14. Non sei più solo

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2 Gennaio 1999

Hogwarts, sotterranei, stanza di Severus

Sera

Sedeva davanti al camino.

Le alte fiamme accarezzavano la pietra annerita dalla fuliggine. Osservava il fuoco, la luce del camino rendeva i suoi lineamenti più duri, lo facevano sembrare più vecchio.

Lui stesso si sentiva più vecchio.

Era ancora furioso.

Aveva passato gli ultimi giorni a riflettere su quello che aveva scoperto senza trovare una spiegazione.

Severus...

Chiuse gli occhi.

E' inutile Severus.

- Vattene. - sibilò affondando le mani nei capelli neri.

No. Volevi zittirmi, ma non puoi.

Il mago sollevò la testa trovandosi davanti agli occhi la solita figura ammantata con il volto coperto.

- Tu non sei un fantasma.

No.

- Sei un ricordo.

Vide la presenza allungare le mani sul cappuccio e abbassarlo. Per un attimo pensò che il volto restasse in ombra, come era già capitato. Invece questa volta una massa di ricci castani fu liberata dalla prigione di ombra e stoffa.

Sorrideva in modo disarmante il ricordo che aveva l'aspetto di una sua ex studentessa.

Dieci punti a Serpeverde, professore.

Il mago fece una smorfia e si alzò. Non sapeva se quello che stava vedendo era reale o se stesse sognando.

E' un sogno, Severus. Ma questo non vuol dire che sia meno reale.

- Perché ora riesco a vederti?

Perché ora sei pronto.

- Pronto per cosa?

La strega allargò il sorriso e allungò una mano.

Per ricordare.

Severus allungò la mano pensando che non sarebbe stato in grado di toccarla. Invece la pelle di quel ricordo era calda, morbida e dal dolce profumo.

Sentì le sue dita sfiorargli la pelle e la stanza attorno a lui sparì lasciando il posto ad un parco che sembrava finto.

Lo riconobbe subito.

- Perché siamo qui?

- Perché è qui che è iniziato tutto.

Piton si voltò verso di lei, sollevò un sopracciglio.

- Ora parli?

Lei sorrise ancora.

- Posso parlare solo dove il ricordo è più intenso e vivido. Altrimenti posso solo sussurrare nella tua testa.

- Perché?

- Questo devi chiederlo a te stesso. Io sono un tuo ricordo. Ora stai zitto e osserva attentamente.

La strega puntò il dito in un punto preciso, Severus lo seguì con gli occhi trovandosi davanti se stesso. Si guardava attorno in febbrile attesa. Sapeva chi stava cercando, chi era l'unica che poteva trovarlo in quel posto.

Eligis tuum iter (scegli ciò che desideri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora