.

"Andiamo, Vecna ci aspetta principessa"

Eddie mi trascina verso le bici, mentre io tento di non inciampare.
Ormai da freddo, per cui mi sono messa un maglione pesante, con una fantasia natalizia.
Mentre saliamo sulle bici penso a quanto la nostra amicizia sia cresciuta nel tempo: anche se mi piacerebbe tanto chiamarla relazione.
Mi sono resa conto, non che ci volesse molto, che mi sono presa una cotta gigantesca per Eddie. Lui però non ricambierà mai, ne sono certa.

Come potrebbe? Siamo così diversi. Ma non riesco a non pensare a come sia gentile; Oggi per esempio gli ho fatto vedere i miei vinili: anche se era ovvio che non gli piacessero, li ha comunque voluti ascoltare tutti.
È rimasto sorpreso da qualcuno, come "a night at the opera" dei Queen (non abbiamo fatto altro che cantare Bohemian rhapsody), il "White album" dei Beatles ( Revolution è diventata una delle sue canzoni preferite) e "Heroes" di David Bowie.

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"Sai, Heroes è la mia canzone preferita.", Gli avevo detto

Eddie la stava ascoltando attentamente.

"Ha un testo bellissimo. Vorrei essere un eroe, sconfiggere tutti anche se solo per un giorno... Invece sono un codardo. Fuggo via dai problemi generalmente "

Sembrava molto malinconico: non l'avevo mai visto così.

"Eddie" gli dissi, poggiandogli una mano sulla spalla "non sei un codardo. Te lo assicuro. Sei la persona migliore che conosca! E fuggire via non è così sbagliato, sai..."

Una lacrima cominciò a scivolarmi sulla guancia, e Eddie si avvicinò, spaventato.

"Mio papà, sai, hopper, non è scappato via. Era sempre stata una persona che rideva in faccia al pericolo, ma se non l'avesse fatto sarebbe stato ancora qua. Qua con me e mia sorella."

Guardavo per terra per non farmi vedere debole: non l'ho mai sopportato.
Ma a un tratto:

"Io invece corro via. Sono sempre qua, ma poterò rimpianti per il resto della mia vita."
"Mio padre è una persona orribile sai. Un ladruncolo che picchiava sua moglie, mia madre. Un giorno lo vidi, era ubriaco e stava picchiando mia madre più forte del solito. Ad un tratto, afferrò una bottiglia in mano e, e io non feci nulla. Stetti là, a guardare mia mamma morire. Non lo denunciai neppure, lo scoprí mio zio, suo fratello. Diventò il mio guardiano legale, e vivo con lui da allora"

"Mi dispiace tanto Eddie "

"Mi dispiace per tuo padre..."

Ci abbracciammo e ascoltammo un altro disco.

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Una volta finita la partita, torno a casa.
Mi levo i vestiti e mi metto una maglia che mi aveva "prestato" mio papà.
La continuo a mettere perché odora ancora di lui. In men che non si dica mi metto a singhiozzare: manca così tanto...

Il telefono squilla.

"Pronto?"

"Y/n? Tutto bene?"

"Will! Ciao! Io qua tutto bene, da voi?"

"Abbastanza. Sai, El non se la passa troppo bene. Diversi ragazzi se la prendono con lei, la bullizzano e anche piuttosto pesantemente.
Non vuole dirlo a Mike per paura che si preoccupi"

"Non ci credo! Potresti passarmela?"

"Sta dormendo... Mi dispiacerebbe svegliarla"

"Va bene... Dille di chiamarmi."

"E tu, come stai? C'è qualcuno?"

"Forse "

"Chi è??"

"Non lo conosci! È così carino... Ma non ho speranze con lui."

"Di certo ne hai più di me..."

Oddio. Mi ero scordata del piccolo problema di Will, la sua cotta per un ragazzo che sembra proprio etero.

"Scusami, Will. Non ci pensavo "

Continuiamo a parlare fino a tardi: mi mancavano questi momenti.

Spazio scrittrice

Ciao! Spero che fino a ora la storia stia piacendo☺️
La canzone la metto in cima, così magari potete ascoltarla
Non dimenticate di mettere la stellina se vi piace il capitolo❤️