Capitolo 15

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Capitolo 15
...lieto fine

Louis aveva tagliato i capelli ultimamente. Diceva che gli davano fastidio, ma Harry sapeva che lo faceva perché voleva ricominciare un'altra vita.
Lo faceva spesso. Ogni volta che qualcosa lo feriva, come prima cosa cambiava look; poi il modo di approcciarsi al problema.
-Puoi tagliarli un po' anche a me?- chiese Harry.
-Sarebbe un peccato. I tuoi capelli sono magnifici- arrotolava le punte dei ricci tra le dita e gli sorrideva per rassicurarlo. Allora Harry cambiava sempre idea, perché si vedeva più bello.
Harriet aveva ormai sei mesi. Gattonava per casa e iniziava a piangere per richiedere attenzioni. L'altra volta aveva chiamato Harry papà, e lui non sapeva proprio che dirle.
Lui era lo zio Harry, Niall era suo papà. Ma non le disse nulla, un giorno glielo avrebbe spiegato.

Non tornò mai al palazzo. Il giorno dopo che parlò con Louis ci provò, ma era come se qualcosa lo fermasse. Come se sapesse che, se fosse entrato lì, avrebbe dovuto abbandonare la vita che si era creato fuori.
Aveva fatto tanto per sparire totalmente dalla circolazione che non poteva permettersi di materializzarsi da solo lì.
Sapeva che stavano tramando qualcosa e che aspettassero lui si facesse vivo. Le lettere della madre terminarono e suo padre parlava spesso di un matrimonio, in programma, di un familiare.
-Vorrei portare Harriet al parco. Penso sarebbe magnifico, non credi?- disse Harry, prendendo la bambina in braccio.
-Va bene, allora vado a mettermi qualcosa di comodo. E posala per terra, oppure poi vuole stare sempre in braccio- Harry alzò gli occhi al cielo, ma lo ascoltò.
La osservò e notò i capelli che erano ormai abbastanza lunghi da poter fare un piccolo codino. Erano biondo platino, e i suoi occhi blu spiccavano in mezzo a quel mondo così tetro.
-Vuoi andare a giocare al parco, piccola?- le accarezzò la guancia e fece qualche smorfia, facendo sorridere la bimba -Sì, lo zio Harry e lo zio Lou ti portano al parco- Harriet si arrampicò sulle gambe di Harry, aiutandosi e alzandosi sui suoi piedini.
-Papà 'Ry- disse piano, scandendo sillaba per sillaba.
-No piccola. Sono lo zio Harry. Papà non c'è- sentì i passi di Louis dietro di loro e, quando si voltò, aveva già aperto il passeggino.
-Ho preso anche una felpa, nel caso Harriet sentisse freddo-
-Giusto, l'avevo dimenticato- Louis storse le labbra.
Harry mise la bambina nel passeggino e la agganciò. Poi si alzò e diede un bacio sulla tempia a Louis.
-La porto io?- chiese Harry, ma Louis scosse la testa.
-Ieri notte hai dormito poco, fai fare a me- erano entrambi stanchi. Avere una bambina era un compito arduo, ma non ci fu nemmeno un momento di ripensamento. Era la cosa più preziosa che avevano, e avrebbero sacrificato la loro vita per lei. Era come se fosse la loro figlia, quella che non avrebbero potuto permettersi ma che, in un modo disastroso, gli era capitata.
-Devi prendere il cappello e gli occhiali. Così ti riconosceranno- gli ricordò Louis ed Harry mostrò la borsa con tutto dentro.
-Non mi servono per quando saremo in macchina. Prima di arrivare al parco li metto-
-Andiamo in macchina?- chiese Louis.
-Non vuoi?-
-Beh, pensavo facessimo una passeggiata- Harry allora posò le chiavi e uscì l'occorrente.
-Va bene, andiamo- indossò il capello e gli occhiali da sole ed aprì la porta.
-Hai tu le chiavi di casa?- chiese il principe.
-Sì, ora andiamo-

Avevano fatto alcune ristrutturazioni al giardino da quando Louis aveva scritto il suo nuovo libro di poesie, che era il best-seller del momento.
Harry le sapeva a memoria, ma una era rimasta incisa nel suo cuore.

Potevo sentire il tuo cuore dentro le mie mani,
Vado fuori di testa,
So che sto solo perdendo tempo
E io
Spero che tu non scappi da me

-L'ho scritta quando sei partito a Denver- gli disse una volta Louis -L'avevo più immaginata come una canzone, ma tra canzone e poesia non c'è molta differenza-
Ed Harry aveva provato ad intonarla, a volte, aveva provato a continuarla e a dedicarla a Louis.
Davvero credeva sarebbe scappato da lui? Pensava a volte. Anche dopo che gli aveva promesso che sarebbe tornato, ha comunque pensato che l'avrebbe abbandonato?
Tecnicamente l'ha fatto, pensò, ma non era un addio. Era un arrivederci. A volte serve allontanarsi per riconoscere l'intensità del desiderio.

Does the little one with the cheekbones know that the prince is in love with himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora