C divertimm assai Edoà

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Ciro

Posai sulle labbra il filtro della sigaretta mentre il sole delle mattine di fine primavera mi batteva sulla schiena. Edoardo non appena mi vide l'accese e gli feci un segno di consenso con la testa e subito aspirai buttando poi fuori il fumo, continuavo a tenere lo sguardo fisso sul cancello, aspettando che si aprisse. Sapevo che oggi sarebbe arrivato qualcuno e solitamente era quello l'orario di arrivo.
"Ue Cirù stai attendend a spos?" mi richiamò Edoardo poco distante da me seduto sulla panchina alle mie spalle, dovette alzare la voce un po' più del dovuto per via del casino che stavano facendo gli altri ragazzi giocando a calcio.

"Tien a tropp fantasj Edoà" risposi girandomi verso di lui facendogli un piccolo sorriso, mi rivoltai di nuovo e feci un altro tiro e sentii una sua risata di rimando. Ieri sera Lino mi aveva chiamato fuori dalla cella per raccontarmi gli ultimi eventi dell'esterno, Mariano, affiliato della mia famiglia più o meno della mia età, nonché mio amico era stato ucciso ieri sul tardo pomeriggio, ma non mi disse chi fosse stato quindi lo avrei scoperto a breve. Improvvisamente sentii un allarme, si stava aprendo il cancello e subito dietro c'era un pullmino della polizia, stava arrivando. Feci qualche passo avanti mentre facevo un altro tiro e buttai il fumo fuori. Immediatamente vidi il comandante e la sorvegliante delle ragazze andare verso il mezzo, le ragazze non erano a fare l'ora d'aria e se c'era Liz questo voleva dire che fosse una ragazza.

"Ue uagliù tnim carn fresc fresc" disse Totò che ormai era non molto distante da me, ero lì da un anno quasi e quindi questa scena l'avevo vista centinaia di volte, persone che entravano ed altre che se ne andavano. Avevo preso posto poco distante dalla rete e davanti a me sicuramente non si sarebbe messo nessuno, avevo una vaga idea su chi fosse stato l'assassino di Mariano, ma pensavo fosse un ragazzo. Era simpatico quel ragazzo ed odiarlo sembrava difficile anche a me, ma era un infame alla fine dei conti e sicuramente proprio quel quello aveva perso la vita. Il pullmino della polizia si fermò al solito posto e vidi il comandante cacciare un paio di chiavi dalla tasca. Liz nel frattempo prese la maniglia e spalancò lo sportellone anteriore e la vidi fare un sorriso amichevole.

"Benvenuta" sentii dire da quella donna.

"E' na fmmn" disse stavolta invece un altro ragazzo, tutti quanti si erano avvicinati alla rete per vedere chi fosse il nuovo arrivato, anzi la nuova arrivata. Si levarono dei piccoli sussulti, ma non detti attenzione a nessuno di essi. Ad un certo punto vidi un tacco scendere dal piano dello sportellone e poco dopo anche un altro, si girò di spalle ed aveva dei lunghi capelli biondi ben curati e una giacca lunga sembrava elegante rosa acceso, stavo cominciando a capire. Il comandante con la chiave le aprì le manette e la vidi voltarsi verso di noi, era la figlia del boss Don Gennaro Varriale. Annuii con la testa capendo mentre facevo un altro tiro alla sigaretta ormai quasi finita.

"L'hann pres ind a discoteca" sentii dire Edoardo parlando con Totò.

"E statt zitt" sentii una mano urtare contro il collo di qualcuno sicuramente su quello di Totò.

La ragazza si guardò in torno, ero perfettamente sicuro che fosse la figlia dei Varriale, giravano voci che aveva un bel caratterino quella ragazza ed essere cresciuta in una famiglia molto simile alla mia non mi sorprendeva. Le arrivarono diversi complimenti, ma li ignorò totalmente guardandoli male. Mi girai e vidi Edoardo che mi aveva affiancato.

"T si incantat Cirù?" mi chiese stavolta, risi e feci un ultimo tiro alla sigaretta e dopo aver buttato fuori il fumo gli risposi.

"Ma quand mai, agg capit chi è" risposi guardandolo con noncuranza, l'ultima cosa che avrei fatto era incantarmi alla sua vista.

"E dimml no" mi incitò indicandola con la testa e subito la scossi tornando serio. "E quell c'ha uccis a Mariano, ieri ser" risposi guardandola con uno sguardo omicida, era affiliato fedele della mia famiglia e sicuramente l'avevano scoperto ed avevano lasciato il lavoro sporco a quella ragazza che dal nulla si era presentata e l'aveva ammazzato.

"Ma si sicur che è stat ess?" continuò mentre i suoi occhi si spalancavano per lo stupore. Non gli risposi ma feci segno di sì con la testa, mentre con lo sguardo la seguivo andare via verso le scale per andare dalla direttrice molto sicuramente.

"Tien e pall a ragazzin eh" disse capendo stavolta il mio segno, e guardando la ragazza che ormai stava scomparendo, tutti gli altri la seguivano con lo sguardo, ma avevo smesso di guardarla da un po' ormai, mi sarei fatto sentire dopo da lei.

"E' la figlia di Don Gennaro Varriale" risposi sicuro di quello che stavo dicendo, l'avevo vista diverse volte quella ragazza, aveva sentito delle risse che aveva causato nelle discoteche, ma anche che spacciasse molto spesso lei per la sua famiglia. Doveva ammettere che le aveva per aver fatto una cosa del genere, sempre se consapevole però, ma è pur sempre semplice uccidere qualcuno che non si conosce no. Ne avrebbe dovute avere molte di più pero per il tempo che ci sarei stato io. Per un attimo sbiancò in volto, tutti conoscevano questo boss, ma io ero stato cresciuto nel loro stesso modo e con l'odio contro quella famiglia, non mi facevano alcun effetto. Poi però lo vidi fare un sorrisetto. Mi scansai dalla rete a cui ero poggiato e tornai a sedermi sulla mia solita panchina dove già erano seduti gli altri.

"Cre?" gli chiesi mentre mi sistemavo i pantaloni per sedermi, ormai tutti erano tornati a giocare ed era ricominciato il vociare che c'era stato fino a poco prima. "C starà da divertirs" rispose ridendo ed appoggiando la schiena sulla rete che si incurvò per il peso. "Oh fidat d me Edoà, c divertimm assai" risposi facendo un sorriso che da fuori non prometteva nulla di buono. Guardai verso le scale dove era salita poco prima e poggiai i gomiti sulle ginocchia. Aveva ucciso uno dei miei e di certo il giudizio di mio padre non sarebbe tardato ad arrivare, ma ci avrei messo anche del mio. 

Ma chi ci pensa a noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora