Giugno 1998
Londra, San Mungo
Quando aprì gli occhi le ci volle qualche minuto prima di capire dove si trovasse.
Decisamente non era l'infermeria di Hogwarts, attorno a lei regnava il silenzio più assoluto e l'odore che avvertiva era quello delle pozioni medicamentose e del disinfettante.
Poi capì: San Mungo.
Una fitta alla testa la costrinse a chiudere gli occhi. Non sapeva da quanto fosse in quella stanza, l'ultima cosa che ricordava nitidamente era il primo respiro di Piton sotto di lei e la fatica per sollevarsi dal quel pavimento sporco, raccogliere le ultime forze e sollevare il Preside con la magia.
Non ricordava il tragitto tra la Stamberga e il castello, aveva camminato per inerzia, ripetendosi che mancava poco, che poi qualcun altro si sarebbe preso cura di lui e di lei.
Sapeva che era entrata ad Hogwarts e che non aveva trovato nessuno fino alla Sala Grande. Ricordava la McGranitt, ma non quello che si erano dette.
Poi più nulla.
Aprì di nuovo gli occhi cercando di resistere al mal di testa e provò a muovere il corpo. Un gemito di dolore uscì dalle sue labbra quando provò a sollevare un braccio. Non c'era muscolo che non le facesse male o bruciasse. Si sentiva come se fosse stata pestata dal Platano Picchiatore per giorni interi.
L'incantesimo doveva averle tolto molta più energia di quanto avesse immaginato.
Cercò di parlare, di emettere un suono abbastanza forte in modo da farsi sentire, ma la stanza iniziò a girare vorticosamente e perse di nuovo i sensi.
* * * *
Giugno 1998
Londra, San Mungo
qualche giorno dopo
Quando aprì nuovamente gli occhi la luce attorno a lei era cambiata. Se erano passate ore oppure giorni non avrebbe saputo dirlo. Il mal di testa era più sopportabile e anche il dolore ai muscoli.
Forse aveva dormito per giorni.
Cercò di mettersi a sedere ma riuscì solamente ad alzarsi appena per poi sprofondare nel cuscino con un gemito frustrato.
Un urlo la fece sussultare dolorosamente.
- Si è svegliata! Si è svegliata!
Hermione sentì che la voce si stava allontanando, quando aveva alzato la testa aveva intravisto la cornice di un quadro sulla parete opposta al letto. Probabilmente il personaggio del dipinto era corso a chiamare qualcuno.
Non si stupì quando, pochi minuti dopo, un medimago entrò di corsa, seguito dalla professoressa McGranitt trafelata.
- Hermione! - fece la strega prendendole una mano – Come ti senti?
- Non lo so. - ammise la giovane strega continuando a fissare il soffitto – Da quanto sono qui?
Vide la donna lanciare un'occhiata al medimago che annuì impercettibilmente.
- Tre settimane. - rispose la professoressa.
Aveva dormito per parecchi giorni.
Restarono in silenzio per tutto il tempo in cui il medimago la visitò, Hermione notò subito che non la fissava negli occhi.
- Lo sa! Sa cos'ho fatto per portare indietro l'anima di Piton. - pensò – In quanti hanno capito cos'ho fatto in quella casa? Ron e Harry cosa penseranno?
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Eligis tuum iter (scegli ciò che desideri)
FanficHermione poteva dargli un'opportunità. Hermione poteva salvarlo. Hermione poteva dargli una scelta.