"Lascia che il destino sia la tua scelta, non impedirne la magia."
-'La Profezia Di Celestino'
Basta.
Pulire casa é decisamente estenuante, ma se devo cambiare ed essere indipendente devo farlo fino in fondo. Peró, guardiamo il lato positivo, ora c'é un forte odore di pulito e con le finestre aperte lasciando accesso alla luce del sole che, stranamente, splende e mettendomi davvero di buon umore. Ora ho bisogno di una doccia veloce, un frappuccino da Starbucks mentre fumo una sigaretta godendomi la bella giornata.
Dopo essere uscita dalla doccia mi vesto abbastanza leggera, solo dei jeans abbinati a delle Converse e una canottiera e dopo essere anche truccata quel minimo che basta esco di casa solo con le chiavi di casa, occhiali da sole, cellulare e sigarette. Mentre scendo ne approfitto per fare una telefonata veloce alla mia migliore amica che concludo subito dato che deve andare all'università.
Quando arrivo ufficialmente di fuori mi faccio una tranquilla camminata per la tredicesima strada, considerata sia da Harry, che da Jess, che da Liam, la strada più trafficata di Boston. In poco tempo arrivo da Starbucks che é già pieno di gente, ovvio, é Starbucks! Odio tutte queste persone intente ad ordinare qualcosa che tolga lo sfizio ad ognuno di loro, ma devo smettere di farmi sempre sopraffare dalle emozioni. Sono solo persone venute qui per il mio stesso e identico motivo, niente di più, non di certo per farmi del male come tutti i miei cari che hanno fatto parte della mia vita. Quando andavo dallo psicoterapeuta, a Miami, dopo essere stata spedita in comunità e dopo l'abbandono dei miei genitori, gli ho parlato molto dei miei problemi, anche perché dovevo fare solo quello, e lui mi ha detto che questa paura così immensa delle persone e dei posti affollati si chiama agorafobia. Questa parola deriva dal greco agorà che vuole dire piazza e fobia paura. Questa é causata molto spesso da traumi infantili e comunque un fatto o diversi avvenimenti che sono accaduti nelle nostre vite che hanno segnato la nostra coscienza, costringendo le persone afflitte da questo disturbo a isolarsi quasi completamente, per evitare che altre persone facciano parte delle proprie vite e quindi rovinarle, classificando tutto il genere umano in maniera piuttosto negativa.
Dopo aver cercato di autoconvincermi il più possibile, decido di entrare decisa e sicura. La fame vince sempre su tutto.Finalmente, con il mio Starbucks nelle mani, i The Cab nelle orecchie a infondere nel mio corpo tranquillità e nella mia mente serenità, gli occhiali da sole neri tondi alla John Lennon, uno dei miei miti, e una sigaretta tra le mani, ricomincio la mia passeggiata mattutina verso il parco che già tanto amo. Devo dire che in questa prima settimana in questa nuova città le poche volte che sono uscita di casa sono state per andare a lavoro, da Darcy e in questo parco. Harry ha proprio fatto bene a farmelo scoprire.
Harry.
Chissà cosa starà facendo, o quando ci rivedremo.
Mentre penso a tutto questo qualcuno mi viene a sbattere facendomi QUASI cadere il mio cartocino di Starbucks. Ho detto quasi perché nessuno mi farà mai cadere quel bicchiere dalle mani. Quel negozio é la mia ossessione, questo e la pizza. Oh mio dio. Controllo chi é stato il deficiente a non notare la mia presenza in strada e..
"Harry" lo saluto guardandolo attraverso le lenti scure. Sempre più bello, e oggi é accompagnato da un ragazzo poco più basso di lui, ma comunque più alto di me, come tutti. Ha i capelli scuri e degli occhi davvero azzurri.
"Ciao, piccola. Come mai tutta sola?" Arrossisco per quel nome che mi é stato assegnato dal ragazzo più bello che abbia mai incontrato in questi luridi sedici anni di vita.
"Niente di particolare. Stavo solo andando al parco che mi hai fatto conoscere"
"L'hai portata nel tuo posto?" Interviene il ragazzo dagli occhi azzurri, ma prontamente Harry gli tira una leggera gomitata.

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You found me. | H.S
Fanfiction• Lost and insicure You found me, you found me. Lying on the floor Surround me, surround me. Why'd you have to wait Where were you, where were you. Just a little late You found me, you found me. •