Capitolo 5

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Capitolo 5
...ma non gli era permesso cercare...

-I girasoli- disse Harry, indicando la distesa che gli si parlava di fronte, stringendo la mano di Louis e abbassandosi per baciargli piano le labbra.
Quella mattina, appena all'alba, il poeta lo aveva raggiunto per portarlo nel suo posto preferito.
-Non è quella la sorpresa, tesoro- sì sbilanciò in avanti, incespicando appena nei suoi stessi piedi, per poi correre e trascinare con sé il principe.
-Cosa ci può essere di più bello?- ma Louis sorrise.
-Stiamo arrivando- corsero per una salita così pendente da arrivare con il fiatone.
-Guarda- erano all'inizio di un dirupo, tra l'estasi del volo e quella della vita, mentre Harry, con lo sguardo, seguì il punto dove Louis indicava.
-Questo è il mio posto felice- sussurrò il poeta, per poi avvolgere la vita del riccio con un braccio e accarezzare il fianco morbido le principe.

Harry rimase con le labbra schiuse alla vista dell'oceano che riempiva d'azzurro quella parte della città.
Harry sapeva che ci fosse un mare lì, ma non l'aveva mai raggiunti davvero, per questo quello fu...una sorpresa.
-Respira bene, amore. Respira il mare. È lui a dare giovinezza a qualsiasi animo, anche il più vecchio- Harry inspirò a fondo, sentendo l'odore di sale pizzicargli il naso e sorridendo.
-È stupendo- ammise.
-È tutto tuo- Harry si voltò verso Louis -È tuo. Il mare, le montagne, i fiori, sono tutti tuoi. Questo paese è tuo, Harry, e con sé la sua bellezza- ma il principe scrollò le spalle.
-Io non voglio che questo sia mio- e una punta di nostalgia gli inumidì gli occhi.
Louis increspò le labbra, piegandole verso destra e sentendosi di aver sbagliato qualche cosa.
-Allora sarà nostro, in questo modo non saremo mai soli- si avvicinò e poggiò la testa sulla spalla del principe -Quando saremo lontani, ci ritroveremo in ogni frammento di mondo- poi gli baciò la spalla -Perché, infondo, il mio mondo sa di te- Harry poggiò la guancia sulla testa di Louis.
-Sì- disse -Mi hai rubato le parole di bocca- poi gli poggiò una mano tra il collo e il mento e, facendo forza con le dita, lo alzò e lo coinvolse in un bacio intimo, bagnato.
Non sono bravo con le parole pensava ogni volta il principe ma spero che tu, in questo modo, possa capirmi.
E Louis ricambiava sempre con forza.
Ti capisco. Lo faccio sempre.

Quando finirono di baciarsi, il mare era una distesa arancione e il sole, che sembrava una palla di fuoco, si poggiava morbido sulle onde.
Harry si sedette per terra, con i piedi che sporgevano dal pendio.
-Harry, forse è meglio che ci mettiamo un po' più indietro- ma il principe scosse la testa.
-Mi piace questa senso di ebrezza. Mi fa sentire in grado di volare- oscillò le gambe e sorrise, guardando ancora l'alba.
Il poeta si sedette accanto al principe e prese la mano nella sua.
-Un giorni andremo via, Harry- entrambi si voltarono per guardarsi -Ti porterò via da queste tue responsabilità. Ti regalerò la vita che meriti- il riccio accarezzò il naso di Louis, per poi risalire e arrivare alle sopracciglia.
-Promesso?- chiese.
-Promesso- poi lo baciò, perché non c'era modo migliore di suggellare una promessa.

Quando tornò a casa, trovò i domestici che preparavano cibo per il pranzo, mentre la madre era seduta sul divano insieme a Gemma, e Des...beh, lui non c'era mai.
Le raggiunse.
-Signore- e si sedette insieme a loro, per poi sentire il tintinnio della tazza di thé che Holly gli stava portando.
Prese il piattino nella mano destra, accavallando le gambe e sistemandosi meglio sul cuscino morbido.
Aveva ancora un po' le labbra gonfie per colpa dei baci, e il cavallo dei pantaloni era un po' stretto a causa della semi-erezione che Louis gli aveva fatto venire prima di andarsene.
Iniziò a sorseggiare il thé, socchiudendo gli occhi e godendosi la melodia di Beethoven.
-Siediti composto- sentì la voce della madre arrivargli graffiante all'orecchio.
-Scusa?- la regina indicò le sue gambe.
-Gli uomini non si seggono in questo modo- Harry osservò le sue gambe e storse le labbra.
-Non capisco, cosa c'è che non va?-
-Noi donne accavalliamo le gambe. Devi essere più mascolino- il principe si morse il labbro inferiore, per poi voltarsi verso Gemma e accorgersi che la sorella non lo stava guardando.

Does the little one with the cheekbones know that the prince is in love with himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora