Fu quasi impercettibile.
D'altronde ogni malattia che si propaghi all'interno di svariate vite e contesti, in torrenti e pascoli è viandante solitario.
Viaggiatore indesiderato che non tende a manifestarsi se non chiamato dalla scorrettezza e dall'indolenza umana.
Come un meteorite si scagliò su tutti i distretti della Corea del Sud, da Dongjak a Nowon e in poco tempo anche il resto del globo fu infettato.
Come una sfera di vetro caramellato la Terra venne assaggiata da una miriade di lingue blu, sfoggiate da interi capi di bestiame, fino a colpire anche l'ultimo cappone d'allevamento.
Il tutto venne assorbito dall'intero sistema mondiale in pochissimo tempo e questo non risparmiò nemmeno i conigli dalle zampe fauste.
Dal principio sembrò una semplice influenza, mai paragonabile allo sfacelo della "mucca pazza".
Qualcosa che venne affrontato con un armamento disinformato e contrastato con antibiotici commerciali ed economici, mentre nelle zone più rurali con del vino caldo.
Quando il tutto iniziò ad ammontare ad oltre 100 mucche colpite in 3 giorni ed un quarto di esse già senza più i 21 grammi dell'anima in corpo, molti allevatori drizzarono il capo prestando un occhio più saldo alla situazione.
Correva per i campi, si tuffava nei mangimi e ancora di più per i canali acquitrinosi.
Un solo muso immerso nella conca di un fiume bastava a contagiare l'intero abbeveratoio naturale.
Si corse ai ripari rintracciando qualsiasi movimento delle mandrie di carne da macello, serrando le stalle e gli ovili come un nuovo periodo di peste, ma dal colorito cobalto questa volta.
L'unico fattore che sembrava incidere era che l'umano era immune a tale virus.
Per qualche anno si tentarono di bloccare filiere nonché vendite clandestine e non, di capocolli, costate, garretti e lombate, ma era difficoltoso privare il popolo di un bene tanto impareggiabile come in quel tempo.
La sanità nazionale dovette precipitarsi in un'agguerrita lotta contro lo scadere del tempo e delle risorse, premurarsi che il mondo animale non fosse messo in ginocchio e conseguentemente la razza umana.
Radunare il contagio in un solo luogo fu un'idea ottusa e banale, ciò costrinse chi deteneva la cura di interi allevamenti a dover razionare le proprie fonti di guadagno in piccoli gruppi sparsi sul territorio per limitare i contatti tra i capi di bestiame.
Come se non bastasse il morbo si trasferì in stie e recinzioni più contenute.
Fu recapitata una prima mattina di settembre la notizia dalle campagne di Busan che polli e conigli mostravano uno strano atteggiamento catatonico, per poi procedere alla terrificante scoperta che tra becchi e e baffi filati si nascondevano palati blu impastati di saliva grumosa.
Esternamente alla storia, chi non ha mai affrontato tale situazione potrebbe ben risolvere dichiarando una retrocessione dell'umanità ai tempi di Adamo ed Eva o per i più realistici il periodo preistorico catalogato nella propria sedentarietà agricola.
Esattamente quello che si tentò di sperimentare nei primi mesi in cui la carne scomparve dalla faccia della Terra, ma un ritorno alle sane origini non mutò il sangue in clorofilla, bensì in aspro plasma.
Chi deteneva carne essiccata era punibile con la carcerazione, anche un solo vasetto sottolio di salsicce era diventato più illegale della stessa polvere d'angelo.
Questo non perché si temesse un passaggio del ceppo virulento dal cibo al consumatore, ipotesi che poteva anche essere soddisfatta visto lo svilupparsi del malanno, ma da quello che avrebbe potuto scatenare una sua vendita.
Si erano già verificati fermenti, proteste e manifestazioni che dapprima incolpavano lo Stato di detenere scorte segrete di carne riservate agli statali e successivamente ci si accollò violentemente agli animalisti, i cosiddetti untori di quella tragedia.
Si era sparsa addirittura la voce che giustificava questa incriminazione: "Animalista chi ci ha condannato, giunti alle strette hanno sacrificato l'intero genere umano...almeno così non li farete più soffrire in posti angusti e morire in modi atroci, noi gli abbiamo dato la libertà" si leggeva su molti titoli di cronaca e dibattito.
Fu incisivo l'episodio che costrinse ad intervenire l'esercito e diede il via al declino della decadenza originale.
Nella provincia di Daegu in un paese di modeste dimensioni, un ragazzo di 24 anni venne linciato e in fin di vita appeso ad un palo conficcato tra due cataste di legna.
Sul petto scoperto gli venne scritto "Questa è la pena per quello che ho scelto" e tra i lividi il rosso del pennarello andò a dileguarsi mentre la testa a penzoloni era mossa da chi continuava a punzecchiarlo infastidendo anche la Morte.
Preso di mira solo perché convinto della strada che aveva intrapreso salvando numerosi cani randagi nel suo piccolo e partecipando a manifestazioni a sfavore del sovrappopolamento nelle zone di allevamento di pollastri.
Il comunicato di tanta disumanità chiamò a rapporto interi reparti militari, siccome esso ben presto non divenne un caso isolato, ma vere e proprie esecuzioni e sfoghi assimilabili a quelli rivolti contro i nobili durante la Rivoluzione parigina del 1789.
Si aprì il fuoco sulle famiglie e quelli che parevano gli insorti, corpi che un attimo dopo erano macina per i cingoli dei carro armati.
Una guerra civile, se non una terza guerra mondiale in miniatura quella che si verificò in Corea del Sud.
In altre parti dell'emisfero gli atteggiamenti erano i medesimi, ovviamente in alcuni luoghi i bollori si erano sfiammati in modi più o meno repressivi.
Il problema era così esteso che nessuno Stato riusciva a far fronte comune per aiutare quelli limitrofi.
All'interno del caos una controparte si fece predominante e si contraddistinse non solo per l'ottima vena economica, ma anche per la strategia di internare il tramestio in due gironi o più che altro realizzare un rifugio per i propri simili.
L'idea nacque da cinque famiglie, coloro che nel presente venivano ritenute le fondatrici per eccellenza di quel sistema diabolico quanto sopraffino.
[Ecco qua un piccolo spaccata di qualcosa antecedente alla nostra storia, come promette? Perdonate l'immagine abbastanza inquietante e il solito ritardo...🙄
Alla prossima❤️]
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༄ Your flavor ༄||VKOOK
FanficIn un mondo distopico, anche i predatori diventano vittime e questo avviene attraverso la temibile cerimonia del Gihoe Chugha, che segna il destino di molti poveri malcapitati... Vkook✨ Boy x boy 🚫Sensitive content (+18)🚫