8. Incubi dolci come un bacio

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Fine settembre 1998

Londra, San Mungo

Sera inoltrata

Minerva uscì dalla stanza di Severus Piton con un sorriso.

Severus si era svegliato, non era ancora del tutto cosciente, ma aveva aperto gli occhi e aveva risposto alle domande che il medimago gli aveva posto.

Aveva perfino trovato le forze di dire una battuta cinica che l'aveva fatta ridere.

Chiuse la porta della stanza alle sue spalle e percorse il silenzioso corridoio, era stremata e voleva solo andare a letto.

Ma era felice. Severus si era svegliato. E lei poteva fare ammenda di tutte le cose orribili che gli aveva detto l'ultimo anno. Poteva scusarsi, piangere per lui, piangere con lui per Albus.

- Professoressa McGranitt...

Si voltò di scatto e vide Hermione seduta sulle sedie poste lungo il corridoio. Era pallida, tremava e si vedeva che aveva pianto.

- Hermione... - sussurrò avvicinandosi – è successo qualcosa?

La giovane strega scosse il capo.

- E' vero professoressa? Sev... il professor Piton si è svegliato?

Annuì sedendosi accanto a lei.

- Non è ancora molto lucido, ma se conosco Severus lo sarà tra qualche giorno.

Hermione stava torturando l'angolo della camicetta che indossava e si mordicchiava l'interno della guancia.

- Devo chiederle un favore, professoressa. Io... lui... non deve sapere quello che ho fatto. Deve dirgli che è stata Fanny a salvarlo. Io l'ho solo trovato nella Stamberga.

- Hermione... Severus deve saperlo. Quello che hai fatto per lui...

- E' stato dargli una scelta. - fece lei - Solo questo. L'incantesimo non resuscita i morti, frena solo la corsa verso il nulla. Il professor Piton era bloccato in un limbo, per questo ho potuto raggiungerlo. Ho aperto una strada che lo avrebbe riportato nel nostro mondo. La decisione di vivere o morire è sempre stata sua.

- Vorrà sapere il Perché l'hai fatto.

La giovane restò in silenzio, forse cercando anche per se stessa una risposta alla domanda che si poneva da mesi.

Alla fine sospirò, lisciò l'angolo della camicetta e si alzò in piedi.

- Lui meritava di più. La sua vita non poteva finire in quel modo, in quella casa polverosa. Non era giusto.

Minerva restò seduta fissando la schiena della giovane strega che sembrava invecchiata in pochi minuti.

- Lui merita di più. - ripetè Hermione con un sussurro.

* * * *

Hogsmeade, Marzo 2003

Testa di Porco, tarda sera

La Testa di Porco era uno dei pochi locali rimasti indenni dopo la battaglia.

Severus ci andava regolarmente una volta a settimana.

Era ancora tenuto alla bene e meglio, frequentato da maghi e streghe discutibili, perennemente in penombra, ma con dell'ottimo liquore.

Decisamente era il posto che più si adattava alla sua vita passata e presente.

Eligis tuum iter (scegli ciò che desideri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora