Curiosità per tutti i lettori : Anno 2018- dal Compleanno a La mia band

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Ciao a tutti, oggi vi racconto del periodo estivo di quell'anno:



 Prima di giungere all'Estate di quell'anno, nello scorso capitolo mi dimenticai di aggiungere un fatto importante nella mia vita e successo a fine superiori. La settimana dopo la rissa nello spogliatoio della Piscina, con la mia classe e con l'altra classe d'indirizzo ( quella dei due falsi amici ,della migliore amica della mezza francese e della stessa francese) stavamo facendo corso di Allenatore di Nuoto. Subito dopo le botte erano arrivate quelle mentali ed emotive. L'allenatrice ,che ci insegnava e che ci spiegava tutto, voleva sospendere me e quell'altro compagno di classe ( tanto quello non ha mai fatto un cavolo nella sua vita) mentre , rispetto a lui, ho sempre cercato la completezza ( raggiunta una sola volta nella mia storia) e son sempre stato ambizioso. La mia stessa ambizione mi aveva portato a fare la sfida di Bagnino ( che l'avevo superata, grazie all'aiuto della famosa ragazza) ed affrontare quella dell' Allenatore di nuoto, molto più tecnico e teorico ( per uno che aveva vinto medaglie e faceva quello sport da fin quando ero un bambino piccolo, era comunque una sfida e da mettersi sotto a studiare). L'allenatrice era un "personaggio", a mio parere. Quando penso questo ,di una persona, significa che mi muovo più attentamente con quella persona che con amici, parenti o conoscenti ( è il mio modo per dire: mi sta sulle scatole, oltre ad esser insopportabile, antipatica, quasi odio) sottolineo è il mio modo di interpretare quell'aggettivo . L'aggettivo lo do ogni tanto alle persone che non mi vanno a genio ( credetemi, ce ne vuole per diventare dei "personaggi", tant'è che è una mia categoria di persone di questo mondo). Capitava, nel studiare e seguire le lezioni teoriche in piscina, che mi scontravo con l'allenatrice perché lei mi diceva che non seguivo le lezioni o che giocavo al cellulare ( affari suoi, la maggior parte delle volte a far questo casino erano gli altri). Ogni tanto parlavo con i compagni di corso e basta, se mi sgamava a non seguire la lezione od a fare altro, responsabilmente mi prendevo le mie colpe. Penso che da sempre non le andavo a genio, specialmente dopo la rissa. Sapete perché fui bocciato,e fallii la sfida ? Fallii per aver esternato un mio pensiero personale riguardo l'aiutare i bambini in difficoltà. L'esame scritto lo passai con un voto tipo sette od otto o nove, non di più( non ricordo qual'è). Arrivò il colloquio o interrogazione,con i giudici ( l'allenatrice ed il suo amico di letto/ amante sposato o divorziato ,ossia il proprietario della Piscina). Andò tutto bene riguardo allo studio e domande teoriche fino ad arrivare alla fine. Dove l'allenatrice mi chiese cosa ne pensassi ,ed un mio pensiero, riguardo il mio agire per aiutare i bambini che trovano difficoltà nel nuotare. Ricordo questa mia risposta " Ciò che farei per aiutare i bambini che si trovano in difficoltà: li aiuterei dandoli consigli o entrando in acqua con loro. Se noto ulteriori problemi li darei vari gadget del tipo il bastone di gomma, braccioli ecc" e lei " Eh ma non va bene così...". Pensai " Me l'ha insegnato lei così. Ora si ricrede? " e le dissi una frase del tipo: " Nuoto da fin quando sono bambino, ho fatto una stage dove stavo in acqua con i bambini e facevano così gli allenatori. Anche miei allenatori facevano così. Se non avessi imparato così non avrei imparato a portarmi a casa qualche medaglia da ragazzino e partecipato ai campionati regionali per qualificarmi agli italiani". ( Ai miei tempi dovevi superare i regionali per qualificarti al campionato italiano o agli italiani. Lo scrivo perché è molto tempo che non nuoto ad un certo livello e non so se le regole sono cambiate). Con quella frase, non me la tirai, spiegai il perché della mia risposta per essere comprensibile dai giudici. A mio parere e ricordi peggiorò tutto. Lei s'incazzò e mi disse" Non siamo qui a parlare del tuo egoismo..." ,lì m'infastidii e cercai di trattenere la mia disapprovazione e la mia perdita di pazienza che cercavo di trattenere( perché avevo studiato ed ognuno pensa quello che vuole). Poi tanto per mettermi in cattiva luce dal proprietario mi chiese" Se devi parlare col genitore od i genitori di un bambino incapace a nuotare o che hai aiutato nell'esercizio, tu cosa li diresti? le tue parole?" e risposi " Semplicemente li direi che il figlio deve migliorare o sta migliorando. Siamo allenatori per poterli aiutare e sostenere, dargli fiducia è un aiuto in più per raggiungere i nostri obbiettivi prefissati, come mi ha insegnato" e lei non disse nulla. Continuai " Secondo me non esistono persone o bambini incapaci a nuotare, non si smette mai di imparare e ci si migliora col tempo". Mi chiese nel finale " Se uno dei due genitori è un grandissimo antipatico, tu che li diresti?" e pensando andasse tutto bene " gli direi la stessa cosa che le ho detto prima. Sarebbero comunque miei allievi e li aiuterei. L'importante è giungere agli obbiettivi prefissati, così magari diventa una passione del bambino/della bambina. Farei così " . Li scoppiò il casino. Non so per quale motivo il proprietario disse qualcosa nell'orecchio dell'allenatrice e la trovai una mancanza di rispetto nei miei confronti. Lei mi disse semplicemente " Io ti boccio" e pensai stranito qualcosa del genere " Cosa? Che ca**o ha detto? Ma che ca**o..." e le dissi " Ok" e poi le chiesi gentilmente ( dentro di me la pazienza era andata a quel paese. Volevo andarmene dal luogo del colloquio per evitare qualsiasi problema) " Mi scusi, per quale motivo?" e lei " Non posso accettare uno che la pensa così, specialmente sull'aiutare i bambini!" e lì degenerò tutto ( per via del carico di studio che avevo, i sensi di colpa per i miei errori in Amore e l'essermi fatto il mazzo per l'esame per sentirmi dire che ero stato bocciato). Ricordo che sbottai e le dissi " Non è che tutti la devono pensare come lei. Lei mi ha dato le basi per studiare . Se questo è sbagliato, si faccia due domande lei. Mi sono fatto il mazzo per sentirmi dire così... Contenta lei" ero furioso. Nel cercare di uscire dalla stanza il proprietario disse ( una frase simile) ad alta voce a lei " Che ragazzo irrispettoso! lo dovevi bocciare anche al bagnino" ritornai a metà stanza poco più distante da loro e dissi qualcosa di pesante alla coppietta di letto. Tipo " Si come no. Voi due siete degli infami. Perché non mi ha detto i voti e la media totale prima di bocciarmi ( nome dell'allenatrice)?" e lei " Va bene ( mio vero nome), ora te lo dico: lei ha preso ( il voto che presi tra i tre medio-alti che vi scrissi) più questo che è tra il voto quattro e cinque per le sue parole. La media è un voto negativo" . Ragà ricordo davvero queste sue parole ( in qualsiasi voto nella media, era sufficiente che mi avrebbe permesso di ottenere la certificazione). Uscii dalla stanza dopo aver detto ironicamente " Bene" nella mia mente pensavo su di lei: " Str***a" ed a loro "Vaff***o anche a voi due". Tanto per esser sotto pressione, la mezza francese,mi chiese aggiornamenti riguardo al mio risultato finale, nei primi cinque minuti circa non dissi nulla perché ero incavolato, poi le dissi l'accaduto all'esame. Lei si mise ad urlare e parlai con la mia prof che parlò con l'allenatrice che mi venne detto che l'anno successivo avrei ripetuto il corso se fossi andato in quinta superiore. Da lì in poi mi ripromisi che se avessi una figlia od un figlio non li farei imparare a nuotare lì ( ovvio con il consenso della mia futura moglie). Questo breve storia non la racconto praticamente mai nella mia realtà. fino adesso l'avevo quasi dimenticato, vi ho scritto la verità nonostante i miei ricordi siano a sprazzi ( e le conversazioni penso siano da testimone su questo).

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