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Muscoli tesi.
Mascella serrata.
Pugni chiusi.
Una vena che affiora sul lato del collo.
L'ultima frase pronunciata da Olden ha lasciato di stucco anche me.
Ryan socchiude gli occhi come per leggere dentro l'anima sadica e perversa di quello che una volta chiamavo amico.
Il silenzio sembra durare un'eternità finché qualcuno non prende parola.

<< Dici che non le faresti mai del male, eppure non hai ancora alzato il telefono per estrapolare a quel moccioso delle informazioni.>> Mark, che inizialmente ha lasciato parlare Ryan, adesso è intervenuto.
<< Non serve. Posso far rintracciare il suo cellulare in pochi minuti. Mio fratello non ci avrà pensato.>>
<< E esattamente cosa stai aspettando?>>
In risposta caccia il cellulare dalla giacca per comporre qualcosa sulla tastiera.

<< Fatto. Andiamo, ecco l'indirizzo.>> dice indicando lo schermo del suo smartphone.
<< Ma è nello stesso posto dell'altra volta.>>
<< Muoviamoci>> tuona Ryan dirigendosi verso la porta.
<< No tu rimani qua Isabel, non voglio che ti accada niente.>>
<< No Mark io vengo invece. Si tratta della mia migliore amica capisci?>> lui però mi guarda non convinto di ciò che ho appena detto.

<< Se ci fosse Ryan al suo posto, tu non prenderesti  la mia stessa decisione? >>
<< Si, farei esattamente la stessa cosa, ma non lasciarmi neanche per un secondo e se ti dico di andartene tu te ne vai.>>
<< Non me ne andrò senza la mia amica.>>
<< Sei cocciuta come mia sorella.>>

<< Vi volete muovere voi due? Sapete il tempo scorre.>>
<< Per quanto odi essere d'accordo con lui, ha ragione. Datevi una mossa.>>
Ci affrettiamo a salire nella macchina di Richard e partiamo.

Ragazze stiamo arrivando..

POV GRACE

<< Tieni quelle sudice mani lontane da me razza di ragazzino pervertito.>> toglie le mani dalla mia guancia e si allontana leggermente da me.
<< Trovo più divertente torturare te che la biondina. Quasi quasi uccido te.>> tira una pistola da sotto la sua giacca e la punta nella mia direzione.
<< Noooo. Brutto bastardo. È me che vuoi no?>> Jennifer caccia un urlo che fa sobbalzare sia me che lui. Lei ha le lacrime agli occhi e nel suo sguardo leggo dispiacere e paura.
<< Jenny è tutto sotto controllo m. Questo pazzo non sparerà.>>
<< Mm e posso sapere come fai ad esserne così sicura?>>

<< Perché in ogni caso tuo fratello si vendicherà con te.>>
<< Che cosa stai blaterando?>>
<< Vedi, tu forse non sei a conoscenza del fatto che tuo fratello sa. Sa che hai cercato di far del male a Jennifer e sa che ci hai rapite.>>
<< Stai mentendo. Tu odi mio fratello. Non puoi averci parlato.>>
<< Ne sei certo? Sai pur di ottenere quello che voglio scenderei negli inferi.>>
<< Commovente, ma non ti credo comunque. >> Alza di nuovo la pistola verso di me e fa un sorrisetto di scherno.

<< Perché lo stai facendo? Qual è il tuo scopo?>>
<< Il mio scopo è quello di fartela pagare a te e a quel bastardo di Wilson.>>
<< A lui rapendo la sorella, ma io cosa c'entro?>> Non può sapere che sono la sua ragazza.

<< Perché da quando ti ha conosciuto, mio fratello non è più lo stesso.>>
<< C-cosa?>>
<< Si è rimbecillito. Non si occupa più della droga tanto per cominciare. Ha cambiato alcune delle sue abitudini e tutto per colpa tua.>>
<< Come può essere colpa mia? Prima che ci vedessimo un paio di settimane fa, l'ultima volta è stato quasi 5 anni fa.>>
<< Ed è lì che tutto è cambiato.>> fa scivolare la pistola lungo la mia mandibola provocandomi un brivido lungo la schiena.

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