Curiosità per lettori maggiorenni: Febbraio 2019- Lavorare per dei Truffatori

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Ciao a tutti cari lettori maggiorenni, spero che con questa mia testimonianza e racconto possa aiutarvi ,o esservi da monito, per segnalarvi aziende illegali e truffatrici e dirvi i miei pensieri. Siete liberi di pensarla come volete riguardo agli argomenti che vi scrivo, questo mi sta sul cavolo parlarne perché fui letteralmente pescato dal mazzo di carte, scelto e loro provarono ad indottrinarmi alla cultura del furto ed alla loro politica aziendale. Sarò pesante contro questi che mi stanno sul ca**o.Sottolineo che questo fatto iniziò a farmi odiare la gente comune.



 Piccolo ritorno indietro a quella situazione a Settembre 2018, avevo incontrato tra i consigliati di YouTube: Rayan Seventeen17 ,ed ero letteralmente impazzito ( positivamente) per lui e per averlo scoperto (perché aveva una media canzoni sulle 500/800 mila visualizzazioni all'incirca). Pochi giorni dopo conobbi ,sempre su Internet, Sfera Ebbasta ( ed anche per lui impazzii), ammetto che ero molto positivo su tutto. Durante l'estate avevo cercato di esser assunto come bagnino presso qualche piscina nella zona della mia residenza, però nessuno mi prese. Da Settembre che cercavo un lavoro ed ero su molti siti di agenzie di lavoro. Scaricai perfino un'applicazione sul cellulare e vi svelo che è CornerJob. (Ve l'ho scritto perché è lì che fui adescato da quell'azienda, per questo non scaricatela). Quindi ero in questa situazione ed avevo fatto molti colloqui di lavoro andati male perché mi ero buttato a cercare un'occupazione e dovevo ancora pian piano crescere. Scaricata l'app e registrandomi cercai offerte di lavoro come: addetto alle vendite/commesso/ scaffalista (che mi piacerebbe fare) ed operaio. Fino ai primi di Gennaio ammetto che non trovai nulla che mi poteva interessare. Poi venne fuori un'offerta del tipo: " Cercasi ragazzo/a addetto/i alle vendite e distribuzione volantinaggio per importante ( o grande) azienda, anche senza esperienza nel settore" ci pensai qualche giorno ,fino almeno a metà Gennaio. Avvertii i miei genitori e mi buttai. Feci la candidatura e presi contatto con la Segreteria dell'azienda ( poi scoprii che un signore/ tizio al di fuori di questi, aveva fatto l'offerta di lavoro sul sito ,pagato da questi. Questo è quello che ricordo. Poi vi dirò come ero riuscito a venirlo a sapere). Ora veniamo alla parte che mi vergogno di aver vissuto perché possa essere una testimonianza e possiate leggerla: tutto parte dal colloquio di lavoro. Mi dissero di presentarmi a Saronno ( sede principale od una delle più grandi dell'azienda, dove cercavano ed avevano bisogno di reclutare). Praticamente mi persi per strada perché non ho senso dell'orientamento e speravo ci fossero i cartelli, o qualcosa che dicesse: "ufficio col nome dell'azienda" immaginandomi un'edificio tutto loro e pieni zeppi di soldi. Nel perdermi in quella città chiamai almeno due volte la segreteria: nella prima chiamata non risposero, richiamai e finalmente mi risposero quei bast***i, che erano incazzati e mi parlarono in malomodo ( ed il bello che sull'app gli scrissi giorni prima: " se mi perdo, per raggiungere l'ufficio come faccio?" chiesto gentilmente, e loro mi risposero di chiamarli). Alla fine, questi avevano un ufficio che era un'appartamento in un condominio del cavolo in centro città ( che mi dissi mentalmente : " Ca**o dirmelo prima no!!". Arrivato lì e trovai almeno cinque ragazzi ( più grandi di me di tanti anni) che anche a loro dissero di esser stati candidati al lavoro ( questo perché chiesi informazioni a loro, siccome sembrava una casa più che un' ufficio aziendale) che erano davanti ad una scrivania ( o piano rialzato, non ricordo il nome dell'immobile. Immaginatevi che sembrava l'ufficio dell'ospedale dove si va per prendere appuntamento per una visita, solo più piccolo) con due segretarie (età loro tra i 30 ai 50 e passa anni). Pian piano l'ansia mi assaliva e venne il mio turno. Le segretarie mi dissero di seguire la Responsabile ( non il mio tipo di ragazza/donna per via di aspetto fisico, mentalità e carattere). Si presentò con 200 chili di trucco ed un vestito da riccona sfondata, era scollato che mostrava il suo corpo. Mentre da parte mia ero con i capelli lunghi col codino e vestito bene ( non troppo elegante: avevo jeans e camicia, felpa normale ed una delle mie giacche leggere). Mi chiamò per nome e mi disse di seguirla. Mi portò nel suo ufficio dove chiuse la porta ( senza chiuderla a chiave). L'ufficio era una scrivania ( che praticamente copriva tutta l'area della stanza )con un computer, fogli sparsi in giro senza un briciolo di senso. Mi sedetti e le diedi il curriculum, lei lo lesse e mi fece domande normali ( su studi e lavoro, non private). Un fatto comportamentale strano della Responsabile fu che si toccava la scollatura del vestito come ad invogliarmi od a mettermi sotto pressione ( mi sembrava ci provasse con me in certi suoi modi. Pensai che stavo leggendo male la situazione e che non era vero che ci provasse con me). Per tutto il colloquio si toccava il vestito ed il suo corpo ( pensai perfino di esser finito in una sottospecie di candidatura a film pornografico ,per via del suo comportamento ed atteggiamento nei miei confronti. Non vi mento: l'avevo pensato davvero). Voi lettori potreste pensare che fosse accaduto qualcosa con lei, o che le abbia detto qualcosa, in realtà non le dissi nulla.In realtà le chiesi se mi avessero preso o no. Lei mi rispose di si. In pochi minuti, da un cassetto della scrivania tirò fuori dei fogli col contratto ( che ho tutt'ora tengo per testimoniare la falsità dell'azienda). Fece due fotocopie una per lei, l'altra per me e mi disse di presentarmi lunedì lì a Saronno( sottolineo che non mi disse nulla sul lavoro da fare, mi fece domande se ero un bravo oratore e sapevo convincere le persone). Tornai a casa e la sera andai dai miei genitori a leggere tutto e il contratto era convincente tant'è che lo firmai ( con supervisione dei miei), sottolineo questo: mi pagavano a provvigione ( ossia dovevo portare risultati e vendere per conto dell'azienda). Allora decisi, entro l'inizio di lavoro di informarmi a riguardo dell'azienda. Il lunedì ( pochi giorni dopo il colloquio), arrivai senza perdermi in quell'ufficio/ appartamento ( che lo reputo uno schifo). Arrivato all'ora richiesta o poco prima ( mi dissero tipo per le 8:00 ,se non erro). All'inizio salutai le Segretarie e loro ( non mi salutarono ) mi dissero senza giri di parole che dovevo raggiungere la stanza vicina all'ufficio della Responsabile che lei mi aspettava lì. Aprii la porta: la Responsabile non c'era, c'erano sulla ventina di ragazzi e ragazze che mi salutarono chiedendomi se " ero quello nuovo?" e dissi di si. Davvero delle ragazze vennero davanti a me a stringermi la mano e dopo i maschi ( pensai che fosse strano che le ragazze si fiondassero su di me a stringermi la mano. Ed iniziai ad insospettirmi sulla veridicità dell'azienda, se fossi finito in un tranello o complice di gente losca). Tempo di stringere la mano a tutti ed arrivò la Responsabile ( in ritardo rispetto alle 8:00 di mattina ed è una mancanza di rispetto, a mio parere). Questa era arrivata, entrata nel suo ufficio si sarà tolta giacca, senza che tutte le altre persone la vedessero, ed era venuta a fare " Riunione Aziendale Mattutina- Iniziale" lei disse che eravamo in due nuovi arrivati. Che dovevamo studiare manifesti affissi al muro con scritte parole ,che loro ritenevano scientifiche e statistica applicata ( per la statistica: un appassionato di Basket è come se giocasse a quello sport. Spero abbiate capito od intuito il significato). C'era scritto frasi del tipo" Per la proprietà transitiva in statistica: su 11 persone avrai 10 No, 1 accetterà la tua proposta" nella mia testa iniziai a pensare quello che avevo studiato in matematica, e non mi venne in mente di aver studiato nulla di simile a scuola. Che mi ricordo, c'era il manifesto vicino che diceva " Non siete le persone che siete. Qui dovete vendere per l'azienda e mantenere fuori dalla porta la vostra vita privata" era una sorta di Lockdown mentale ed indottrinamento. Mi diedero un foglio dove mi dettarono cosa scrivere ed imparare a memoria, ossia dire nome e cognome, dire per chi lavoriamo ( azienda terza pagante dell'azienda in cui lavoravo), per quale motivo dovevano ascoltarci o ascoltarmi che cosa offrivo/ offrivamo. ( Credetemi fu un casino per me, sono un ragazzo che gli ci vogliono dei giorni e/o settimane per imparare e sapere tutto). Ad imparare venne da me una ragazza ( non il mio tipo e troppo bassa per i miei canoni di bellezza femminile) ed iniziai ad imparare con lei ( qualche ragazza che reputavo bella esteticamente c'era, saranno state due almeno). Passata mezz'ora od un'ora a studiare quello, la Responsabile richiamò tutti. Era sempre col vestito scollato del colloquio dei giorni prima e solo me aveva portato nel suo ufficio ( mi creò qualche dubbio nel seguirla, lei tenne la porta aperta, e ripensai che davvero fossi su un set di film a luci rosse) mi chiese come stava andando il primo giorno e le dissi che non c'erano problemi ( mentii per evitare domande del tipo: " sei un poliziotto? una spia della Polizia? della CIA? dell' FBI? ". Perché in realtà avevo un battello di domande, dubbi e sospetti). Richiamò il Suo Fidato ( tenete a mente: Suo Fidato o vice- Responsabile, un ruolo del genere aveva questo) era un ragazzo con almeno uno o due anni più di me, se non erro. Nato non so dove, origine straniera italiano perché nato in questo Stato e mi fu affidato come Tutor Aziendale ( che aveva la sua cerchia dentro al lavoro, credetemi).Ci divise in tipo in 5 macchine ( gruppi di 5 ragazzi a gruppo ed ad auto). Le auto erano Fiat 500 e Fiat Panda malandate: avevano problemi ai freni, acceleratore, non facevano i controlli periodici e sentivi la parte interna del sedile conficcarti nella schiena ( un vero schifo. Scusate la repititività). Partimmo per le 9:00 di mattina e per le 21:00 di sera ritornammo in sede, la città da raggiungere non ricordo dove era, in qualche parte sperduta dell'Italia. Iniziato a lavorare, il Tutor si decise con gli altri ragazzi e ragazze e ci prendemmo una zona ( che suddividevano in quartieri). Mi disse di seguirlo e facevo quello che mi diceva. Vidi che si avvicinò ad un citofono e suonò ad i residenti. Preoccupato e spaventato della situazione gli dissi una frase del tipo " Ma che ca**o fai!!?" ( o parole del genere come a dirgli: " non mi era stato detto che questo fosse il lavoro" ) lui mi disse una roba del tipo " Che ca**o vuoi!! Questo è il nostro lavoro. Stai zitto e lasciami parlare" un signore rispose e lui disse quello che doveva dire lui. ( Quello che disse erano le parole che mi avevano dato da studiare in quella mattina). Questo suonava ad ogni campanello a dire sempre le solite ca***te alla gente per convincerli. Una signora anziana, se non erro, ci fece salire e lui la convinse a firmare un documento ( che lui e l'azienda chiamano " Contratto di luce, gas, energia elettrica" " Contratto per abbonamenti vari").Dopo esser salito dalla signora ero mentalmente impietrito, perché stavo scavalcando la legge di nuovo ( una lunga storia che vi racconterò in uno dei vari capitoli speciali). I sensi di colpa mi assalirono perché non mi era stato spiegato né detto nulla del genere da fare. Usciti dalla signora, andammo da altri citofoni delle case delle persone. Finché all'ora di pranzo lui si messaggiò con gli altri ragazzi e ragazze ( uno ad uno) ed andammo in un ristorante a pranzare. Non feci alcuna domanda, rimasi davvero scioccato da che cavolo stavo vivendo. Finito pranzo il Tutor mi chiese: " Hai domande? Che prima mi hai fatto fare una figuraccia. Non era professionale" la mia risposta " Guarda che la Rensponsabile non mi ha detto nulla riguardo al lavoro, vederti entrare da una signora, convincerla che l'azienda le offre un contratto a caso. Non è illegale?" (la mia fu un modo per fargli capire: " lo sai che è illegale fare questo? lo sai che non mi è stato detto un ca**o?" )e lui mi disse: (lo metto in stampatello la sua risposta perché i miei sospetti da li esplosero e volli informarmi nei riguardi di questi)" NON STIAMO FACENDO NULLA DI ILLEGALE" ricordo nel dettaglio queste parole. Questo continuò a suonare ai citofoni ed a presentarsi. Verso fine del lavoro, all'ora di cena, si mise d'accordo con il gruppo e salimmo sulla macchina. Sempre il Tutor mi disse " Sei stato bravo, hai fatto poca pressione riguardo il nostro lavoro. Altri ragazzi il primo giorno e poi si dimettono o vanno a litigare con la Responsabile e poi si dimettono" come a leccarmi le scarpe. (Nella mia testa pensavo: " Avrò le informazioni che voglio a costo di fartele sputare e ti mentirò. Bast***o pezzo di m***a" ) e nella mia testa mi promisi che senza le adeguate informazioni non mi sarei dimesso. ( Avevo già in mente di fare la mia autobiografia qui su Wattpad e tutti avrebbero letto di come non fidarsi di altri italiani, ed invece a voi lettori, di fidarvi delle mie parole). Appena arrivati a Saronno,( non venni a saperlo dal Tutor) però lui disse alla Responsabile che avevo fatto troppe domande riguardanti il lavoro. Non appena arrivato e fatta la " Riunione Aziendale Serale- finale" e lei disse che erano state prese in totale Numero/i di Partita IVA, totale di Conti Correnti, totale di Codici Fiscali e Dati sensibili delle persone. Pensai di esser finito nella cacca più totale, che così in basso non ero caduto e pieno di sensi di colpa. Una sola cosa avevo in mente: avere quelle informazioni che cercavo. A tutti i ragazzi disse di prendere ed andarsene, stavo per farlo però la Responsabile mi prese nel suo ufficio e chiuse la porta dicendomi: " Mi è giunta segnalazione che tu hai fatto troppe domande e pressione riguardo al nostro lavoro. Hai qualche domanda da farmi?" e le domandai " Si, perché entriamo nelle case della gente? A che cosa serve? Non è illegale offrire contratti a caso?" vi scrivo ciò che ricordo riguardo alla sua risposta: " La nostra è un'azienda legale. Entrate nelle case delle persone è per farvi fidare da loro e non è illegale perché loro vi hanno invitato ad entrare. Non è illegale offrirgli contratti per l'azienda terza che ci paga gli stipendi a me ed a te. Che nel nostro caso è Eni" la puzza era sotto il mio naso. Vedendo che lei stava dicendo cose senza senso le domandai " Mi ero informato riguardo la vostra azienda e non ho trovato alcuna informazione. Nulla di nulla, nemmeno la pubblicità ,perché? Lei mi ha appena detto che è un'azienda legale" stavo facendo il suo gioco in modo che sputasse il rospo. Lei: " A noi non serve la pubblicità se le fanno le grandi aziende tra di loro e noi ci guadagnammo. Non ci serve su Internet od in TV sennò tutti saprebbero cosa facciamo". ( Vi ho scritto ciò che ricordo riguardo alla conversazione). Mi lasciò andare a casa e torniamo tardissimo. Arrivato lì spiegai la situazione ad i miei e li dissi che non mi sarei dimesso finché non mi sarei sentito dire la verità sull'azienda e sulle sue attività illecite. Il secondo giorno fu simile al primo. Arrivato dalle segretarie ( iniziarono a starmi antipatiche ed insopportabili) entrai nella solita stanza per la riunione mattutina, la Responsabile sempre in ritardo, arrivata studiammo per un'ora questa volta venne a studiare con me una delle due ragazze che trovavo bella fisicamente. Quella str***a della Responsabile ( perché da lì in poi mi disse due fatti che mi diedero fastidio e la iniziai ad odiare con tutto me stesso) mi prese nel suo ufficio e mi disse " Non fare pressioni al tuo Tutor. Lui è lì per aiutarti" me ne stavo per andare, mentalmente la mandai a quel paese. Prima di uscire dall'ufficio mi disse " E tagliati quei capelli che non sei professionale!" come ad impormelo, mentalmente la rimandai a quel paese. Il giorno dopo ed i giorni a seguire furono ancora più assurdi e strani, oltre alle solite riunioni noiose. Quel giorno fui praticamente più seguito da una delle due belle ragazze. Grazie all'imparare quello da studiare e sapere a memoria. Nel parlare con questa ragazza vidi un ragazzo suo coetaneo e che lavorava lì letteralmente guardarmi male. Pensai che tra i due ci sia o sia stato qualcosa quindi tenni le distanze a livello di argomenti e linguaggio. Solamente che con lei sentivo di potermi fidare davvero e che era una brava persona rispetto a tutti gli altri, che insieme sembravano una gang.Poi me, il mio Tutor e la tipa ed altre due ragazze, andammo in un'altra città piccola sperduta italiana ( davvero non ricordo dove fosse questo posto). Andammo a far colazione al MC Donald's. L'assurdo fu che il Tutor amoreggiava, palpeggiava in pubblico un'altra ragazza del gruppo e pensavo fossero amici intimi ed a colazione lui mi disse (senza che glielo domandassi) che la ragazza lì erano fidanzati. Non lavorammo praticamente quella mattina ( oserei dire, menomale) perché il Tutor ci portò in un bar dove iniziò a giocare a Biliardo con la fidanzata ed un'altra ragazza mentre rimasi a parlare di studi con la bella ragazza ( molto più grande di me), in modo da avere la sua fiducia e sentirmi dire che era un'azienda illegale. Pensate che pranzai anche con la bella ragazza ( e con gli altri ragazzi, perché come al solito eravamo in cinque su una macchina ed in quella città). Quel pomeriggio andammo poi in un condominio enorme ,non so quanti metri quadri erano. Il Tutor convinse qualche persona e per la prima volta qualcuno, senza che gli dissi nulla, mi mandò a quel paese ( e per la persona che sono, prima di mandarmi a quel paese, è perché ho detto o fatto qualcosa che non andava bene. Invece lì mi dissero direttamente " Vaff***o" e pensai che avessero fatto comunque bene, siccome non bisogna fidarsi di sconosciuti). Nel ritornare mi misi a sedere dietro al guidatore ( la bella ragazza) e seguendo i miei studi mi dissi di provare per vedere cosa sarebbe accaduto ( in caso mi avrebbero pestato a sangue). Lei iniziò a ricevere delle chiamate da un numero, perché le squillò spesso il cellulare. Riuscì a rispondere e si mise praticamente a discutere alla guida con uno. Finita la conversazione eravamo praticamente a parcheggiare la macchina davanti all'ufficio e la ragazza disse a noi in macchina: " Guardate quello str***o che guarda il sedere alle altre ragazze. Lui al lavoro mi tradirà, l'ha già fatto una volta. Mi ha anche sposato" stava parlando del tizio che mi guardò male nel studiare con lei ( era uno pompato di muscoli e zero cervello. Penso sia la descrizione adatta a quel ragazzo). Non essendo ancora cambiato completamente le dissi guardando lui che stava fissando il sedere di una nostra collega "Massì non capisce nulla di ragazze!" me ne uscii così. A lei, nello specifico, continuai " No scusa ( nome della ragazza) non è verso di te. Parlo dell'altra ragazza, non è così bella" e lei " Qualcuno non mi fa complimenti da quando lui mi ha sposato" e le dissi una frase del tipo " è la verità, nemmeno io mi fiderei di uno come lui" ( spento completamente, nemmeno in presenza di quello). Quindi poi uscimmo dalla macchina e la coppia sposata litigò sul marciapiede. Salimmo in ufficio, solita riunione finale e la Responsabile mi portò in ufficio per dirmi che mi avrebbero dato una tessera. Essendo preso bene per non aver ricevuto uno schiaffo dalla bella ragazza sposata ,nel parlare del lavoro (era fare un Rapporto della Polizia, ci mancava le dicessi che avevo parlato con la tipa sposata) iniziai a pensare che la Responsabile- capa fosse una che la dà a tutti. Ricordo che lo pensai perché si sedette davanti a me sulla scrivania ed aprii le gambe e lì la salutai e tornai a casa ( fa parte di me essere dell'ideologia che la gente che fa l'amore sul luogo di lavoro mi stai antipatica, che ottenga tutto solo per ottenere i suoi scopi. Certo la gente è libera di fare quello che gli pare, però dopo quell'esperienza di lavor la mia ideologia ,a riguardo, si era ulteriormente rafforzata, è il mio pensiero personale). Il giorno seguente: andammo a Milano od una città in provincia e lì finalmente arrivarono le prime confessioni dal Tutor. Lui mi disse che poteva fidarsi di me, come se fossi suo fratello e di fargli domande intime. Gli domandai da quanto stava con la tipa e mi rispose ( non so se con sincerità o comunque mi diede una risposta). Mi chiese la mia situazione sentimentale ( e li mentii spudoratamente, però lui ci cascò tutto nella mia trappola) dissi di "esser fidanzato da un anno con una tipa" e molto probabilmente sbagliai a dirglielo ed anche il tempismo. Lui mi domandò il nome e se fosse della mia città. M'inventai uno tra questi tre nomi: Mikaela, Mickyegliela e Minerva ( pensai alla nota musicale del MI e sono più per il secondo dei tre nomi), senza dirgli dove vivesse le dissi " In Italia". Vedendo che lui si stava fidando di me gli domandai se finalmente potesse dirmi qualcosa di più sull'azienda in confidenza. Lui mi disse che " Vita ed Alloggio glieli paga l'azienda in una casetta dove loro vivono. C'è vicino uno spaccio di droga e loro comprano Erba/ Weed da uno spacciatore e se gli scoprisse la Responsabile loro finirebbero nei guai seri" ( li pensai di avere un'arma o comunque informazioni sensibili). Tornammo in ufficio e la Responsabile mi richiamò in ufficio, chiuse la porta questa volta a chiave e pensai che questa fosse pazza perché mi avesse chiuso dentro ( quel giorno si era cambiata vestiti, sempre scollato era). In teoria il Tutor le disse di potersi fidare di me, e quindi lei mi chiese a che ora dovessi tornare a casa. Per la persona che sono le dissi " dovrei essere già a casa" ho ricordi spezzati/ frammentati, perché che nei miei ricordi c'è: lei che mi chiese " Fai tardi a casa. Resta qui con me nel mio ufficio. Così scop***o, ti va?" ed aprii le gambe chiedendomi se fossi eccitato e se lei fosse bella o sensuale. Le dissi " No. Sono contrario a queste cazz***e" ( ricordo letteralmente e comunque di averle detto così ed ero incaz***o perché stavo perdendo minuti per tornare a casa mia) e lei si era offesa/ incaz***a. Le dissi " Ora mi può aprire questa ( parolaccia) porta" e me ne andai. Ultimo giorno di lavoro ( perché il lunedì dopo diedi le mie dimissioni siccome avevo tutte le informazioni che cercavo), solita riunione e sempre la capa- Responsabile, arrivò non solo in anticipo ( siccome è sempre stata in ritardo) però mi richiamò nel suo cavolo di ufficio a chiedermi: " Perché hai rifiutato la mia domanda di fare tardi a casa? Mi ha detto il tuo Tutor che sei fidanzato, lo sai che sei in un Paese di infedeli?" pensai letteralmente: questa oltre che cessa non si facesse un paio di cavoli suoi nella sua vita. Le risposi una frase del tipo " Non tutti sono come lei" prendendo le distanze. Non ricordo perfettamente se lei mi richiese di "far l'amore" con lei e non andare con gli altri ragazzi oppure mi cacciò fuori dall'ufficio ( con sincerità ed onestà sono per la prima) perché andai in macchina ( con la bella ragazza sposata) pensando finalmente che non avrei rivisto la Responsabile per molte ore. Inoltre c'era un ragazzo che era un vero stupido, continuava a litigare con il mio Tutor e non potevo continuare a cercare le informazioni che mi mancavano. Andammo a colazione in un bar ed era l'unica volta che eravamo in due macchine nella stessa città, se non erro, e mi fecero domande sulla mia fidanzata ( che era fittizia) e dissi cavolate del tipo " Ho paura mi faccia le corna. Sono un santo" in modo da farli concentrare sui loro litigi e per mentirgli ( per non avere contro-spionaggio da parte loro). Un'altra ragazza che c'era lì mi disse di esser della mia città e parlammo di essa ( argomento politica e sistemazione problemi dei cittadini). La ragazza sposata, vedendo che il Tutor ed il ragazzo stupido litigavano dandosi dei drogati e dei falliti, lo prese ed andarono nella loro zona. Mentre a me, nell'andare nella zona assegnata il Tutor si aprii con me ( in teoria quei due erano amici però avranno litigato ed avuto i loro problemi) ed amichevolmente gli chiesi che problemi avessero loro due, lui mi disse che avevano litigato per differenza di opinioni. Una volta iniziato il lavoro dissi i miei dubbi sull'azienda al Tutor che mi disse letteralmente tutto: " A noi dicono che l'azienda è legale, in realtà non lo è. Non è registrata a Roma" e poi " Partita IVA ed i Dati Sensibili servono ai capi della Responsabile che ci recuperano i soldi" ( ricordo precisamente questo, non chiedetemi come recuperavano i soldi non avevo avuto questa informazione). Solo che per queste informazioni mi chiese una foto di me e della " mia fidanzata": solo che come un pir*a non avevo chiesto ad amici di photoshopparmi delle foto o comunque esser preparato ad una domanda del genere. Pensavo mi chiedessero: " te la sei fatta?" o cavolate del genere dove avrei mentito perché tutto frutto della mia immaginazione. Ricollegandomi al discorso: gli chiesi dei minuti e credetemi ci stetti molto ( tanto il Tutor quel giorno aveva i cavoli suoi e non voleva lavorare) mi misi in un angolino nel piccolo centro della cittadina in cui eravamo e cercai una foto. Per farvi immaginare la situazione: avrò avuto 200 o 300 foto con la famosa ragazza, pensai di cercare delle foto in cui eravamo insieme però con distanza. Faccio un piccolo esempio: me e lei andammo a Milano a vedere un cestista NBA e facemmo delle foto di lui che tirava ecc (sarà stato lontano da noi 5 metri) proprio quelle foto cercavo. Ora sarò molto sincero: il Tutor dopo avermi aspettato cinque minuti mi chiese se avessi trovato delle foto e optai per l'opzione di fargli vedere le foto della famosa ragazza del viaggio a Milano ( e del giocatore NBA siccome c'era una nostra foto dove eravamo lontanissimi dall'obbiettivo della telecamera ( e ci si intravedeva perché in quella foto davamo spazio letteralmente all'evento) era quella più una foto che c'eravamo fatti dall'alto: mentre eravamo in giro per la nostra città e lei aveva gli occhiali da sole. Infatti non aggiunsi né parole né altro ( in modo da letteralmente nascondere la verità a quello). Lui mi disse " Belle foto, siete un po distanti dalla fotocamera... però siete una bella coppia. State bene insieme". Pensavo che finalmente fosse finita quella giornata ( siccome mi aveva detto tutto il Tutor mi sarei dimesso senza giri di parole). Invece la bella ragazza sposata stava facendo tardi con il ragazzo scemo( non chiedetemi perché, per quale motivo ecc, non ho le risposte per queste domande). Arrivò la ragazza che diceva di essere della mia città, ed il Tutor le disse che aveva visto me e la " mia fidanzata" e questa ragazza mi chiese " lei è della nostra città?" di nuovo quella cavolo di domanda, che prima ero riuscito a non rispondere siccome il Tutor e l'altro ragazzo si erano messi a litigare, salvandomi da quella situazione. Non sapevo cosa inventarmi e le dissi " si è della mia città. Trasferita da poco prima viveva in ( Thailandia, Taiwan o Vietnam)" in uno di quei tre paesi come a dirle: non è di qui. Mi chiese " Dove vive? In un condominio? Casa propria? il nome della via?". Ecco anche lì e specialmente su quella domanda dovevo mentire. La mia città realmente non la conosco tantissimo ( i punti principali, piazze, chiese, palazzetti sportivi, case degli amici ecc, me li ricordo o meglio è l'unica cosa che ricordo della città). Le dissi: " ha una casa propria vicina alla chiesetta che si trova in collina, che tagliando lì arrivi nel centro città dove c'è il Comune". ( Per spiegare meglio la zona che le dissi: ci sono effettivamente due colline con due chiesette. Una dove si è sposato il mio amico stretto della banda, l'altra ci vado con la banda a suonare nel mese di Giugno dove vendono per raccolta fondi o una cosa del genere. Le dissi la seconda facendo pensare lei fosse ricchissima, siccome in quella via ci sono molte case, a mio parere, costose). Siccome sentì anche il Tutor mi leccarono le scarpe, nel senso che nel mentirgli sulla tipa dell' Asia che venisse da Thailandia, Taiwan o Vietnam ( ricordo di avergli detto tutti e tre gli Stati perché dissi tipo che i suoi erano papà del Vietnam, madre di Taiwan e che si erano trasferiti dalla Thailandia) pensavano che conoscessi i genitori di lei, dei ricconi sfondati (e proprietari di chissà cosa ecc). Per dirvi a voi lettori: in realtà feci viaggiare davvero l'immaginazione. Finito il discorso chiesi al Tutor " la Responsabile mi ha chiesto di fare sesso con lei, anche con te ha fatto così?" la risposta che mi diede e che ricordo fu " Si. Qualcuno dei nostri colleghi se l'è fatta" non ricordo se anche lui l'aveva fatto con lei però era certo che lei avessi fatto spessissimo le corna al marito. Non avendo la macchina prendemmo l' Autobus ( mezzo di trasporto che odio). Non andammo a fare i biglietti e puntualmente trovammo il controllore e ci prese l'identità ed il Tutor mi disse " Tranquillo pago io la multa!". Tornammo in sede e come il giorno prima, la Responsabile mi chiuse nel suo ufficio e tentò di baciarmi ( mi chiese la solita domanda, siccome avevo rifiutato il giorno prima) questa volta le dissi " No. Vaff***o" perché, ne son sicuro che lei sapeva cosa gli aveva detto il Tutor e lo faceva per farmi zittire. Le mi riaprii quella porta e me tornai a casa. Decisi ad abbandonare i truffatori. Il Lunedì della settimana successiva andai arrivai alle 9:00 di mattina in sede ed una delle segretarie mi disse una frase del genere: " Ca**o arrivi in ritardo??!!" e riposi " Posso parlare con la Responsabile che mi dimettono?" e lei mi insultò la famiglia ( mentalmente la mandai a quel paese) e le dissi del tipo: " simpatiche come sempre..." ( ricordo che le risposi così). La Responsabile sentendo che stavo per discutere con le segretarie mi prese e mi portò in ufficio. Mi chiese: " Cosa c'è che non va?" e le dissi " Mi dimetto" ( in modo freddo) e lei " Cos'è successo? stava andando tutto bene" e le dissi" So tutto. Mi dimetto se non si fosse capito" ( ero irrequieto ed allo stesso tempo freddo). la sua risposta "Ah sai tutto e dimmi chi te l'ha detto?" ( mi sembrava la situazione fosse esplosa negativamente) ed il mio contrattacco " quel drogato del suo secondo o mio Tutor. Mi è servito come fonte attendibile". Poi litigammo. " Mi avete insegnato a sparare caz***e e l'ho fatto con voi" le dissi tentando di trattenere la rabbia. Mi cacciò dall'ufficio ( siccome lei doveva accettare le mie dimissioni e lasciarmi andare. L'unico modo che mi preparai era farmi cacciare). Stavo per andarmene ( dopo averle rinfacciato tutto: attività illecite, ragazzi drogati lei che pensa a farsi tutti i ragazzi nel suo ufficio) quando la Responsabile andò dalle segretarie che si misero in due ( come a far da blocco davanti all'uscita) e dissi a loro " Volete levarvi dalle pa**e!" e la Responsabile mi disse " Che problemi mentali hai per non accettare una scop***a dalla tua capa?" e m'incazzai perché lessi la situazione come un non volermi lasciar tornare a casa. Le risposi " Se sapesse i miei problemi, lei non vorrebbe esser me. Vuole sapere la verità: lei è una zo****a" lei stava per rispondermi ed alzai la voce, parlandole sopra" Mi chiede di sc****e solo per non farmi dire tutte le informazioni vere che ho sulla vostra azienda di m***a. Vi dovete vergognare e gente come voi deve farsi l'ergastolo in galera". Le segretarie mi dissero " Maleducato, come ti permetti!" e litigai anche con loro " Ma va****o anche a voi" volarono insulti. La Responsabile prima di lasciarmi andare mi disse " Tanto ritornerai da me piangendo perché nessuna persona ti vuole accanto e non avrai mai un lavoro vero" e le dissi " Creda pure in quello che mi dice. Sarò più contento a non esser complice della vostra azienda. Col ca**o che ritorno da lei, tutti sapranno quanto è Tr**a. Quindi Vaf***o Tr**a" ero troppo incavolato per esser formale e calmo, dopo tutti gli insulti ed accuse che mi avevano recato quelle false persone. Arrivai lì alle 9:00 ed alle 11:00 riuscì ad uscire da quell'ufficio di mer*a perché non volevano farmi uscire, mentre me ne sarei già andato via molto prima. Questo è tutto quello che ricordo di questi avvenimenti.

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