🎎T*e pr*par*ti*n of *n o**ort*nit*🎎(PT.2)

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-Matricole giù dal letto per l'ispezione!- trombettò la voce fulgida di un'allevatrice mentre i raggi del tramonto si accingevano a solleticare i davanzali delle finestre.

Gli addormentati furono traghettati di nuovo verso il mondo reale, senza poter sfiorare il ben più che minimo granello di quella spiaggia incantata che fungeva da ancora per non naufragare in quel mare che è la vita.

La salvezza sotto la veste del sogno.

-Sub-bitoh- elevò la testa al pari della spalliera lottando contro la gravità che lo tirava a sé attraverso quella fune di saliva ancora abbracciata al cuscino -Cazz-ahia- non fece in tempo ad alzarsi in piedi che finì in ginocchio.

Fece una flessione sulle braccia che in quei giorni avevano riacquistato vigore e notò deriderlo una di quelle tante frappe che adornavano il suo nuovo regale letto.

Scosse il piede per liberarsene e corse ai piedi del giaciglio assumendo la posizione di un galletto nel suo presuntuoso pollaio.

Dall'altra parte il bamboccione che si perdeva nel volo degli insetti, quando non era con il mento nella ciotola della zuppa, scoppiò a ridere fragorosamente.

Un'allevatore, anzi meglio, un esaminatore (perché la cura era severamente affidata all'immagine femminile), conoscendolo, lo schiaffeggiò indigesto e poco prima che cominciasse a piangere lo rasserenò porgendogli un elastico.

Ironico il fatto che quel piccolo ed ipnotico accessorio glielo avesse strappato dal polso pochi secondi prima.

Egli aveva sempre avuto la soluzione al suo dolore lì con sé, l'ennesima era stata scoperta solamente grazie al fatto che qualcuno gliel'avesse fatta notare.

Ora anche Taehyung cercava quell'elastico sul suo polso, ma non c'era, lui un rimedio non l'aveva...

Mentre l'allocco era rapito da quel gioco vivace due donne lo esaminarono dalla testa ai piedi      -Ottimo alla vista- disse una -Ha i lipidi d'oro- lo strizzò la seconda.

Ci volle poco prima di raggiungere il posto occupato dal castano.

Non era la prima volta che subiva dei controlli, perciò il terrore che provava lo doveva solo ad una cosa: essere respinto di nuovo, non poter uscire da lì per cercare sua madre e restare da solo fino a che la morte non avesse raggiunto la vita in quella gara di corsa chiamata tempo.

-Di te non possiamo dire lo stesso...fai vedere la bocca- gli infilò due dita tra il palato e la lingua, mentre alle sue spalle un paio di mani lo palpavano in ogni dove, fino a che un indice birbo infierì sul ginocchio e Taehyung fu percorso da una scossa -Matricola tira su il pantalone- e il gesto ordinato portò alla luce una crostatina di more incastonata nel ginocchio -Serve un trattamento giornaliero di arnica per questo ematoma- sintetizzò l'uomo in giacca e cravatta annotando quel piccolo dispiacere sul suo carnet.

Erano già due settimane sazie di quel nuovo sopravvivere.

Tutte le mattine si svegliava su quel materasso pieno di frappe che aveva un sapore mai gustato prima, doveva essere il pulito, non l'aveva mai testato sulla sua pelle.

Dopo l'ispezione la giornata proseguiva con una ricca colazione e l'apprendimento di dialoghi base e l'impartire esemplare del codice morale del vivere civile, in parole asciutte un diniego perentorio dell'essere animalesco.

Chi si rifiutava di accettare quella benefica crescita personale non veniva più frustato sulle nocche dal bambù, erano segni troppo visibili, perciò si ricorreva alla violenza psicologica e alla camera buia.

In quella stanza si narrava vagasse il piccolo "Timothee dalla bocca asciutta" e che qualsiasi rumore sparisse in modo che solo le tue preoccupazioni potessero digerirti vivo.

Alcuni ci finirono, tornarono, ma non proferirono parola e non poterono più farlo.

Il pomeriggio, da qualche giorno, era occupato dalle lezioni di bon ton riservate al comportamento da tenere in presenza di estranei o ricchi durante incontri o cene.

-Bene ora dovrete guardare negli occhi chi avete di fronte e salutarlo come vi abbiamo già mostrato, si deve sentire a suo agio, ma non migliore di voi, ricordate...signorilità e non fragilità- incitava la maestra di quella commediola.

Non si era mai contraddistinto per il suo garbo e tanto meno riuscì a farlo con colui che lo fronteggiava dall'altra sponda.

-Cos'è non riesci a guardarmi negli occhi?- lo inquadrò forzatamente dentro lo schema che disegnava con le pupille -Tu non sei pronto, si vede...la mano- lo costrinse a focalizzarsi sulle sue dita che tremavano nascondendosi affianco alle forchette, come se quei fusi di arcolaio lo avessero protetto dalle minacce della stanza buia -...la mano va sulle cosce, che sono fasciate dal tovagliolo, non la puoi lasciare in bella vista prima di iniziare la cena...- sbuffò -...e stai dritto che sembri bastonato-

-Grazie, ma non c'è bisogno di compatirmi- si sentì invincibile in quel dibattito per aver sfoderato una delle poche parole vanagloriose che gli avevano inculcato.

-Non ti compatisco, semplicemente siamo in due in questa esercitazione e se ti comporti arrogantemente questo non gioverà a nessuno dei due-

-Giov- cosa? Parli difficile per confondermi Principino? Sei tu l'arrogante- incrociò le braccia.

-Tu sai cosa vuol dire vero?- l'altro si irrigidì avvilito -Ma esattamente perché sei qui? Non c'entri nulla con l'alta società...anzi nessuno di voi- si guardò intorno percependo con alienazione tutto quello sconforto provato con posate e calici.

-Se qui siamo tutti messi nello stesso modo forse sei tu ad essere fuori posto o sbaglio?- a quel tono il binocolo diamantato con cui il damerino giudicava ogni obbiettivo andò in polvere, una polvere vitrea tagliente.


[Eccomiiii sono tornata. Ho pubblicato questo capitolo per dimostrarvi che non mi sono dimenticata. Perdonatemi qualora il mio modo di scrivere sia cambiato, ma non scrivo quasi da un anno e sono molto arrugginita. Inoltre ho dovuto riprendere la storia in modi che nemmeno potete immaginare siccome quasi non me la ricordavo più ahahah. Grazie della pazienza ❤️❤️❤️. Adesso appena riesco pubblico un altro capito (tranquilli non sto via dei mesi ahahah)]

༄ Your flavor ༄||VKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora